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Real Napoli, Iribarne: “Di Costanzo? Lo vedo pi? determinato”

A quanti anni hai cominciato a giocare a calcio a cinque?
“Avevo circa 6 anni quando mio padre mi trasmise la passione per il calcio. A quell’età in Argentina si gioca a baby futbol, uno sport molto vicino al calcetto. Ho cominciato così ad appassionarmi a questo sport”.
Prima di venire in Italia, quali sono state le maggiori soddisfazioni che ti sei preso in Argentina grazie a questo sport?
“Senza dubbio la mia soddisfazione più grande è stata partecipare con la Nazionale U20 al Campionato Sudamericano del 2006, dove ci qualificammo secondi”.
Quando e perché hai deciso di venire in Italia?
“Sono arrivato in Italia nel gennaio del 2007 perché volevo giocare in un Campionato più competitivo di quello argentino. L’ho vista come un’esperienza diversa. Non sapevo quanto sarei rimasto. Ho pensato solo a giocare bene e che poi tutto il resto sarebbe venuto da sé”.
Qual è ricordo più bello della tua avventura italiana finora?
“Sono due. Vincere lo Scudetto Under 21 con il Napoli C5  è stata un’emozione grandissima. Così come far parte della prima squadra del Napoli C5 in serie A, dove ho avuto la fortuna di giocare insieme a tanti campioni di questo sport, anche argentini, che fino ad allora neanche conoscevo”.
Sei giovanissimo, ma hai già esperienza anche nella massima serie. Cosa ti ha spinto ad abbracciare il progetto della Bagnolese, che quest’anno, dopo la fusione con il Macerone,  è sfociato in quello ancora più ambizioso del Napoli Futsal?
“In realtà non è stata proprio una mia scelta. Dopo il fallimento del Napoli C5 sono tornato in Argentina per restare. Poi mi hanno proposto di tornare in Italia, dove sarei andato in prestito alla Bagnolese. Ho seguito il mio istinto visto che non conoscevo questa società”.
Poi cos’è successo?
 “Quest’anno è cambiato tutto. Sono stato io a scegliere di restare, dopo che il Napoli C5 mi ha svincolato. Mi ha convinto il fatto che qui mi trovo bene, ma soprattutto l’obiettivo della promozione in A2”.
Cosa significa per te la fascia di capitano? Senti una maggiore responsabilità?
“Non sento il peso della responsabilità, al contrario questa fascia mi fa pensare di essere più importante per i miei compagni e per il mister. E’ una sensazione positiva che in campo mi fa dare il meglio di me”.
La stagione 2010/2011 è iniziata e insieme ai tuoi compagni avete subito guadagnato una splendida vittoria in trasferta. Quale obiettivo secondo te è possibile raggiungere quest’anno?
“L’ho già detto: l’A2 è il nostro obiettivo e credo che sia alla nostra portata”.
Qual è il punto di forza di questa squadra?
“L’unione che c’è sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco. Stiamo spessissimo insieme e questa cosa non l’avevo mai vissuta nelle mie esperienze precedenti”.
Dove potrebbe migliorare questo gruppo?
“Migliorare non saprei. Quello che ci tengo a dire ai miei compagni è di mantenere la concentrazione di adesso fino alla fine, perché quest’anno non siamo qui per fare la comparsa. Abbiamo un obiettivo da raggiungere”.
Cosa vorresti dire ai tuoi Presidenti?
“Devono avere fiducia in noi perché siamo preparati per fare bene”.
Come commenteresti, infine, il lavoro svolto finora da mister Di Costanzo?
“E’ un vero professionista. Quest’anno però, a differenza della scorsa stagione, lo vedo più determinato. Adesso ci alleniamo con maggiore impegno ed intensità. Non è più un gioco. Si fa veramente sul serio”.
 
In allegato la foto di Sebastian Rodrigo Iribarne con la maglia del Napoli Futsal
 
 
Amalia Di Palma
ufficio stampa Napoli Futsal