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“In campo diversi ma uguali”: presenti il presidente Montemurro e Pomposelli

copertina [1]Si è svolto quest’oggi a Roma l’incontro “In campo diversi ma uguali”, progetto promosso da OPES, Divisione Calcio a 5, AICEM, Sport Senza Frontiere ONLUS e realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, con il patrocinio di CONI, Regione Lazio e dei Comuni di Roma e Firenze. E’ stato chiesto agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado delle città di Roma, Caserta, Firenze e Palermo di realizzare delle campagne di comunicazione per ridurre quel “gender gap” (divario di genere in termini di opportunità) che separa l’Italia dagli altri Paesi europei e mondiali. Gli obiettivi dei contenuti che verranno prodotti dai ragazzi (logo, video, slogan, immagini fotografiche, testi e messaggi radiofonici) sono diversi e spaziano dal contrastare ogni forma di violenza al favorire il rispetto delle diversità di genere, passando per il ribaltamento di tutti quei comportamenti socio-culturali basati su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini, anche nel mondo dello sport.

MONTEMURRO Il futsal italiano, in prima linea per queste iniziative, è stato rappresentato dal presidente della Divisione Calcio a cinque Andrea Montemurro, che ha parlato davanti a una folta rappresentanza di studenti: “Queste sono iniziative che bisogna promuovere e nel nostro piccolo proviamo a dare il nostro contributo – racconta il numero uno del futsal italiano -. Mi auguro che ci sia una grande partecipazione da parte dei ragazzi, che possano comprendere l’importanza di queste tematiche, tanto attuali e decisive nella crescita della nostra società. E’ bello che possano mettere a disposizione le idee dei giovani, è una sfida che parte da questi ragazzi in primis, dalle nuove leve. Da parte nostra, il futsal italiano è uno sport giovane ed è a loro che ci affidiamo per cambiare passo. Sono convinto che con le nuove generazioni avverrà sicuramente, in maniera inevitabile e per questo motivo è importante fare promozione con queste iniziative. Nel momento culturale in cui siamo, pensare che uno sport possa essere legato solo al genere maschile o a quello femminile, è un concetto incredibilmente superato. Noi stessi, come calcio a 5 italiano, promuoviamo il futsal rosa al pari di quello maschile”.

POMPOSELLI Presente anche Arianna Pomposelli, come rappresentante del movimento futsalistico italiano: “Nella mia vita ho incontrato tantissimi stereotipi di genere. Per noi calciatrici è complicato affermarci, perché viviamo in una realtà prettamente maschile, ma le donne possono e devono poter giocare a calcio liberamente – commenta la giocatrice dell’Olimpus Roma -. Rispetto agli anni passati siamo sicuramente più libere di esprimerci anche se una risacca di differenza di genere ancora c’è ed è diffusa. Nel corso di questi anni ho avuto la possibilità di confrontarmi con altre realtà e altri paesi, grazie soprattutto alla Nazionale e mi sono resa conto che la strada da percorrere è ancora tanta. La speranza di ognuna di noi è quella di arrivare un giorno a essere libere di poter essere ciò che decidiamo e desideriamo, sin da bambine. Di essere libere di poter scegliere. Gli stereotipi sono difficili da combattere, perché sono radicati e sono lì da tanti anni e a volte comincia sin dentro le famiglie. Il consiglio che posso dare a tante bambine che vogliono dare calci a un pallone, è quello di essere ribelli e coraggiose: bisogna essere liberi di inseguire i propri sogni, a prescindere dal vestito che ci vogliono costruire addosso”.

UFFICIO STAMPA DIVISIONE