In un editoriale del 2003 lo eleggemmo a uomo simbolo dell’Italia con quel suo quintale di atleta trasformato in saracinesca inviolabile. Simpatia, generosità, umiltà e soprattutto carisma, questo era Ciccio Angelini. Ripercorre quella grande notte del Palamaggiò insieme a noi, il raffronto con i ragazzi di Menichelli, la difesa degli oriundi e quella politica del pallone che non vuole far crescere il futsal. E tanto altro nella nostra esclusiva intervista audio. [audio:https://punto5.it/news/wp-content/uploads/2014/02/MIC00020.mp3]