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Limatola-Sanniti 6-0 a tavolino, la risposta di Bovio: “Si poteva chiudere un occhio, facciamo sacrifici per divertirci”

sannitiLimatola – Sanniti 6-0 a tav, gara valevole per la 3^ giornata di ritorno del campionato di serie C2 girone A. La capolista, indiscussa, la corazzata “beneventana”, ospita la quart’ultima della classifica, in un derby da testa coda, una gara sulla carta senza storia. Sulla carta appunto, perché la gara non si è mai disputata. E si perché la partita non si è mai giocata per colpa di 4 minuti. Parliamo di quattro minuti di ritardo, arbitro nel corridoio che non ancora rientrava nello spogliatoio e avversari, alle 20:34 sotto la doccia. I Sanniti perderanno gara a tavolino, si assumono tutte le responsabilità (La responsabilità è nostra che siamo partiti alle 18:00 e non alle 17:00 come dei veri professionisti, ma il lavoro incombe e purtroppo è la prima cosa, la responsabilità è nostra che non abbiamo pensato a far viaggiare le distinte e i completini con il pulmino), ma e diciamo ma, ci perde lo sport, l’amicizia, il rispetto, tutti valori che regolamenti alla mano, non possono avere.
A raccontarci è mister Tiziano Bovio: “Premesso che quindici giorni prima la società del Limatola ci chiede la cortesia di poter giocare di venerdì sera anziché del sabato come da “regolamento”. Senza il consenso della squadra ospite, non si può anticipare o posticipare nessuna gara. Accettiamo di buon grado, per rispetto e cortesia verso una società che fa i nostri stessi sacrifici, nonostante le mille difficoltà lavorative dei nostri atleti e dirigenti accompagnatori. Non a caso eravamo solo in 3, i due mister e il preparatore atletico al seguito della squadra. Squadra ospite arrivata puntualmente con il pulmino alle 19:50, in ritardo si, ma abbondantemente nel tempo di attesa… la macchina dei dirigenti con completino e distinte, fora e soprattutto non riesce a trovare il palazzetto, nonostante la “posizione” inviata dai giocatori sul navigatore. Alle 20:16 la telefonata ai dirigenti locali che, alla domanda “siamo vicino la stazione” rispondono “state lontani venite di qua. Ci saremmo aspettati una risposta diversa del tipo “fermatevi e vi veniamo a prendere”, cosa avvenuta alla terza telefonata ore 20:26. Alle 20.29 una macchina dei dirigenti locali vengono a prenderci e ci portano al campo, ore 20:34 arriviamo…! Ci attende arbitro al corridoio, la squadra avversaria negli spogliatoi. Personalmente ho chiesto all’arbitro di farci giocare che nonostante le spiegazioni del regolamento, i primi rifiuti del caso, si stava convincendo con il consenso della squadra ospite che, alla nostra domanda ci risponde “i ragazzi stanno già sotto la doccia” Praticamente erano le 20:36 minuti!!! In quattro minuti non si prende nemmeno un caffè e sapevano che noi eravamo là fuori a cercare il campo, sapevano che avevamo forato, sapevano del traffico, sapevano perché, i nostri atleti, erano arrivati intorno le 19:50, sapevano che, mancavano solo le distinte. Ecco, la nostra colpa, ma purtroppo siamo “dilettanti”, è stata quella di non aver dato ai giocatori distinte e la borsa con completini…! Penso, pensiamo che, si poteva fare la gara, si poteva chiudere un occhio, e per favore, evitiamo morali del “cavolo” del regolamento, perché succede di peggio… anche noi avremmo dovuto avere due occhi aperti e giocare di sabato evitando tutto ciò (il regolamento parla chiaro, si gioca il sabato, se non comunicato in sede di iscrizione, senza il consenso dell’altra società non si può anticipare o posticipare gara), noi, così come già successo in questo campionato, abbiamo sempre chiuso due occhi, perché noi giochiamo di venerdì le nostre gare casalinghe e capiamo i disagi…! Sicuramente la gara l’avremmo persa contro lo “squadrone” beneventano del Limatola, o forse avevamo solo il 5% di possibilità, ma noi spendiamo 15.000 € annui anche per giocarci il 5% di possibilità e solo per il gusto di giocarti una gara dopo i mille sacrifici della società ma soprattutto dei giocatori, perché i persi sconfitti di tutta questa storia sono loro i GIOCATORI. Peccato si possono vincere coppe, campionati, si può retrocedere ma con valori della sportività, regolamenti permettendo!”