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Avellino dimentica la Sandro Abate. Il capitano: “Vogliamo portare il futsal al Pala Del Mauro, ma fanno muro”. Serie A verso Cercola

Massimiliano Santosuosso (sx), l'architetto Enzo Genovese (centro) ed il presidente Jean Philippe Melillo (dx) in conferenza stampa negli studi di Piuenne

Massimiliano Santosuosso (sx), l’architetto Enzo Genovese (centro) ed il presidente Gianfilippo Melillo (dx) in conferenza stampa negli studi di Piuenne

Si è tenuta in data odierna a Mercogliano nella sede societaria della Sandro Abate Avellino la conferenza stampa annunciata, ed incentrata sul tema gare interne e sulla difficoltà di trovare una struttura che ospiti il sodalizio neopromosso in serie A.

Negli studi di Piuenne sono intervenuti il dirigente Massimiliano Santosuosso, l’architetto Enzo Genovese ed il presidente Gianfilippo Melillo, ed in conference-call il capitano Massimo Abate ed il dg Emiliano Marzullo.

La questione è chiara e per certi versi quasi aberrante, i sondaggi primari avevano reso noto che non esistevano nella provincia irpina impianti a norma per il calcio a 5. Il club si è messo all’opera perché – come dichiarato dal numero uno Melillo – bisogna dare una risposta a tifosi, sponsor e soprattutto alla federazione: in virtù dell’enorme tasso di visibilità (in aumento) che sta avendo il futsal, grazie all’indirizzo condotto da Montemurro, sembra impossibile che la Sandro Abate Avellino sia apolide, come ha affermato Massimo Abate.

 

La dirigenza così ha richiesto in data 1 agosto una convocazione ad horas del sindaco Festa, dell’assessore allo sport Giacobbe, di quello al patrimonio Luongo e di quello ai lavori pubblici Genovese, con l’intento di “districarre il nodo legato alla possibilità di poter utilizzare per allenamenti e gare interne il Palasport Del Mauro”: Palasport, appunto, e non Palabasket soprattutto ora che la S.S. Felice Scandone Avellino non ha provveduto all’iscrizione in A (ripartendo dalla B) di palla a spicchi, ma a quanto pare dalle istituzioni piomba un silenzio assordante che si concentrerebbe nell’idea di assicurare l’impianto appannaggio esclusivo della pallacanestro. Il bando decennale di gestione, certo, è scaduto ma il problema sussiste nelle dimensioni del parquet che necessiterebbero di qualche piccola modifica, tra l’altro non strutturale e per cui la società sborserebbe il corrispettivo economico.

Come spiegato dall’architetto Genovese, a cui è stato assegnato l’eventuale progetto, si tratterebbe solamente di rimuovere i gradoni in calcestruzzo e ciò non comporterebbe neppure una diminuzione della capienza, perché ricavabile nuovamente dalle gradinate retrattili che addirittura aumenterebbero i posti, nonostante una detrazione di quelli della tribuna stampa (da 84 a 60).

La volontà della Sandro Abate è di giocare ad Avellino, non si discute, ed i lavori gioverebbero soltanto all’immobile e sarebbe un pregio per la città. Tutto questo, ovviamente, in un’ottica unicamente futuribile: impossibile, semmai venisse data autorizzazione per il Pala Del Mauro anche nei prossimi giorni, concludere i lavori entro il 21 settembre per l’inizio del campionato (dal momento dell’inizio dei lavori, come spiegato, ci vorrebbero 60 giorni per consegnare il nuovo Pala Del Mauro).

Abate, capitano e simbolo del club, ha ammesso senza battere ciglio che un protrarsi di questa situazione nel prossimo biennio potrebbe porre la parola fine al progetto Sandro Abate. Il roster con Oranges alla guida si radunerà il 19 agosto, e non ha ancora una casa. Le soluzioni alternative sarebbero potute essere la Tendostruttura Coni, che però ha costi e tempi ben più ingenti del già citato palasport di via Capozzi, e quella di Ariano Irpino, le cui cause ostative sarebbero distanza e condizioni metereologiche. L’occhio si spinge così fuori dalla provincia tra Pellezzano e Cercola (salgono le quotazioni per l’impianto dove ha giocato il Napoli), o in seconda battuta tra Caserta e Benevento. Un’altra battaglia che gli uomini di futsal devono, tra mille difficoltà e sacrifici, portare avanti.