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Living Sporting Club, termina l’avventura in Coppa Campania

living-green park 2 [1]Termina l’avventura in Coppa Campania del Living Sporting Club, al termine di una gara nervosa e avvincente contro il forte Green Park, che molti danno come la squadra più attrezzata al passaggio di categoria nell’area del sud Salerno.

Gara che segue un’altalena di emozioni, con gli ospiti a fare la gara nei primi 15 minuti, quando prima si procurano un rigore per netto fallo di Crismaru su Cicatelli, ma lo stesso Crismaru disinnesca Cicatelli parandogli il penalty; e poi, dopo diverse occasioni fallite, passano in vantaggio con un gol di Mirco Iodice.

Nella seconda parte di tempo il Living Sprting Club acquisisce più consapevolezza dei propri mezzi ed alza il baricentro; e così sale in cattedra Buomprisco, che ribalta il risultato prima realizzando una bella rete in contropiede, e poi procurandosi un rigore da lui stesso trasformato; in questa fase il Living ha diverse occasioni anche per aumentare il vantaggio, ma precipitazione e imprecisione tengono a galla il Green Park, che riesce a trovare il pareggio a 5 minuti dal termine della prima frazione con Keita, il quale sfrutta una disattenzione difensiva e trafigge Crismaru con un tiro da fuori area.

Il primo tempo termina sul risultato di 2-2, risultato che qualificherebbe ancora lo Sporting Club al turno successivo per via di una migliore differenza reti.

Ma nella ripresa, i padroni di casa entrano in campo molto nervosi, e si consegnano al maggior possesso palla degli olevanesi, che sfiorano la rete in diverse circostanze con i bravi Cicatelli (anche un palo per lui) e Iodice, e che passano in vantaggio con un gol di bomber Cicatelli e portano a 4 le reti con Mirco Iodice, rete però viziata da una svista arbitrale (palla che supera la linea laterale di 30 cm e non vista dall’arbitro).

Quest’episodio innervosisce ancora di più i padroni di casa, e più inveiscono contro il direttore di gara, e più quest’ultimo si erge a protagonista nel voler punire gli stessi ad ogni minimo contatto, e concedendo zero falli in tutto il secondo tempo allo Sporting, impensabile in una gara divenuta molto fisica, anche perché ormai sfuggita dal controllo dell’arbitro.

Gli ultimi 10 minuti sono però un monologo del Living Sporting Club, che sale in pressione ed inizia a mettere in difficoltà gli ospiti, colpendo un palo con Celano, e realizzando la rete del 3-4 che riapre la gara, ancora con Buomprisco, autore di una tripletta.

Negli ultimi 4 minuti più recupero il coach player Tenaglia decide di inserirsi come portiere di movimento, e le occasioni fioccano, con il portiere avversario che sale in cattedra: prima su Leo, poi due volte su Baratta, ed infine, all’ultima azione, su Buomprisco, ma con un dubbio fallo da rigore, come al solito non fischiato dal direttore di gara.

La ciliegina sulla torta di una direzione di gara presuntuosa ed indisponente, il direttore di gara la mette sul recupero, concedendo solo 2 minuti (due time-out e 4 interventi dei massaggiatori facevano pensare a ben altro recupero), e fischiando la fine con 15 secondi di anticipo rispetto al recupero concesso, completando nel peggiore dei modi la sua mediocre giornata.

In definitiva, il Green Park si è mostrata squadra più completa e rodata, con una rosa competitiva e con tante frecce nel proprio arco; il Living, pur avendo iniziato da poco questo percorso nel futsal, e pur avendo due pesanti assenze, ha mostrato di essere già competitivo, ma con ancora ampi margini di crescita, soprattutto nella manovra offensiva, che forse è apparsa ancora troppo Buomprisco-dipendente.

Di sicuro la squadra di mister Tenaglia farà tesoro degli errori commessi e ripartirà con una convinzione ancora maggiore dei propri mezzi: ci sono sconfitte che fanno male al momento, ma che sono salutari per il prosieguo, questa è una di quelle.