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Fuorigrotta al Palabarbuto, la vittoria del calcio a 5 e della nostra idea di sport. Ma continuiamo ad alzare la voce per altre battaglie

Dunque, il Fuorigrotta giocherà al PalaBarbuto. Per la prima volta il calcio a 5 in quello che è considerato il tempio del basket. Onore e merito all’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, che già si era impegnato con il Napoli calcio a 5 in passato, ma prima delle Universiadi non si erano create le condizioni. La sua posizione, come la nostra, è stata chiarissima. Strutture polivalenti, poi dove non c’era alcun vincolo contrattuale, storico, gestionale, concessionale, si fa una domanda al Comune e si ottiene di giocare. Semplicemente si rispetta la legge. Il nostro articolo inchiesta ha fatto rumore, lo sappiamo, ma non lo diciamo perché vogliamo salire sul carro della presunzione. Chi se ne fotte. Abbiamo raccontato i fatti, in maniera concreta e veritiera. Onore e merito alla testardaggine del Fuorigrotta che non avrebbe indietreggiato giustamente di un centimetro nella sua posizione. Chi pensa ad un guerra che abbiamo voluto sollevare col basket non capisce nulla di come si fanno determinate battaglie. Io farò un tifo sfegatato per il Napoli Basket e finalmente potrò godermi al Palabarbuto una partita di calcio a 5, dopo lo spettacolo evento di qualche anno fa, quando portammo per una amichevole Italia-Spagna 4mila spettatori. I palasport devono vivere, e se non c’è chi è in grado di mandarli avanti, si lasci a società sane la possibilità di giocare. Mi riferisco all’assurdo caso del Pala Delmauro di Avellino. La Scandone fallisce, riparte dalla B e una squadra di serie A di calcio a 5, la Sandro Abate, di Avellino, deve andare a Pellezzano, a Salerno, nonostante si offra per fare i lavori di ampliamento e chieda di poter giocare. Follia. E il San Giuseppe, il presidente potrebbe fare tutto per avere e gestire un palasport nella sua città. Ma tutto tace e deve emigrare per giocare. Ora basta, lo ripetiamo, nessuna guerra, ma ci sono club che hanno il diritto di alzare la voce e pretendere. E sono club di calcio a 5. Segue comunicato del club biancoazzurro.

“Spirito di cooperazione per portare in alto il nome di Napoli”, così il patron del Futsal Fuorigrotta, Serafino Perugino, commenta l’incontro tenutosi ieri al Comune di Napoli con l’Assessore allo Sport, Ciro Borriello, il Capo di Gabinetto, Attilio Auricchio, il Presidente della Commissione Sport, Carmine Sgambati, la Dirigente del Servizio Gestione Grandi Impianti Sportivi, Gerarda Vaccaro ed il presidente del Napoli Basket, Federico Grassi. Oggetto della riunione il PalaBarbuto. Una struttura destinata a diventare cittadella dello sport, luogo di aggregazione sociale e che oggi risulta essere l’ideale punto di incontro per due discipline in forte espansione nel capoluogo campano. “Pallacanestro e calcio a 5 in parallelo per lavorare sul territorio e creare progetti sociali volti all’aggregazione dei giovani che devono poter trovare nel PalaBarbuto un riferimento certo per le loro passioni,” commenta così il patron Perugino. Quanto concordato formalizzerà anche sotto il profilo logistico e organizzativo. Per convivere nella struttura di Viale Giochi del Mediterraneo, è stato già imbastito un calendario, per consentire ad entrambe le compagini di allenarsi nel migliore dei modi. “Ringrazio le massime Autorità cittadine, per la loro infinita disponibilità e per aver condiviso la visione del Futsal come sport di massa e come volano per lo sviluppo del tessuto sociale cittadino – conclude Serafino Perugino -. Per la nuova storica stagione di A2 il Fuorigrotta è ora attrezzato al meglio per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo proposti. Il Palabarbuto sarà la cornice ideale che darà ancor più lustro ai nostri futuri successi”.