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Lettera aperta di un giocatore del Volturno. “Caro arbitro, per me questo ? desiderio di vendetta”

Riceviamo e pubblichiamo una e-mail anonima che descrive il punto di vista di una persona che s’identifica in un giocatore del Volturno Futsal, e ci chiede espressamente di pubblicarla. L’ e-mail ? riconducibile al proprietario del mittente che non pubblichiamo, ma che eventualmente indicheremo su richiesta degli organi competenti per eventuali accertamenti.


Alla cortese attenzione della   Redazione di Punto 5.
Replica al referto arbitrale della  partita FUTSAL VOLTURNO ? FRIGNANO del 26/02/2006 (sospesa per  violenza subite dall?arbitro).


Salve, sono un giocatore del FUTSAL VOLTURNO ed ho tanta voglia di dire la mia su quanto accaduto sabato sulla partita disputata dalla mia squadra.
Quanto ? successo sabato ha veramente dell?incredibile.
Sono il primo a rimanere sconcertato dell?accaduto ed il primo a scusarmi con tutte quelle persone, che come me erano al campo per gustare una giornata di sport, e con tutte quelle che indirettamente sono venute a conoscenza dell?accaduto. Non avrei mai pensato che anche a noi sarebbe successa una cosa del genere. La disciplina, il buon senso e l?amore per lo sport, per questo sport, sono state sempre alla base della nostra societ? e di chi ne ha fatto e ne fa  parte.
Purtroppo  ? successo!!!


Scusatemi, per?, se non riesco a stare zitto di fronte all?accaduto e alle decisioni prese dalla Federazione. Il referto arbitrale non sembra, almeno per me, che la vicenda l?ho vissuta in prima persona, lo specchio di quello che ? successo sabato al campo. Ho tanto l?impressione che tale referto manifesti pi? il desiderio di vendetta da parte dell?arbitro aggredito.
A questo punto, quindi, il mio desiderio ? quello di rivolgermi  direttamente all?arbitro.
Mi scusi signor arbitro ma al suo posto, per una questione di correttezza e professionalit?, mi sarei limitato a descrivere nella assoluta verit? lo svolgimento dei fatti e non a ricamarci su tante ciliegine, che hanno avuto solo lo scopo di infliggere sulla mia societ? una punizione maggiore di quella che gli toccasse. Con questo non voglio discolpare nessuno dei ?miei?; sono il primo a scusarmi con lei, ma se permette gli descrivo io quello che veramente ? successo sabato, visto che lei colpito e stordito ha dimenticato il suo vero ruolo professionale. Quindi mi stia a sentire.


Nelle fasi finali della partita, sull?1-5 a favore degli ospiti, il mio allenatore ATRONNE FRANCESCO (nella foto) effettua la sostituzione del portiere per permettere alla squadra di giocare con l?uomo in pi?. Tale sostituzione viene effettuata in maniera ? volante?. Gi? su ci? soffermerei la sua attenzione. Lei ferma il gioco e afferma, come giusto, che tale sostituzione ? da farsi a gioco fermo. La cosa lascia tutti sconcertati e per primo il mio allenatore. Infatti avendo sempre allenato in ambito nazionale, egli non conosceva purtroppo quella postilla del regolamento, la quale differenzia la sostituzione volante del portiere in ambito nazionale da quella a gioco fermo in ambito regionale. Il mio allenatore le ripete pi? volte che quello fosse un errore tecnico, mentre dall?altra parte lei riassicura tutti e dichiara di assumersi le sue responsabilit? sulla decisione. A quel punto ammonisce il giocatore che era entrato, il quale essendo gi? ammonito viene espulso per somma di ammonizioni.  In tutto ci? mi consenta di dire che lei si ? comportato tecnicamente in maniera esemplare. Mi dica una cosa per?. Il comportamento del mio allenatore ? stato irriguardoso nei suoi confronti.? Si ? soltanto limitato a ripeterle che quello poteva essere un errore tecnico. S?, sbagliava ma sicuramente non le ha mancato di rispetto. Del resto tutti conoscono ATRONNE FRANCESCO come uomo e come tecnico e solo la sua cecit? ed il suo desiderio di vendetta hanno permesso alla Federazione di infliggergli una punizione che non merita sicuramente (squalifica fino al 24/04/2006).


Andiamo avanti.
La decisione scalda gli animi ed in particolar modo quello di FEDERICO ORESTE, in quel momento seduto in panchina, che non essendosi accorto della sua giusta decisione, inizia ad accusarla del falso. Si alza e si avvicina a lei. I compagni di squadra ed in particolar modo l?allenatore ATRONNE, si accorgono che il ragazzo stava esagerando e cercano di fermarlo. Placcato dal suo stesso allenatore, FEDERICO cerca di raggiungerla con due calci, di cui il primo a vuoto ed il secondo la raggiunge solo di striscio e non alla gamba ed al ginocchio come lei ha riportato.  Ora vorrei capire una cosa da lei. S?, ? stato un gesto bruttissimo, che su nessun campo dovrebbe verificarsi, ma mi spiega come un calcio di striscio le ha potuto provocare fortissimo dolore ed addirittura farla cadere a terra?  Perch? nel referto ha modificato quello che ? veramente successo? FEDERICO ORESTE ? squalifica fino al 24/02/2011.
Caro mio signor arbitro per me questo ? desiderio di vendetta.


A quel punto lei si allontana dalla panchina, dove il tutto si era svolto, ed all?improvviso succede la cosa pi? brutta. Un tifoso, e ripeto un solo tifoso, che era entrato in campo, vigliaccamente da dietro le sferra al viso due violenti ceffoni. Mi creda, non ho visto chiaramente il gesto, ma ho sentito il rumore provocato da esso e quindi ha tutta la mia solidariet?. L?unica cosa che sono riuscito a vedere chiaramente fu lei che chinava il busto e si copriva il volto con la mano sinistra e contemporaneamente sospendeva con il triplice fischio la partita. Il tifoso, forse per paura dell?arrivo di qualche forza dell?ordine,  si  allontana  a quel punto dal campo e di lui non si hanno pi? notizie. Ora anche qui vorrei sapere una cosa da lei. Per quale motivo c?? stato bisogno di inserire nel suo referto oltre al vero anche fatti irreali. Signor arbitro, non c?? stata nessuna invasione di campo e le ripeto che ? stata l?azione di un tifoso isolato. Nel momento in cui la stessa squadra lo ha visto in campo, nessuno di noi, conoscendo la sportivit? del nostro pubblico, poteva pensare ad un gesto del genere e quindi nessuno ha pensato di placcarlo immediatamente. Ancora le dico che il tifoso ? andato subito via e quindi, perch? riportare che la societ? del Volturno non le abbia offerto protezione? E? falso: per me questo si chiama desiderio di vendetta.


Purtroppo se tecnicamente lei ? stato esemplare, non posso dire lo stesso del suo comportamento umano. Si ? professionisti sia dentro che fuori dal campo e quindi signor arbitro anche lei dovrebbe farsi una analisi di coscienza.


Un?ultima cosa a  questo punto vorrei dirla alla  Federazione.
E? vero, la vicenda sviluppatasi ? disgustosa, ma non riesco a capire come si possa far fede solo alle parole  dell?arbitro – e a questo punto anche del C.C. –   e non verificare con indagini quello che veramente ? successo. Queste mie parole sono dettate dalla sproporzionale punizione che ? stata inflitta alla mia societ?: non vi ? paragone tra quello successo e le condanne inflitte.
(Sei gare a porte chiuse, 2 punti di penalit?, 2000 euro di multa, oltre a quelle gi? citate).
Anche io leggendo sinteticamente quello riportato dall?arbitro e dal C.C. mi sarei mosso in questa direzione, ma conoscendo quello che veramente ? successo, non ci sto. Basta con il ?vangelo arbitrale?. E? vero che la classe arbitrale va protetta, poich? oggetto continuo di queste schifezze, ma va anche punita quando questa tolta la loro divisa, solo perch? spinti da un desiderio di vendetta cercano di abbattere da lontano con i loro referti ed in ogni modo  i colpevoli di queste azioni.


Quindi chiedo alla direzione di Punto5 di riportare questa lettera in qualche modo agli occhi di tutti, affinch? venga sottolineata da una parte la disapprovazione verso vicende del genere, ma dall?altra la rabbia  verso quella particolare categoria di arbitri (s?, anche loro) che contribuisce con il suo  comportamento a distruggere questo sport.


Scusate se mi sono intromesso in tale vicenda, ma chi parla ? un ragazzo che ha ancora davanti agli occhi quel gesto infame e che credetemi, con la testa,  ? ancora seduto ai bordi del campo incredulo di quello che ? successo.