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L’importanza di puntare sui giovani, le emozioni di uno scudetto in tre giorni intensi di futsal. E il mio politicamente scorretto

foto fax [1]Tre giorni di full immersion con le finali giovanili di calcio a 5. Piacevolmente “prigioniero” al Palajacazzi di Aversa con la ripresa di 18 partite, due dirette, due telecronache, vivendo emozioni, gioie e lacrime di ragazzi che sognano di conquistare uno scudetto. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che fanno già parte della famiglia di punto5.it e hanno dato il loro eccellente contributo anche questa volta, cito per tutti il mio braccio destro Carmine Esposito vera anima e fac-totum della nostra redazione; un ringraziamento a Francesco Di Virgilio, a Gianluca Tito, al custode Nicola per la disponibilità, a Stefano Salviati che con i giovani è da sempre un vero riferimento a livello nazionale e ancora una volta si è speso affinché tutto andasse per il verso giusto; ai colleghi della Divisione Calcio a 5 che in ogni evento si fanno un mazzo così per renderlo unico, a Fabio Ferrari che mi potrebbe chiamare anche in veste di cuoco la prossima volta…, a tutti coloro che hanno cullato il sogno scudetto e non sono riusciti a raggiungerlo applaudendo con grande fair play gli avversari, a quelli che sono saliti sul gradino più alto del podio. Strafelice, è una mia personale simpatia, per gli amici di Acireale e per Ugo Petrina, che hanno ricordato in ogni momento il loro indimenticabile Elio Rao: a lui va la dedica da parte di tutto il mondo del futsal per il trofeo conquistato nella categoria Giovanissimi; bravissime le calcettiste della Lazio, tricolore nella Juniores femminile, con un grandissimo tifo al seguito; strameritata la vittoria della Fenice nella categoria Juniores maschile contro i nostri ragazzi della DHS Napoli Calcio a 5: hanno dimostrato sul campo la qualità del loro progetto. Non poteva mancare anche la straordinaria gioia campana con gli Allievi della DHS Napoli Calcio a 5, campioni d’Italia davanti ad un bellissimo pubblico in un finale da incorniciare. Lasciatemi infine ringraziare gli amici e colleghi di Calcio Five: in particolar modo Antonio Del Vecchio con il quale ho condiviso l’esperienza (io nella parte video, lui nella parte comunicazione) dell’Ufficio Stampa della Dhs Napoli calcio a 5. 
Nell’occasione si è occupato con altri colleghi della tre giorni che si è sviluppata in parallelo al Palasport di Cercola con le stesse modalità: è un professionista e soprattutto un vero giornalista. Non sarei me stesso senza un paio di considerazioni a voce alta. Lasciamo lavorare chi fa questo mestiere da anni, non cadiamo nel tranello del… devono lavorare tutti, figuriamoci i 7 personaggi in cerca d’immagine racchiusi in quel “simpatico omino” che nella vita fa tutt’altro e che se facesse solo il fotografo sarebbe davvero da apprezzare per la passione che ci mette. All’amico Gaetano D’Onofrio, direttore di calciofive… qualcuno ci ha visti abbracciati a chiacchierare insieme e ancora una volta si è sorpreso, ma non hanno mai capito che anche se negli anni ci siamo punzecchiati, a volte abbiamo litigato, ci siamo sempre rispettati e non ci siamo mai permessi di chiamare un collaboratore dell’altro di nascosto o sotto falso nome offrendo soldi. Quello lo può fare solo uno con l’anima sporca. Chiudo citando il nome di un’altra persona, colui che il calcio a 5 in Campania lo ha inventato, lo ha fatto crescere, portato a numeri incredibili, un dirigente eccezionale nella nostra regione ed a livello nazionale. Parlo di Antonio Sarnelli: nel pranzo che abbiamo fatto a casa sua di recente ho letto un’amarezza che non conoscevo nelle sue parole, oggi l’ho rivisto con piacere ad Aversa. Io credo che una persona del suo spessore non meriti solo una targa di vecchi amici, ma un riconoscimento concreto da qualcuno un po’ più in alto. In questa manifestazione ho avuto la possibilità di chiarirmi con una persona a cui tenevo tanto a distanza di anni, un cameramen con cui ho iniziato Punto 5 nel 1999 e mi sono tolto un peso dalla coscienza. Le coincidenze sono sempre strane, ma sono sicuro che farà una bellissima clip sull’evento (per merito suo, non dell’omino che non capisce un cazzo di video). Ecco, forse è il caso che qualcuno in alto nelle istituzioni federali, appunto, pensi a quello che ha dato al calcio a 5 il signor Antonio Sarnelli e si chiarisca. Non è mai troppo tardi. Poi la politica è un’altra cosa. Ora lo so, con questa doppia polemica finale, molti di voi siete là a pensare e non potete mettere il fatidico “mi piace” perché dovete mantenere gli equilibri e nun vulite fa’ piglià collera a nisciun. L’importante è che l’avete messo per la foto con Peppino di Capri, là ci tenevo assai . Ma io non vivo per i “mi piace” su facebook, la vita reale è un’altra cosa e spero ancora di essere chiamato ogni volta perché apprezzano il mio lavoro e non perché faccio il lecchino paraculo. Siate liberi di esprimere il vostro pensiero, non è detto che sarete sempre nel giusto, ma non c’è cosa più bella di provare a sentirsi degni di se stessi.  (editoriale condiviso su facebook)