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Maracanà, altra vittoria importante: International battuto

1f9edb7c-416b-46c8-8d4b-91d379fda5b0 [1]ACERRA – Continua la striscia positiva del Maracanà FC che dopo Sorrento e Real Amicizia, miete un’altra vittima: l’International Afragolese C5. In quel di Via Sannereto, gli azzurri hanno dimostrato di avere gioco a moto perpetuo ed una capacità di pressione impressionante, battendo la squadra allenata da Pierino Mugione col risultato di 5-2.
Senza capitan De Rosa, squalificato, alla squadra di casa bastano quattro minuti per siglare il vantaggio: Auricchio pesca Giovanni Schiavone a limite dell’area, col giovanissimo ma promettente pivot che salta un avversario, serve una palla rasoterra sul secondo palo dove un Terracciano in forma strepitosa ringrazia ed appoggia in rete. 1-0. I rossoblu, senza Ceci, Esposito ed Orsini (tutti indisponibili) si affidano a capitan Battaglia per cercare di raggiungere il pareggio, col numero otto afragolese che all’ottavo prova un diagonale dove Elia si rifugia in angolo. Il cronometro scorre veloce fino al 20’ quando Rivetti blocca un’azione pericolosa degli ospiti, serve Piscopo sulla sinistra (incontenibile), palla ancora sul secondo palo dove Terracciano, come un rapace, infila ancora Incoronato. 2-0. Sul doppio vantaggio, gli afragolesi provano una timida sortita offensiva, avendo anche la sfortuna di colpire un incrocio dei pali con Balsamo che su tiro secco appena fuori area si vede deviare la palla da uno strepitoso Elia, proprio sull’intersezione dei legni. Dopo azioni macchinose e sudate,al 26’arriva il gol degli ospiti: l’ex Cardito Mugione trova Battaglia in mezzo che approfitta di una dormita colossale degli azzurri e trafigge Elia. 2-1. Prima della fine del primo tempo gli ospiti rischiano di agguantare addirittura il pareggio quando Flaminio perde palla a centrocampo con Balsamo che tenta il diagonale deviato di piede ancora una volta da Elia.

Nella secondo tempo le squadre si affrontano a viso aperto, con molte occasioni per il Maracanà con protagonista Piscopo che sblocca al 46’: Auricchio recupera palla servendo Passero che fa da boa per Piscopo che dalla sinistra lascia partire un bolide che Incoronato nemmeno vede e che si ritrova in fondo al sacco. 3-1. Sul doppio vantaggio inizia il Passero-show: quarantuno primavere e non sentirle, con uno sport ed una passione che scorre nelle vene, parte di un dna modificato geneticamente con palloni a rimbalzo controllato. Il numero quarantuno azzurro, in casacca grigia per l’occasione, recupera palla a limite della propria area, elude l’intervento di Balsamo, imbuca in tunnel Triola e da solo davanti al portiere calcia un fendente che si finisce di pochissimo a lato. Al 52’ però arriva ancora un gol per gli ospiti: Battaglia toglie palla a Passaro e dalla sinistra serve Cirillo al centro che altro non può fare che battere a rete. 3-2. Al 56’ l’episodio determinante per l’esito finale della partita: Terracciano recupera palla su Battaglia (probabilmente commettendo fallo, sarebbe stato il sesto per i suoi e assegnazione del tiro libero), e si proietta veloce verso la porta avversaria eludendo l’intervento di Incoronato, quasi a metà campo, che tentava di bloccare la sortita offensiva acerrana; l’ubriacante azione dell’esperto numero sette acerrano termina con la sfera depositata in rete, gol del 4-2 che ha dato poi il là alle proteste degli ospiti. Dall’agitazione degli afragolesi ne nasce l’espulsione di Iazzetta (tra l’altro con Battaglia ancora a terra) e pochi minuti dopo quella di Incoronato, infuriato con il direttore di gara (secondo l’arbitro il portiere afragolese avrebbe tentato di colpirlo con una bomboletta spray refrigerante), reo di non aver ravvisato il fallo che ha propiziato il gol dei locali e che avrebbe potuto regalare il probabile pareggio agli ospiti. Nei minuti finali, dopo una lunga sosta, con gli afragolesi senza portiere e con tre uomini in campo, c’è gloria anche per Passaro che scaraventa un destro potente in rete per il definitivo 5-2. Dopo i sei minuti di recupero, il signor Emilio Viviani di Nocera Inferiore decreta la fine delle ostilità con il Maracanà che aggiunge un altro tassello alla propria scalata.