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Giustizia sportiva, la versione della Junior Domitia

44517118_2182113438776310_93880898394521600_n [1]Durante la partita di domenica scorsa tra la Junior Domitia e la Dinamo Sorrento cat. C1 campionato regionale femminile , sono accaduti eventi chi ci hanno lasciato basiti.
Ho letto il primo comunicato stampa della Dinamo Sorrento ed anche il secondo e volutamente non ho voluto replicare al primo poiché attendevo la pubblicazione del comunicato ufficiale dove abbiamo potuto leggere le decisione del GST.
Mi corre l’obbligo di replicare alla dirigenza della Dinamo Sorrento considerando il secondo comunicato (ne avrei fatto volentieri a meno, considerato il referto dell’arbitro la testimonianza dell’osservatore presente alla partita e quindi del giudizio del Giudice Sportivo) dove evidentemente sfugge la realtà dei fatti.
Durante tutta la partita fino a quando il Sorrento era in vantaggio si è vista una partita corretta da entrambe le parti, ma quando il Domitia ha raggiunto la parità sul 4-4 in occasione di una punizione indiretta in area di rigore a favore del Domitia qualcuno ha pensato bene di trasformare il PALADOMITIA in un ring da strada. Una giocatrice del Sorrento ha trascinato per i capelli una nostra calcettista ed è scoppiata una rissa in campo.
Io ho subito stigmatizzato e biasimato il comportamento della nostra calciatrice che giustamente ha preso 3 giornate di squalifica (ed altre 2 le prenderà dal sottoscritto), ancora devo leggere da parte del Sorrento una condanna per l’atteggiamento dei propri tesserati. Per quanto attiene l’invasione di campo da parte di “furiosi tifosi” ho trasmesso un video alla stampa per dimostrare che i furiosi tifosi non erano altro che due mamme ed una zia delle nostre calciatrici che hanno pensato (sbagliando) di entrare in campo e dividere le ragazze. I genitori non possono essere biasimati più di tanto per aver voluto difendere le proprie figlie, ma se avessimo avuto la collaborazione dei dirigenti del Sorrento (a noi è stata ridotta la multa da 120€ a 60€ per la fattiva collaborazione) forse si sarebbe potuta concludere anche la partita.
Capisco l’adrenalina di chi scende in campo, ma non posso accettare che dirigenti ed allenatori si facciano trasportare da tanto ardore e non accetto ne personalmente ne a tutela dei dirigenti che presiedo lezioni di morale o sportività che sono le due cose che porto avanti da anni.
Per concludere, quando si dice che si ha fiducia nella giustizia sportiva, lo si dovrebbe dire anche quando le sentenze sono a sfavore e non solo quando si pensa di avere ragione quando si ha torto marcio.
Alla Dirigenza del Sorrento posso solo augurare di poter continuare il campionato, poiché la loro è un’ottima squadra ed è all’altezza di poter vincere le partite anche senza ricorrere a trucchi di basso livello.

Il Presidente
Luigi Lauritano