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Un’Italia impetuosa nella splendida Aversa: azzurri in vetta al girone di qualificazione al Mondiale, Svezia annichilita 6-1

Foto: Libralato [1]

Foto: Libralato

Un vero impeto azzurro vale la vetta del girone 10. Le qualificazioni al prossimo mondiale riprenderanno a marzo (nel Belpaese contro la Macedonia) e intanto l’Italia guarda tutti dall’alto, innanzitutto Svezia perché c’è un punto di distanza certificato dal bellissimo e mai in discussione 6-1 del PalaJacazzi. Aversa è una bolgia di 1550 spettatori, lo aveva preannunciato il sindaco Golia alla vigilia, e il ringraziamento ad un palazzetto pieno è tutto in una prestazione sfavillante e sinfonica. Una pressione continua, tema di un dominio macchiato unicamente dalla rete avversaria negli ultimi sgoccioli del match: Musumeci rompe il ghiaccio, il tiro libero di un Motta in versione super per il bis e il 3-0 parziale di Isgrò. Nella ripresa la musica è identitaria, in rete Motta, Marcelinho e Calderolli, firma della bandiera di Soderqvist. Merlim e compagni lassù felicemente a quota 4.

Bellarte sceglie Bellobuono, Musumeci, Merlim, Motta e Donin. Subito il numero 11 ad incantare in solitaria, la conclusione da distanza ravvicinata viene però neutralizzata. Ci provano capitan Musumeci e Merlim, lo Cicero spreca a botta sicura in transizione. Respinta in spaccata la punizione violenta dello stesso Motta, la partenza determinata degli azzurri si concretizza a 7’54” con il break e la firma in solitaria di Musumeci. Nuovamente il giocatore della Meta Catania pericoloso: fuori da due passi il seguito del dialogo con Marcelinho. L’Italia controlla e propone in una maniera vorace, la Svezia sembra restare pallidamente a guardare. La circolazione dei ragazzi di Bellarte è fluida e magnificamente orchestrata, e gli ospiti ad 8′ dal duplice fischio esauriscono il bonus falli: Motta scippa a Marrah e lancia Podda in campo aperto, bravo Jansson. A 13’25” lo stesso 11 degli scandinavi si prende un giallo per una scorrettezza e dai dieci metri del Jimbee è un cecchino e fa 2-0. Con uno scatto d’orgoglio proprio Marrah su calcio da fermo spara su Bellobuono. Ennesimo recupero ed ennesima chance in coast to coast, Calderolli non riesce a triplicare il vantaggio. Marcelinho non approfitta di uno svarione svedese, ma il 3-0 è un messaggio chiaro a 16’25”: Musumeci si va a prendere il pallone d’anticipo, un Isgrò in un momento strepitoso infila con un rasoterra Jansson sul primo palo. Un’Italia che esprime forza in lungo ed in largo va così negli spogliatoi tra applausi scroscianti.

Si ricomincia da dove e come si erano chiusi i primi 20′. Va alto Musumeci col destro, Soderqvist si fa vedere dalle parti di Bellobuono. Bordata di Motta deviata in angolo, al secondo tentativo è poker: gli azzurri si esaltano nel pressing ed il giocatore militante nel campionato spagnolo butta giù la porta. Corner, tacco di Marrah e pronta la spaccata dell’estremo difensore del Real San Giuseppe. Un’ondata di festa e di colori esplode alla ciliegina di Marcelinho: 5-0. Coach Dulvat schiera Bejan power play e serve solo al 6-0 di Calderolli. La Svezia riesce a siglare il goal della bandiera con Soderqvist, ma è un trionfo con il risultato di 6-1.