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Fuorigrotta, il presidente Perugino replica alle parole di Borriello: “Diffida al Comune di Napoli conseguenza di inerzia amministrativa. E’ l’ora dei fatti, si finisca di monopolizzare il PalaBarbuto col basket”

Massimo e Serafino Perugino, vicepresidente e presidente del Fuorigrotta [1]

Massimo e Serafino Perugino, vicepresidente e presidente del Fuorigrotta

Il Futsal Fuorigrotta intende replicare alle dichiarazioni rilasciate da Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli che riportiamo: “Sul Palabarbuto avevamo creato le condizioni per una convivenza tra basket e futsal, avevamo addirittura autorizzato lavori ma non sono più stati effettuati con una ditta che non si è mai presentata. Trovo inopportuno che il Futsal Fuorigrotta abbia pubblicato un comunicato del genere, avevamo autorizzato loro a trovare una ditta. Dovrebbero ritirare una diffida fatta al Comune di Napoli, non pretendo le scuse. Ora è in programma una gara di basket della Nazionale Italiana dopo oltre 50 anni, in caso di ritiro di diffida si potrà trovare un accordo. Lavoriamo tutti per il bene dello sport a Napoli”.

Questa la risposta del club a nome del presidente Serafino Perugino: “Le condizioni per una convivenza tra basket e futsal possono concretizzarsi solo in presenza di atti formali che ad oggi non si sono visti. Il Fuorigrotta chiede semplicemente che si dia seguito agli accordi verbali e la diffida è la conseguenza dell’inerzia dell’azione amministrativa: l’unica via che la società ha a disposizione per provare a sbloccare una situazione che sta andando avanti da molti mesi. Chiedere il ritiro della diffida per ricominciare a parlarsi credo sia fuori luogo. Il Comune può tranquillamente continuare il dialogo e dare seguito agli impegni già presi: i nostri legali hanno ampio mandato per trovare un accordo che rifletta quanto già discusso. Né più, né meno. Non ci interessa perdere tempo, è ora dei fatti. I tifosi del Fuorigrotta e gli appassionati di futsal napoletani vogliono solo che si finisca di monopolizzare il Palabarbuto per il basket. È semplicemente una concezione preistorica dello sport e dimostra in maniera plastica un ostracismo nei nostri confronti che è del tutto inaccettabile. Ho tutto il diritto di fare sport ad altissimo livello nelle strutture disponibili, per dare lustro e per senso di appartenenza alla mia città. Nessuna questione personale, sono un imprenditore che si è fatto da solo e del tutto apolitico, faccio sport per i giovani e per regalare emozioni ad una città che deve imparare a vivere non solo di solo calcio e basket”.

AREA COMUNICAZIONE FUTSAL FUORIGROTTA