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Sanniti Five Soccer, il bilancio del dg Cusano: “Anno di transizione, ripartiremo con altri obiettivi. La nostra nuova casa sarà un fortino”

Fabrizio Cusano, dg dei Sanniti Five Soccer [1]

Fabrizio Cusano, dg dei Sanniti Five Soccer

La stagione si è appena conclusa con la promozione in C2 della casertana Futsal Matese e dell’avellinese Futsal Marello, quest’ultima attraverso i play off. Nessuna promozione, quindi, per le squadre sannite con una stagione quindi in chiaro scuro e una C2 sempre più povera per le compagini sannite. Anche i Sanniti Five Soccer hanno vissuto un campionato in sordina, vissuto nelle retrovie ma, come ci racconta il D.G. Fabrizio Cusano, tale percorso era stato preventivato con la costruzione di una squadra giovane. Il principale obiettivo per quest’anno era l’acquisizione della struttura che è avvenuta con successo. CASA SANNITI è pronta ed è già operativa e vuole diventare il fortino dei giallorossi nella stagione 2019/2020.

Direttore, con la promozione del Marello ai play off che raggiunge in C2 la già promossa Futsal Matese, si conclude la stagione agonistica di serie D. Che campionato è stato? Nessuna beneventana promossa.

A mio avviso sono state promosse le 2 migliori squadre del girone, alle quali rinnovo i complimenti. Il Futsal Matese è stato in testa dall’inizio alla fine con una sola battuta d’arresto, quindi è stata la squadra più continua; il Futsal Marello è squadra molto esperta e con un buon calcio a 5. Per quanto riguarda le società sannite, beh, magari ci sarà gloria il prossimo anno, anzi ne sono sicuro.

Anno da dimenticare per le squadre sannite?

Credo che solo il Pontelnadolfo abbia fatto una stagione non fallimentare, cedendo solo in finale contro il Marello. Per quanto riguarda le altre si, poiché credo che soprattutto la Campana dell’amico Piero aveva una rosa che poteva fare molto di più. Noi e il San Nazzaro non avevamo grossi obiettivi, soprattutto noi, dato che abbiamo sempre detto che per noi si sarebbe trattato di un anno di rifondazione.

Campana semifinalista e Pontelandolfo finalista ci hanno provato, formazioni contro le quali, nel girone di ritorno, avete giocato alla pari con una vittoria e un pari. Rimpanti?

Si, qualche rimpianto lo abbiamo, soprattutto dopo il buon girone di ritorno, nel quale abbiamo giocato spesso con uomini diversi rispetto al girone di andata, tra nuovi arrivi e recuperi da infortuni. Proprio in queste 2 gare abbiamo ottenuto 2 ottimi risultati che ci hanno fatto un po’ recriminare sulla stagione poiché con la squadra al completo potevamo entrare nei primi 5 ma ormai questa stagione è alle spalle e siamo già proiettati alla prossima.
Una rosa giovane che ha saputo dare tanto ma anche tante delusioni. Conferme e bocciature?

Diciamo che abbiamo avuto delle conferme da giocatori più esperti, i giovani sui quali avevamo puntato ad inizio stagione ci hanno dato un po’ di delusioni, i tempi sono cambiati, i diciottenni di oggi non sono come quelli di 15/20 anni fa, c’è poca voglia di sacrificio e poco amore verso i propri colori: sotto questo punto di vista bisogna crescere tantissimo. Ci aspettavamo qualcosa in più da qualcuno e qualcosa in meno da altri, per questo faremo le nostre valutazioni per l’allestimento della rosa 2019/2020 che sarà di primissimo livello, vogliamo tornare dove ci compete, ma soprattutto restarci e migliorarci ancora. Dico già da ora che l’anno prossimo punteremo a riprenderci la serie C: stiamo già costruendo una rosa per lottare e per primeggiare, poi avremo la nostra arma in più, Casa Sanniti, il nostro fortino che dovrà essere inespugnabile.

Parliamo di mercato: quali sono i programmi?

Stiamo già incontrando eventuali nuovi atleti e alcuni vecchi per la conferma. Il nostro intento è di formare una rosa non lunghissima ma di esperienza e “mirata” nei ruoli e soprattutto con tanta voglia di vincere ma in questo momento è inutile fare nomi. Ci stiamo muovendo d’anticipo, non vogliamo lasciare nulla al caso, vogliamo i più forti e soprattutto chi ha voglia di mettersi in gioco.

Biele-Pastore e Bovio-Pellegrino: in campo ed in panchina si riparte da due coppie “storiche”?

Assolutamente si, con Biele e Pastore non c’è nemmeno bisogno di parlare, è bastato guardarci negli occhi e ci siamo dati appuntamento a settembre per la preparazione. Sono già la storia di questo club ma soprattutto hanno come noi la voglia di vincere e la maglia giallorossa cucita addosso. Altra conferma scontata per Bovio e Pellegrino in panchina ma non solo perché fanno parte della società: credo che per diversi aspetti sono i più quotati a sedersi sulla nostra panchina perché, come già detto altre volte, hanno il simbolo dei sanniti cucito sul petto e tanto amore per questa società, oltre alle loro indubbie qualità tecniche e, secondo il mio modesto parere non sono secondi a nessuno.

Casa Sanniti: avete centrato il vostro più grande obiettivo per il 2018/2019.

Si, in effetti, quest’anno non abbiamo vinto sul campo ma abbiamo vinto con le carte, con tanta passione sacrificio e tanto amore, per certi versi è stato ancora più bello, anche perché, dopo tanti anni di sacrifici ed ospiti di varie strutture, finalmente abbiamo una casa tutta nostra, inaugurata da poco ma già avviata per bene.

Avere una vostra struttura porta con se molti cambiamenti: quali saranno i più significativi?

In cantiere ci sono tantissimi progetti. Finalmente ritorna il “Memorial Gallucci”, nato nel 1998, e quindi a Casa Sanniti ci sarà la ventesima edizione. Ci sarà il campo solare per i bambini, ci saranno tanti eventi e varie feste, poi scuola calcio con tre categorie: under 8, under 10 e under 12. Ritornerà il settore giovanile con “Allievi” e “Juniores” e tantissime altre novità.

Ufficio Stampa Sanniti Five Soccer