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Spartak, le parole di D’Angelo sui social: “La passione ha fatto posto all’angoscia, illogico andare avanti così”

Antonella D’Angelo [1]

Antonella D’Angelo

La situazione dovuta al Covid-19 continua ad attanagliare nella morsa dei rinvii e della dilazione i campionati nazionali, gli unici per il momento ancora in corso. La calcettista dello Spartak Antonella D’Angelo ha in merito preso la parola su Facebook, dando libero sfogo ad opinioni e pensieri personali.

IL POST – “Premetto che come me la maggior parte delle persone che sono associate al futsal chi più chi meno, lo fanno per passione, per la gioia della condivisione , per scopi che vanno aldilà dell’agonismo.
Premetto che io ero una di quelle che “ speriamo che almeno ci fanno giocare così ci distraiamo”.
Premetto che , a noi personalmente , la società nel suo piccolo ci consente di vivere al meglio una realtà come l’A2 femminile di futsal e che quindi paga per interesse di partecipazione le iscrizioni , gli indumenti , le trasferte , le visite mediche ,
il campo e chi più ne ha più ne metta .
Sebbene fai tutto per bene devi fare i conti con questo virus e ti trovi infinitamente decimato . Ma la Divisione Calcio a cinque si preoccupa Di multarci se ci presentiamo decimati ,di multarci se non ci presentiamo alle partite perché siamo decimati . Gli allenamenti falsati dalle troppe assenze .
Mentre Fai allenamento le compagne che sono distratte e ti ripetono continuamente “ non sto tranquilla “ .
Io sono davvero scioccata dal fatto che il comitato che dovrebbe determinare la nostra sorte sportiva si è trovato a determinare anche le nostre vite .
Questa divisione sta dimenticando che siamo anche persone che vivono una vita al di fuori di questo sport : c’è chi lavora , chi studia , chi è parte di un nucleo familiare dove c’è una persona “ debole “ e per cui si ha davvero paura , c’è chi è parte di un nucleo familiare ed abita fisicamente in un luogo dove è assolutamente categorico andare a lavorare per sopravvivere e non ci si può permettere uno stop di minimo 15 giorni che può arrivare fino a raggiungere 45-50 giorni se viene rilevata una positività man mano che la quarantena avanza , c’è oltretutto chi viaggia con i mezzi pubblici .
RISCHIAMO , E ABBIAMO PAURA PIÙ PER TUTTO CIÒ CHE ABBIAMO ATTORNO.
Ma ancora non abbiamo capito che questo covid non attacca solo l’atleta Antonella D’Angelo che torna a casa e nel caso “ vabbè si fa la quarantena “ . Questo covid attacca tutto ciò che le atlete hanno nel loro quotidiano pericolosamente.
La Divisione Calcio a cinque Non puo permettersi di giostrare le nostre condizioni aldilà del campo , le nostre vite , i nostri familiari , il nostro lavoro e tutto ciò che possediamo perché ci sono 2-3 società che per interesse non hanno intenzione di fermarsi . Deve ascoltare tutti !!!!
C’avete chiesto di prendere precauzioni ma con i test stiamo lottando contro un nemico invisibile : ieri fai il tampone , oggi rischi di contagiarti e di contagiare le compagne e le loro famiglie e dobbiamo sperare nel signore che tutto questo giro si dissolva serenamente ,senza conseguenze come invece è successo . Ci sono persone in ospedale !
Tralasciando l’aspetto economico che le società stanno cercando di affrontare per farci fare allenamento serenamente ma come si può essere così sordi e ciechi da non valutare che la passione ha fatto posto all’angoscia e non me ne vogliano tutti gli atleti e le società che credono che sia fattibile continuare così ma è illogico tenere a freno attività di ristoro , palestre e centri sportivi , campionati inferiori e non noi . Non siamo diversi da nessuno !! Anche noi siamo soggetti a rischio.
MA COMUNQUE noi abbiamo preso un impegno in tempi in cui era concesso il beneficio della condivisione, c’abbiamo creduto sul serio ,ORA DUBBI NON CE SONO PIÙ”.