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Spartak San Nicola in C2, la soddisfazione del presidente D’Andrea: “Confermata la bontà del nostro progetto. Il tecnico De Liso ha rinnovato, squadra puntella con innesti mirati. Non temiamo nessuno”

10259874_263565840492820_5027788180241724143_n [1]Lo Spartak San Nicola approda in serie C2. Dopo un’estate segnata da trattative, domande di ripescaggio e voci di corridoio, il club casertano disputerà il secondo campionato regionale dopo la buona stagione trascorsa sui campi della D. Felice D’Andrea, numero uno del sodalizio di San Nicola, sottolinea il suo entusiasmo per questo traguardo raggiunto: “Siamo soddisfatti del ripescaggio che dimostra la bontà del nostro progetto. Abbiamo deciso di disputare la C2 perché ritenevamo la qualità del nostro roster superiore alla D e meritevole di un palcoscenico superiore e con gli innesti di Alfano Davide, Carmine Piccolo e il pivot di grande esperieza Carlo Bernardo, sapremo ben figurare nella categoria. Mercato chiuso? Attualmente oltre ai già citati Alfano, Piccolo e Bernardo stiamo trattando altre pedine, ma penso che la nostra rosa sia davvero di qualità eccelsa”. D’Andrea conferma il tecnico della passata stagione ma annuncia delle novità all’interno dello staff tecnico: “Il tecnico De Liso sarà riconfermato, ha dato prova di maturità e grande professionalità già lo scorso anno. Il nostro progetto punta sulla crescita del gruppo e mister De Liso gode di estrema fiducia da parte di tutta la dirigenza. La novità sarà Petillo Costantino che affiancherà in panchina il coach in qualità di secondo, accrescendo la qualità del nostro staff tecnico. Girone A? Ci aspettiamo un campionato molto impegnativo ma certamente non temiamo nessuno”. 

TITOLO. Come detto più volte, è stato il mercato delle società ancor prima dei giocatori. Lo Spartak San Nicola ha trattato a lungo il titolo del Casagiove, poi rilevato dal duo Iannone-Serino che hanno dato vita alla “Marian Futsal” per poter disputare la C2. D’Andrea conferma: “E’ vero ci sono state delle trattative per rilevare il titolo del Casagiove che non ho seguito direttamente. Ma la verità è che sapendo di aver diritto al ripescaggio abbiamo pensato di dare l’opportunità a qualcun altro che aveva maggiore necessità di noi”.