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Si ricomincia più determinati che mai. Dieci club-partner di Punto5 solo in C1, pronti per regalarvi tante emozioni in Tv

io bis [1]Ci siamo. Dopo l’assaggio della Coppa Italia parte come ogni anno per primo il massimo campionato regionale. Quella serie C1 che sembrava non dovesse completarsi mai in estate, dallo spauracchio delle 10 squadre fino al girone completo a 16 grazie ai ripescaggi, al ripensamento del Marigliano, al salto di categoria del nuovo Scafati. Fino alla fine la telenovela dello Sport Mania Eboli con Eam e Praiano intenzionati a rilevarne il titolo, poi sappiamo com’è andata a finire. Ma è stata anche l’estate dei bluff. Per l’ennesima volta il club che vince la regular season non si è iscritto al torneo cadetto. Il Futsal Granianum aveva dato l’impressione negli ultimi due anni di essere pronto a ritagliarsi uno spazio nel calcio a 5 che conta con grandi investimenti. Ed invece nel giro di 24 ore è saltato tutto. Senza la garanzia di un palazzetto dello sport, con l’ipotesi di emigrare a Napoli, il patron Minopoli ha deciso di mollare. E la storia del Granianum è legata a filo doppio con quella dello Sparta dove più che bluff si è trattato di una vera barzelletta. Da un lato la squadra impegnata nei play off a cercare di salire in serie B, dall’altro le evoluzioni  del suo ex presidente che ha iniziato pubblicamente a defilarsi dipingendosi il ruolo del tifoso, trovando poi un accordo preventivo per proseguire da team manager con il Granianum con il suo allenatore, prima di svegliarsi improvvisamente una mattina e scoprire che il Granianum non esisteva più.
Nel frattempo il suo club, lo Sparta, ha anche vinto i play off di serie C1 e si è trovato a gestire contemporaneamente due titoli: uno da… tifoso e uno in omaggio dal Granianum. Ha provato a stringere accordi con altre società, ha provato a convincere tutti ad un ridimensionamento, ma non ha raggiunto alcun obiettivo. Anzi,  il titolo del Granianum si è perso e quello dello Sparta sembra sia stato proprio lui a cederlo all’attuale Sporting Marigliano. In questa generale confusione, forse non capendo più quale fosse il suo ruolo… presidente, tifoso, team manager, fotografo, ha trovato il tempo per mandarci una lettera di annuncio querela per tutte le verità che abbiamo scritto.  Forse credeva che noi ci piegassimo, impauriti dalla sua ambiguità, che strisciassimo a chiedergli pubblicamente scusa come ci aveva chiesto.  Ma la vita è strana, caro il mio collega, non siamo tutti burattini e siamo pronti anche a pagarne le conseguenze, ma nessuno ci toglierà il piacere di dire ciò che pensiamo. Poi,  guarda caso, la stessa persona che su facebook ci aveva accusato di avere il portale del copia ed incolla, che pubblicavamo solo i comunicati stampa, che non parlavamo di nessuno se non delle squadre che contribuivano al nostro  arricchimento, si è trovata improvvisamente a gestire un portale dove di tutto questo non c’è traccia…

A ciascuno il suo destino, noi guardiamo alla concorrenza sempre con interesse, ci mancherebbe, portando avanti le nostre idee. Qualcuno, per fortuna, crede ancora in noi ed in quello che facciamo altrimenti Fedi Eboli, Napoli Arpino, Sporting Marigliano, Cus Caserta, Miseria e Nobiltà Maddaloni, Friends Cicciano, Real Caivanese, Futsal Pomigliano, Parete e Trilem non avrebbero scelto di essere club-partner di punto5. E parliamo solo di C1. Ben 10 club su 16 con la voglia e la determinazione di bussare ancora alla porta di tutti sempre, proponendo il nostro biglietto da visita, la nostra faccia, i nostri servizi (la prossima settimana diremo gli orari di Anteprima Punto 5, il programma che anticipa quello ufficiale che inizierà con lo start di tutti i campionati).  La parola d’ordine è sempre la stessa,  mai svendersi, cerchiamo di offrire qualcosa in più consapevoli che chi ci apprezza, rispetta e appoggia il nostro lavoro.

Buon campionato, dunque, punto5.it resta per tutti la casa del calcio a 5, sempre a vostra disposizione, la tv di Punto 5 è un servizio che offriamo ai club per aiutarli a promuovere i loro sponsor ed in questo siamo stati sempre chiari.
Qualcuno ci dice di non scendere a certi livelli, di non replicare. Sono d’accordo, a volte è così, fino a quando non toccano la tua persona, fino a quando non offendono il lavoro della mia redazione. In quel caso, mi spiace, ripeto, sono abituato a dire quello che penso e per fortuna, dopo 15 anni, noi possiamo tenere sempre alta la testa anche quando magari un giorno qualcuno ci chiederà: dica la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. Non siamo certamente noi quelli che mentiremo.