- Punto5.it - https://punto5.it/news -

La comunicazione ufficiale del Parete: “Aggrediti nel parcheggio, impossibile giocare la partita”

parte leoni [1]

 

 

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo – COMUNICATO UFFICIALE – FUTSAL PARETE (del 16/01/18) (apparso anche sulla pagina facebook del club).

La società A.S.D. Futsal Parete, in merito ai gravi episodi accaduti nel pre-gara della 16a giornata di campionato di calcio a 5 serie C1, che hanno impedito lo svolgimento della gara stessa, Sabato 13 Gennaio 2018 ore 18:00, contro l’A.S.D. Leoni Futsal Club Acerra, precisa quanto segue:

“Partiti da Parete (CE) con un commissario viaggiante, poiché per la gara erano stati preposti due commissari di campo (in seguito alle minacce già ricevute dopo la sfida nelle Final Eight di Coppa Italia, il giorno 5 Gennaio 2018), siamo giunti, col nostro pulmino, nel parcheggio del campo comunale di Acerra, in via Manzoni; dove siamo stati circondati da circa 50 tifosi avversari, che erano lì pronti ad aspettarci.
Tali individui hanno assalito il veicolo aprendo le porte ed iniziando a sferrare pugni, schiaffi ed oggetti, come caschi delle moto, sui nostri atleti e sul commissario che viaggiava con noi; tutto ciò mentre venivamo offesi e minacciati di morte.
Dopo aver sfogato la loro ira, un dirigente del Leoni Acerra, uscito fuori dal palazzetto, affermava che dopo aver preso gli schiaffi era il momento di giocare e “PERDERE LA PARTITA” perché loro “avevano bisogno dei tre punti”.
Così siamo stati trascinati dai tifosi avversari e chiusi nello spogliatoio, dove lo stesso dirigente ha continuato ad ordinarci di cambiarci, scendere in campo e “posare i tre punti” per loro. A quel punto, insieme ai commissari di campo, siamo stati costretti a chiamare i carabinieri.
Non abbiamo potuto disputare la gara poiché non c’erano più i presupposti per giocarla: diversi giocatori erano doloranti in diverse parti del corpo, avevamo alcuni giocatori, pestati, da accompagnare al pronto soccorso ed avevamo altri atleti, più piccoli di età (under 21), come si evince anche dalla distinta di gara, che piangevano sia per il dolore fisico sia per il terrore psicologico che stavano vivendo in quei minuti.
All’arrivo di due carabinieri in borghese e dei vigili urbani, siamo stati chiamati ‘infami” per aver avvertito le forze dell’ordine e siamo stati nuovamente minacciati di scendere in campo e perdere la partita.
Infine, all’arrivo della volante dei carabinieri, siamo stati scortati fino alla strada provinciale, nota come Asse Mediano, direzione Parete (CE).

La nostra relazione scritta, insieme ai referti medici dei giocatori feriti, è stata consegnata al giudice sportivo territoriale.
Confidiamo nel giudice sportivo affinché ci sia giustizia sportiva. Confidiamo nella legge affinché ci possa essere giustizia anche fuori dal campo”.

LA SOCIETA’