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Presidenti e dirigenti di tutti i colori, un conduttore inguardabile. Ora basta, noi tifiamo Napoli tiè

[1]La fede è fede. Certo, ci mancherebbe. Ma non ci sono giustificazioni per quanto accaduto nella prima puntata di Punto 5 quando, tra lo stupore generale, il direttore/conduttore Fabio Morra si è presentato davanti alle telecamere con la polo di una squadra di calcio piemontese che milita nello stesso campionato del Gubbio (senza offesa per il Gubbio). E già, per chi non lo sapesse il “massimo esperto di calcio a 5 campano” (così lo ha definito ultimamente Radio Club 91) ha nel cuore il torino (iniziale rigorosamente minuscola come la levatura tecnica della formazione e morale dei tifosi. Tuttavia è la prima squadra della città della Mole…). Da lì i centralini della nostra redazione si sono intasati (!!!). C’è chi pubblicamente si è indignato (vedi Ugo Cocchia) e chi ha definito la sua “una conduzione da Serie B” (non facciamo nomi: è il dirigente dell’Afragola Femiano). Come si dice però in questi casi? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ed allora, scandagliando un po’ il panorama della C1, ci accorgiamo che i tifosi della “prima squadra della Campania” (definizione coniata dai supporter della Salernitana nella stagione 1998/1999, allorquando i granata militavano in Serie A), ovvero il Napoli, non arrivano alla metà tra massimi dirigenti e nostri principali referenti dei club. Chi sono, dunque, questi pochi eletti? Per la precisione 8 su 17: Roberto Longobardo della Traiconet, Saverio Nunziata della New Team, Angelo Spirito del Sant’Egidio, Peppe Errico della Trilem, Claudio Caturano del Casavatore (che ricorda un po’ il vulcanico De Laurentiis), Pasquale Galluccio del Sant’Erasmo. C’è poi chi, oltre al Napoli, coltiva la fede per la squadra della propria città: parliamo di Gennaro Della Mura e Massimo Cirillo, accaniti fan rispettivamente di Nocerina e Turris. Ma passiamo a chi ha scelto di sostenere le potenze del Nord Italia. Il dato che salta all’occhio è la forte presenza bianconera: sono ben 4 le squadre guidate da juventini. La compagine più onesta d’Europa e più vincente degli ultimi anni è nel cuore di Gianni Gennarelli dell’Afragola (un caro amico, a cui spesso chiediamo come faccia una persona squisita come lui…) che addirittura aveva denominato la sua squadra di calcio a 5 Pro Juventute con il bianco e nero come colori sociali, prima di passare ad un molto più orecchiabile Futsal Afragola e ad un bel rossoblù. Presidente scherziamo, nessuno è perfetto. Poi c’è Gerardo Izzo, direttore sportivo del Cus Avellino, una squadra a forti tinte bianconere (Errico portalo sulla dritta via). Gli altri due zebrati sono il ds del Real Calvi Simaldone Roberto La Peccerella (una bravissima persona con questo grosso difetto) e il ds del Gladiator Michele Viglione (che le cronache riferiscono spesso in quel di Torino a sostenere i gobbi). Che lotta nel Casertano! Oltre a Galluccio (Napoli) e Viglione (Juventus) il patron della terza società di Terra di lavoro, Maurizio Verdicchio del Miseria e Nobiltà, tifa Inter (più miseria che nobiltà ultimamente…). E per i colori nerazzurri della squadra che sta andando benissimo in queste settimane col nuovo tecnico Gasperini parteggiano anche il patron del Solofra De Piano ( per la sua squadra di calcio a 5 ha scelto un allenatore che ha una leggera e distaccata simpatia per il Napoli…) e Gino Guardascione, un’altra persona all’apparenza normale, ma macchiata indelebilmente dal peccato dell’interismo. Ne sono rimasti in due: Vincenzo Della Corte, direttore generale dell’Eboli, è l’unico milanista (un invito a tutti i nostri lettori azzurri per salutarlo con affetto domenica). Poi c’è il curioso caso di Paolo Addeo: lui che l’anno scorso con il suo Lepanto giocava a Fuorigrotta, lui che ha un esercizio commerciale a pochi passi dal San Paolo, tifa Roma e ha il poster di Daniele Conti in camera da domenica scorsa. Il mondo è bello perchè è vario, è impossibile che tutti la pensino allo stesso modo e ci siamo voluti divertire un po’. Su una cosa però tutta la Campania calcettistica sembra essere d’accordo: Fabio Morra con la polo del Torino è veramente qualcosa di inguardabile.

 

 

Traiconet Longobardo Napoli

New Team Nunziata Napoli

Afragola Gennarelli Juventus

Flegrea Guardascione Inter

Avellino Izzo Juventus

Sant’Egidio Spirito Napoli

Maddaloni Verdicchio Inter

Trilem Errico Napoli

Solofra De Piano Inter

Casavatore Caturano Napoli

Simaldone La Peccerella Juventus

Eboli Della Corte Milan

Lepanto Addeo Roma

Nocera Della Mura Napoli/Nocerina

Sant’Erasmo Galluccio Napoli

Gladiator Viglione Juventus

Turris Cirillo Napoli/Turris