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Nasce la Professional Napoli

Nasce la Professional Napoli


 


Dopo un lungo travaglio, fortunatamente non troppo doloroso, ? nata la fusione tra le due storiche societ? di calcio a 5 femminile, il Napoli Donne e la Professional Ischia. Ma proprio di fusione non si tratta e le protagoniste dell?accordo spiegheranno il perch?. Un super team, quindi, che punter? da subito alla conquista del titolo di campione d?Italia. Venerd? sera (1 ottobre) ? stato sancito il definitivo patto tra i due club, puntualizzando le formalit? di rito.


La nuova societ? si chiamer? Professional Napoli, avr? come presidente l?ex portiere del Napoli, Pino Taglialatela, il presidente onorario sar? il dott. Roberto Longobardi, proprietario dell?Hotel ?Cala Moresca? a Capo Miseno. Stabilito anche lo staff tecnico, ad allenare la squadra ci sar? Nicoletta Sergiano, il ruolo di direttore sportivo ? affidato ad Alain Sanfratello, mentre i compiti di preparatore atletico sono un?esclusiva del bravissimo Corrado  Saccone. Tra i dirigenti spiccano i nomi di Cinzia Taglialatela e Francesca Foresto, mentre i compiti di segreteria  sono stati affidati ad Antonella Piscillo. Il campo di gioco casalingo ? l?Oblio di Bacoli, ma gli allenamenti si svolgeranno al Millenium di Agnano. La compagine ? orientata a giocare la domenica ed i colori sociali saranno bianco azzurri. Per Francesca Foresto, ideatrice del Napoli Donne, un passaggio importante per tutto il movimento. Le abbiamo chiesto di raccontarci le motivazioni di questo nuovo progetto.


Cosa significa questa scelta che sconvolge completamente il panorama del calcetto femminile?  


?E? stata una scelta  meditata, giusta e la migliore che si potesse fare in questo momento. Per una volta tanto siamo riusciti a mettere da parte i campanilismi inutili che non avrebbero portato a nulla di buono se non a lottare per un platonico titolo regionale. E per quanto tempo poi? Il cervello ha avuto ragione sul cuore e siamo pronte a vivere questa meravigliosa  avventura, che spero ci porti sin da quest?anno sul tetto pi? alto d?Italia?.


Vendere il titolo del Napoli Donne e la rinuncia a Cruz. Decisioni dolorose possono portare a risultati positivi?


?A parte il fatto che non vendo il titolo del Napoli Donne, perch? questo con la Professional, pur essendo un progetto serio ed a lunga gittata, ? tuttavia sperimentale e non mi sento di buttare al vento tanti anni di Napoli Donne. Prester? il titolo per un anno poi si vedr? (l?Aston Volla del presidente Ricciardi e il Fuorigrotta di Antonio Lenci potrebbero rilevare il titolo ndr). Per quanto concerne Cruz, mi dispiace tantissimo. Ci conosciamo da molti anni e abbiamo sempre collaborato, uniti alla grande. D?altro canto Nicoletta Sergiano ha espresso il desiderio di allenare almeno un altro anno, non potevamo dire di no e con Cruz si potranno fare altri discorsi?.


La nascita di un super team non crede che tolga altro fascino alla competizione regionale?


?All?inizio potr? sembrare cos?, ma se centriamo gli obiettivi ci sar? un incremento di tutto il settore con nuovi innesti come avviene nel resto d?Italia. La battaglia che ci siamo fatte fino adesso tra campane ha giovato solo alcune calcettiste che hanno cambiato casacca  solo per amore di euro e non di maglia. Questo accordo ha posto fine a questo mercato. Nel nuovo club approderemo io, De Angelis ed Acone, in attesa di avere anche Mauro ed Amato. Le altre saranno svincolate il 30 ottobre. L?anno prossimo poi il campionato vivr? direttamente una fase nazionale con tanto di final eight, che la Federazione ci ha gi? chiesto di organizzare. Il movimento femminile campano potr?, quindi, avere solo benefici?.


E sull?altra sponda, Cinzia Taglialatela,  esprime cos? il suo pensiero.


?Finalmente dopo tanti mesi che ci pensavamo si ? realizzato un sogno –  afferma – . Rimarr? integra la rosa della vecchia Professional e speriamo di raggiungere unite il grande traguardo tricolore, senza trascurare l?obiettivo della coppa Italia. I due club hanno raggiunto l?accordo su tutto e siamo gi? pronte per lavorare insieme. Adesso non ci resta che giocare?.