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Abate risponde a Cacace: finisce in parità il big-match di Sorrento in un clima di grande fair play

L'abbraccio tra Sorrento e Sandro Abate (foto Rosario Criscuolo) [1]

L’abbraccio tra Sorrento e Sandro Abate (foto Rosario Criscuolo)

L’abbraccio tra le due squadre prima del fischio d’inizio è il simbolo di quanto dovrebbe rappresentare una partita. Anche se la posta in palio è altissima, ci si
gioca il primato, la possibilità di conquistare la categoria superiore. Tre punti di vantaggio da difendere per la Sandro Abate, lo stesso numero di vittorie per il
Sorrento, le altre contendenti non pervenute, o quasi, lassù. Ma se per il team di Comella, gran lavoro anche il suo, il cammino è quello preventivabile, di un gruppo costruito per vincere con nomi altisonanti per la C2, i ragazzi di Josè Astarita rappresentano il vero piccolo miracolo, frutto di un lavoro straordinario del tecnico, capace di dare ai suoi organizzazione tattica, spirito di gruppo e mentalità da leader. Lo sanno Attanasio e compagni che cercano di tenere il pallino del gioco nei primi 15′ affondando il colpo con sortite offensive targate Testa, Galeotafiore e soprattutto Gigi Mazzocchi. Quando i locali salgono in cattedra ci provano con conclusioni dalla media distanza, ma è da uno schema su palla inattiva che passano in vantaggio. Cacace si fa trovare pronto sul secondo palo e deposita la sfera in fondo alla rete. Siamo al 15′. Ferrara e due volte Mazzocchi mettono in serio pericolo la porta dell’ottimo Gargiulo, ma sull’altra sponda c’è Vitiello ad alzare la saracinesca su una ghiotta opportunità per Maresca. Ancora Mazzocchi, Galeotafioere e Abate provano a rimettere in piedi la partita per gli ospiti.
Nella ripresa ci pensa Vitiello a salvare i suoi su tiro sotto misura di De Vivo. La Sandro Abate c’è e dopo una splendida iniziativa di Mazzocchi, capitan Abate si fa trovare al posto giusto per impattare. E’ 1-1 al 37′. Ora sono i sorrentini a fare la partita e gli irpini ad agire in contropiede. Sempre Vitiello bravo ad opporsi a Cacace e ad un perfetto schema su palla inattiva, e quasi sorprende il portiere locale con un suo rinvio. Finisce così con gli applausi meritati per entrambe le compagini di uno sportivissimo pubblico.