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Ad Andrea Montemurro la quarta edizione del “Città di Roma”. Malagò: “Lui è il mio unico presidente”

Premio Città di Roma 2018 [1]

Premio Città di Roma 2018

“Sono onorato, affascinato ed emozionato”, così Andrea Montemurro pochi secondi prima di ricevere il “Città di Roma”. Un premio consegnatogli direttamente dall’ente di promozione sportiva Opes Italia, in collaborazione con l’Università Nicolò Cusano, il patrocinio di Regione Lazio e del Coni, dove si è svolta la cerimonia, all’interno del Salone d’Onore. Dopo Alessandro Florenzi (campione della Roma calcio e della nazionale italiana) e Laura Rogora (campionessa di arrampicata sportiva), la quarta edizione del “Città di Roma” è andata ad Andrea Montemurro e Simona Quadarella, campionessa di nuoto.

Presente il “padrone di casa” Giovanni Malagò (“Ho tanti colleghi, ma un solo presidente: Andrea Montemurro”, ha detto il numero 1 del Coni) e, tra gli altri, Marco Perissa (presidente nazionale Opes), Juri Morico (segretario generale Opes) e Fabio Fortuna (rettore Unicusano).

Il massimo dirigente della Divisione Calcio a cinque ha ricevuto il premio per il suo lavoro svolto in questo anno e mezzo alla guida del calcio a 5: “Per prima cosa ringrazio Malagò, che è il mio esempio da seguire – ha detto Montemurro –. Sono affascinato per questa splendida giornata ed emozionato per la importante crescita di Opes”.

Crescita esponenziale anche per il calcio a 5, che, come ha ricordato Franco Chimenti, vice presidente vicario del Coni, “è nato al circolo Parioli tanti anni fa per volontà di Nicola Pietrangeli, che non potendo giocare a tennis perché pioveva continuamente, tolse la rete e mise dei paletti in campo”.

Ora, quel calcetto è diventato futsal. E grazie a Montemurro è stato lanciato Futsal in Soccer, elogiato a più riprese durante la cerimonia. “Prendendo spunto da quello che accade in Sudamerica e in altre parti del mondo – ha detto il presidente della Divisione – abbiamo creato questo progetto per illustrare la propedeuticità del nostro sport per il calcio a 11. Finora abbiamo al nostro interno 10 società, tra cui Bologna e Milan. Noi crediamo che questa sia la risposta alla mancanza di talenti in Italia di cui tutti parlano”.

Parole di elogio nei confronti di Montemurro anche da parte del presidente nazionale Opes, Marco Perissa: “La sua storia e quella di Simona Quadarella rappresentano un elemento sostanziale di controtendenza positiva rispetto a quello che succede in Italia. Due persone normali che in un contesto e in un periodo di difficoltà e immobilismo con competenza, determinazione e spirito di sacrificio riescono ad emergere”. Proprio come il calcio a 5, che ha finalmente trovato una sua dimensione e identità tra gli sport italiani.

UFFICIO STAMPA DIVISIONE