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United Colours Of Futsal: il ringraziamento di Imperatore

[1]Ed eccoci al “the day after”, quando si metabolizza il sapore della sconfitta laddove iniziavi a intravedere il traguardo, quando assumi consapevolezza che, almeno per il momento, si chiude il sipario e cala quella piccola, sottile ma devastante vena di tristezza derivante dal “vuoto” che si crea.

Ma e’ certamente banale, per noi che facciamo cultura sportiva, ridurre la sconfitta a semplice rassegnazione dignitosa di fronte ad un risultato avverso.
Una accezione più alta è quella che lega una cultura della sconfitta ad una nuova cultura della vittoria: saper perdere per saper vincere. “Si è vincitori solo il momento dopo che abbiamo avuto il coraggio di capire i risvolti virtuosi e misteriosi del dolore,della rinuncia, della fatica, dei doveri” ha scritto don Mazzi.
Le sfumature del “saper perdere” sono nello sport ricche e numerose, concrete e quotidianamente accessibili. La cultura della sconfitta vive, ha bisogno di testimoni e di episodi che la rendano concreta: non si tratta perciò qui di elaborare riflessioni, ma di coniugare in futuro sul campo questo concetto.
Esaltare il valore dell’avversario, riconoscerne qualità e meriti, apprezzarne la bellezza e l’efficacia del gesto, la tenacia e la virtù, è il primo, seppur difficile, itinerario da percorrere. Un maestro in questo senso nel saper comprendere e far comprendere ai suoi giocatori “il bello della sconfitta”, come lui stesso l’ha definita, è stato Enzo Bearzot, il grande condottiero degli azzurri del calcio nel 1982.
Il bello della sconfitta – ha spiegato – sta innanzitutto nel saperla accettare. Non sempre è la conseguenza di un demerito. A volte sono stati più bravi gli altri. Più sei disposto a riconoscerlo, quando è vero, quando non stai cercando di costruirti un alibi, più aumentano le possibilità di superarla. Anche di ribaltarla. La sconfitta va vissuta come una pedana di lancio: è così nella vita di tutti i giorni, così deve essere nello sport. Sbaglia chi la interpreta come uno stop nella corsa verso il traguardo: bisogna sforzarsi di trasformarla in un riaccumulo di energie, prima psichiche, nervose, e poi fisiche.”

Qualche anno fa, al rientro da un torneo aziendale perso all’ultimo secondo, quando le delusioni di una sconfitta sportiva rendono vulnerabili anche i piu “duri” e sembrano (ripeto sembrano) non compensare le intense emozioni vissute per mesi con ragazzi con i quali si  instaurano profondi rapporti di stima e amicizia, dissi : Ragazzi io ora sono sereno perche’ io con VOI non perdo mai , vinco sempre !!!……………..Vinco perche’ rapporti come quelli instaurati con VOI valgono molto piu’ di una vittoria sportiva  fatta con persone che vivono solo per la competizione……………..vinco perche’ le lacrime che oggi ho visto e che ho versato mi fanno capire che l’unita’ di intenti e di valori, l’intenso periodo vissuto insieme come comunita’, le sensazioni da “fratello maggiore” (non mi dite da papa’  perche’ mi fate sentire…….. troppo vecchio !!!) confermate dai tanti attestati di stima ricevuti in queste ore  NON devono essere confuse con le stupide esultanze post-vittoria di chi fino a 5 minuti prima della gara non riusciva a stabilire una relazione con i propri compagni “

E io oggi, anche se gli attori sono cambiati, dopo le attestazioni ricevute ieri, Vi ripeto le stesse cose e Vi dico……………….. Grazie:

Grazie a chi, ieri , tra le lacrime mi diceva ” e ora che faccio……? ” perche’ mi faceva capire che United Colours of Futsal e’ una famiglia di cui non puoi piu’ farne a meno

Grazie a chi ha profuso impegno, passione e ………………altro cercando di essere sempre corretto e sereno perche’ e’ stato di esempio per tutti quelli che oggi vedono,  nella nostra realta’, un modello cui avvicinarsi per fare sport in una maniera diversa

Grazie a chi ha lavorato “dietro le quinte” e continua a farlo per permettere a un gruppetto di “dilettanti” (tali siamo !!) di vivere all’interno di un modello organizzativo che tutti ci invidiano e che non esiste neppure nelle squadre della massima serie di questo sport.

Grazie a chi gia’ da domani riprendera’ a lavorare per United Colours of Futsal che, ricordiamo, e’ anche “altro”, non solo calcio

Grazie a tutti quelli che per questo progetto parlano poco e fanno molto perche’, lo ricordo sempre, la solidarieta’ si coniuga solo con i verbi FARE e DARE……………non altri !

Grazie a tutte quelle persone a noi vicine che in “silenzio e nell’ombra” vivono questa nostra passione e ci permettono di realizzarla e di sognare.

Grazie a tutti gli sponsor e ai nostri sostenitori finanziari perche’ senza il loro contributo tutto questo non esisterebbe

Grazie a che mi ha “sopportato” in questa “passione” che talvolta sfocia in comportamenti emotivi e istintivi  ma sempre leali e trasparenti (forse troppo) per un confronto aperto e costruttivo, solo ed esclusivamente nell’interesse di United Colours of Futsal

Grazie a chi ho “sopportato” per questa “passione” perche’ mi ha confermato che i rapporti con le persone, non come i diamanti, NON SONO PER SEMPRE  uguali ma gli stessi evolvono sulla base delle esigenze e degli interessi personali .

E infine lasciatemi dedicare questa sconfitta ( ….non solo le vittorie meritano dediche…..) a chi, e’ inevitabile nelle vicende della vita, ieri e oggi sta, molto intimamente, “gustando” con piacere la sua vittoria perche’ sono quelli gli stimoli che ci devono far capire che il nostro progetto, anche sportivo, ha bisogno, senza mai dimenticare la nostra mission, di chi ci puo’ aiutare per continuare a credere nel sogno e pensare che domani anche i “nostri ragazzi” possano inziare a vincere nella vita.

Forza ragazzi ………si riparte e ancora GRAZIE perche’ io con VOI non perdo mai, vinco sempre !!