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Pomigliano-Cardito non finisce più. La replica di Belgiorno a Grande: “I punti ce li siamo sudati sul campo”

11086640_10206218278886506_2127714686_n [1]Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Leo Belgiorno, d.g. del Cardito: 

Premetto che non avrei voluto rispondere ulteriormente sugli eventi di Pomigliano per non animare una discussione che potrebbe non avere mai fine, ma essendo stato chiamato in causa AD PERSONAM e leggendo che mi si vuole far passare per un visionario (avendo fatto una “ricostruzione fantasiosa” e “non aderente alla realtà”), provo ad esprimere brevemente il MIO pensiero. Voglio chiarire, infatti, che le precedenti dichiarazioni, in risposta al presidente del Pomigliano (sig. Mauriello), sono a nome della società Atletico Cardito che rappresento in qualità di DG visto che, come l’amico Giuseppe ha evidenziato, non ero presente al campo. Tuttavia, conoscendomi, spero non abbia dubitato che non è nel mio modo di essere e di fare infangare altre persone o scaricare responsabilità. Quello che è successo domenica non ha nulla a che vedere con lo sport, e questo è fuori discussione. Per quanto riguarda i tesserati implicati in questa incresciosa situazione c’è un giudice sportivo che dovrà esprimersi anche in virtù delle relazioni arbitrali e del commissario di campo. Nel caso della mia società, non dubito che si interverrà nei confronti di chi con il proprio comportamento ha violato gli elementari principi che dovrebbero caratterizzare una partita di calcio a 5 amatoriale. In questa sede, pubblicamente, a nome della società, chiedo scusa per gli episodi di cui senza dubbio TUTTI sono responsabili. Detto questo, però, non capisco che senso ha giustificare i “vendicatori familiari” accorsi in supporto dei propri figli/parenti solo (!) perché erano semplicemente genitori e familiari. E non capisco che senso ha enfatizzare il chi o cosa abbia fatto scattare la scintilla. In tal caso dovrei affermare che determinati comportamenti da parte di nostri tesserati, ripeto inqualificabili e da condannare, sono stati conseguenza di provocazioni e comportamenti violenti avutisi durante la gara. Pertanto inviterei tutti a guardare prima in casa propria e poi a fare affermazioni e accuse precise. Inoltre, tutto questo non può giustificare il fatto che la situazione sia degenerata, solo in seguito, con l’arrivo dei suddetti “vendicatori”. Solo le forze dell’ordine hanno evitato il peggio; ne sanno qualcosa alcuni nostri supporters e il commissario di campo malamente malmenati. Per quanto riguarda il discorso sportivo, assolutamente marginale, non credo sia opportuno rispondere sul fatto che ci venga detto che il nostro unico pensiero sia quello di ottenere la vittoria a tavolino. I nostri successi (e insuccessi) ce li siamo guadagnati sempre sul campo così come avremmo voluto anche stavolta, dimostrandolo in maniera netta come nella gara di andata e come testimonia la classifica.

Leo Belgiorno