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L’intervento del presidente Tonelli all’Assemblea Straordinaria della Divisione

tonelli bis [1]Questo l’intervento del presidente della Divisione Calcio a cinque, Fabrizio Tonelli, all’Assemblea Straordinaria Elettiva svoltasi oggi all’Hotel Aldrovandi Palace di Roma.

un bambino
un insegnante
un pallone

Con un pensiero a MALALA YOUSAFZAI, Premio Nobel per la pace 2014, la giovanissima pakistana celebre per il suo attivismo contro l’estremismo talebano, simbolo del diritto all’istruzione per tutti i bambini del mondo, inizio questa Assemblea.

Abbiamo ancora negli occhi una grande realtà del panorama sportivo italiano:la squadra nazionale di futsal che ci ha regalato autentiche pagine di storia dello sport italiano.

Un successo netto, che ha coinvolto centinaia di migliaia di telespettatori; un segnale di novità da una squadra che ha interpretato il gioco in modo spettacolare e mai speculativo.

Mi sia consentito di rivolgere, da dirigente sportivo, un ringraziamento particolare agli atleti, ai tecnici, al Commissario tecnico della squadra nazionale di futsal, che hanno onorato il calcio a cinque italiano nel campionato Europeo di Anversa oggi impegnata nella Futsal Continental Cup a Kuwait City.

un bambino
un insegnante
un pallone

Giovani e squadra nazionale, alfa ed omega,stelle polari del viaggio di ogni movimento sportivo.

Un viaggio che affrontiamo insieme, Presidenti di società, dirigenti sportivi, atleti, tecnici, arbitri, appassionati che con 
emozione, preoccupazione, orgoglio accompagniamoil futsal in un momento complesso, difficile, che come sempre quando c’è una crisi che in greco significa passaggio, annuncia novità.

Non abbiate paura

Desidero rivolere un pensiero alla memoria di tutti coloro che ci hanno lasciato e che nella vita familiare, di sportivi, come di semplici appassionati hanno comunque contribuito allo sviluppo del futsal italiano condividendo una passione forte, genuina, fatta di impegno e sacrificio quotidiano.

L’assemblea di oggi è parte di un iter importante ed impegnativo che ci condurrà all’Assemblea delle LND convocata per il 10 novembre.

E’ anche chiamata a valutare il percorso del biennio 2012-2014 attraverso le relazioni che e approvate dal
 Consiglio Direttivo, dal Collegio dei Revisori dei Conti sono state trasmesse alla Lega come da Regolamento amministrativo.

Sono a vostra disposizione per i necessari chiarimenti

Nel preparare ieri e ieri l’altro questo intervento ho voluto riprendere le relazioni delle 14 Assemblee cui ho partecipato come dirigente sportivo, prima, come candidato, poi, ed infine
  come Presidente per comprendere se il percorso sia coerente e lineare.

Con sentimenti e stati d’animo via via diversi

Emozione, preoccupazione, orgoglio

Emozione
 per le relazione costruite con le tante persone incontrate,

emozione 
per le sconfitte – Pacos de Ferreria in Portogallo nel 2000-Ostrava in Repubblica Ceka nel 2005 – Debrecen nel 2011 come per i successi CASERTA 2003-TAIPEI 2004-Oporto 2007-RIO 2008 e poi quelle più vicine Bankog 2012 e Anversa 2014

emozione 
per aver contribuito a trasformare un gioco a valenza territoriale in uno sport a dimensione internazionale, una struttura centrale e territoriale la cui legittimità proveniva da una nomina ad una nella quale la legittimità risiede nel sistema associativo delle Società che a livello nazionale o regionale sono diventate protagoniste della vita della Divisione attraverso una libertà di proposta e di giudizio che si esprime nella elezione del Presidente, dei Consiglieri, dei delegati assembleari, del Collegio dei Revisori e soprattutto dei responsabili Regionali a livello territoriale,

emozione
 per accompagnare,nei tanti eventi che sono entrati di diritto nel panorama sportivo italiano i vincitori come le lacrime degli sconfitti, rammentando sempre le parole di San Paolo nella 1 lettera ai Corinzi:

“Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno soltanto conquista il premio?”

Preoccupazione 
per aver avuto ed aver l’opportunità e l’obbligo di fare sintesi tra le varie realtà italiane, apprezzandone le differenze,

preoccupazione
 per la responsabilità che deriva dalla guida di un patrimonio che oggi vede più di 2500 società,70000 tesserati,4000 arbitri ed osservatori,2000 allenatori, più di 10000 dirigenti con una struttura che dalla base trova il suo percorso istituzionale nei Responsabili Regionali, nei Presidenti dei Comitati Regionali, nei Consigli Direttivi dei Comitati Regionali, nella Conferenza dei Responsabili regionali, nel Consiglio Direttivo della Divisione, un patrimonio che opera la sua sintesi nel CD della LND e nella presenza in  Consiglio Federale del Presidente della Divisione che opera in sinergia con la LND e con le altre componenti per la promozione del futsal italiano,

preoccupazione
 per la persistente difficoltà a mantenere nei campionati Nazionali organici in linea con le previsioni, per la persistente difficoltà a competere a livello internazionale con le società italiane in controtendenza a quanto era avvenuto nel biennio 2011-2012 per gli stessi club e ovviamente per la squadra nazionale, fatti che necessitano di urgenti approfondimenti in linea con le difficoltà che si registrano.

Orgoglio 
per le tante soluzioni che abbiamo condiviso.

Il costante aggiornamento sulla diversa articolazione dei campionati a livello di play off e play out, la istituzione del Campionato Nazionale Femminile di serie A, la valorizzazione dei giocatori formati in Italia attraverso una normativa che mantiene un giusto mix tra le diverse esigenzedi spettacolo, formazione, radicamento territoriale, come di legislazione internazionale, e che ha trovato da quest’anno anche in Serie A un deciso aggiornamento, la connessa diminuzione delle obbligatorietà provenienti dall’età,la collaborazione con la COVISOD per le iscrizioni ai Campionati, fortemente voluta da questa Divisione che ringrazio per l’opera svolta, la definizione di un numero minimo di atleti partecipanti al gioco,la definizione di un numero minimo di accordi economici da depositare, il controllo on line del tesseramento di tutti i calciatori del circuito nazionale con un operazione di trasparenza in prima linea nella LND,il controllo anche sotto il profilo del doping con 500 controlli ed una positività del 0.7%.


L’introduzione dell’art.118 delle NOIF- 1223 variazioni di attività in due stagioni – 25% da C5 a C11 – la definitiva attivazione a livello di Comitati regionali della obbligatorietà in campo per l’intera durata della gara di un solo calciatore appartenente a predeterminate fasce di età, novità interessantissima nel futsal mondiale, il torneo delle Regioni per rappresentative dei CR, allievi e giovanissimi, e soprattutto l’abolizione dell’odioso premio di preparazione tra calcio a 5 e calcio a 11.

E soprattutto 
orgoglio per i primi segnali di attività giovanile che registriamo in alcuni territori.

Da quando nel 2007,trascorsi 25 anni dalla prima attività ufficiale FIGC,la Federazione ed il SGS hanno introdotto il futsal al rango di attività federale abbiamo accompagnato le Società con il progetto 
Io calcio a 5 fissando da una parte significative obbligatorietà e dall’altro fornendo loro strumenti informativi, didattici e materiale per la istituzione delle prime scuole di calcio a cinque sino alla costituzione dei Futsal Camp momenti che hanno assunto da subito quella centralità che mi aspettavo sia per il percorso di crescita dei giovani che soprattutto come punto di arrivo e volano della consistente attività territoriale.

E’ stato un periodo intenso; in 20 mesi

17 Consigli direttivi, 9 Consigli di Presidenza, 3 Conferenze dei Responsabili Regionali, 21 riunioni con le Soceità a livello centrale e territoriale,3 riunioni con i Presidenti della Serie A,2 
 riunioni della Serie A femminile testimoniano del fecondo lavoro dei Consiglieri e dei Delegati assembleari sempre attivi nell’ascolto delle Società, nella analisi delle tematiche che via via si impongono e nella sintesi in un quadro complessivo di sistema.

Grazie per la Vostra partecipazione di oggi e per la quotidiana collaborazione come ovviamente per il consenso che avete testimoniato a questi Organi direttivi,al CD,ai DA. Un ringraziamento che intendo rivolgere anche al personale, ai collaboratori, alla segreteria che ha operato ed opererà per accompagnarvi nel quotidiano rapporto con la Divisione.

Grazie al mondo dell’informazione territoriale e centrale

La Divisione ha operato e continuerà ad operare con le risorse disponibili con iniziative innovative come in questi anni lo sono state la realizzazione di un
  magazine televisivo, la trasmissione delle gare in streaming su una piattaforma comune potendone anche personalizzare le pagine, la collaborazione con le piattaforme territoriali specializzate di futsal.

Manterrà il rapporto di mediapartner con Corriere dello Sport, Tuttosport e Guerin Sportivo di cui ringrazio le redazioni per la continua assistenza,come attiverà ogni iniziativa con Gazzetta dello Sport nel tentativo, riuscito solo nel biennio 2011-2013, di valorizzare ulteriormente il futsal italiano e di istaurare un metodo innovativo con le Società che
  individuarono nella loro Divisione lo strumento ideale di condivisione di un comune progetto.

Continuerà con SPORTRADAR, azienda leader sul versante delle frodi sportive, il monitoraggio dei Campionati nazionali sul versante delle scommesse e l’informazione con riunioni specifiche di Società e tesserati sul fenomeno dei giochi e delle implicazioni di carattere sportivo e giudiziario.

E poi il rapporto con RAI,alla quale va un particolare ringraziamento per lo spessore della copertura e la
 professionale, puntuale, a volte un po’ insidiosa, competenza nel racconto del Campionato Italiano, un rapporto che al di là delle criticità dovute ad un forte contenimento dei budget ha consolidato il posizionamento, nel quale ho creduto sin dal febbraio 1999, attraverso 61 gare trasmesse nella scorsa stagione e che nella corrente ha consentito un contratto che prevede anche l’esposizione di almeno 6 gare di A2,la finale femminile, come del torneo della finale del torneo delle regioni allievi.

“Non c’è disciplina sportiva se non maschile e femminile.

Sono convinto che il mondo femminile consentirà al calcio a cinque italiano ulteriori margini di miglioramento sulla via di esperienze internazionali già avanzate.

Sono certo che la strada che porta alle Olimpiadi passa attraverso il consolidamento di questa attività.

Sono orgoglioso di aver dato vita al primo campionato nazionale femminile
.”

Cosi nell’Assemblea del 2012

Oggi le Società di Serie A femminile presenti daranno vita ad una riunione in cui verrà proposto un ulteriore aggiornamento dell’articolazione del campionato Nazionale femminile di Serie A per la stagione 2015-2016.Articolazione che, se condivisa, dovrà trovare il consenso della LND.

Oggi sono orgoglioso di poter consegnare a loro,come all’intero movimento di futsal italiano, a partire dal 1 gennaio 2015, la squadra nazionale di calcio a 5 femminile che sarà costituita con la direzione affidata a Roberto Menichelli.

Voglio dare atto al Presidente Federale, a Carlo Tavecchio, di aver condiviso la proposta che ha colto gli imput della FIFA e della Commissione UEFA di futsal di cui sono Vicepresidente.

Domenica passeggiando a Castel S.Angelo nel grande salone voltato della sala di Apollo osservavo lo stemma dei Medici con la scritta 
“Festina lente” Affrettati lentamente

Ecco io penso che possiamo essere soddisfatti dell’approccio con il mondo femminile ed ora, 
con prudenza, ci faremo coinvolgere da questa realtà nuova sapendo che dovremo affrettarci per colmare divari tecnici e di esperienza significativi.

Abbiamo operato in questi anni di concerto ed in unità di intenti con la LND e con la Federazione, con il Presidente Tavecchio ed con il Presidente Abete,che intendo ringraziare da questa sede per il supporto al processodi sviluppo di questi anni del futsalitaliano.

A scuola i padri gesuiti mi hanno insegnato che siamo chiamati non ad osservare il mondo, ma ad avere una visione del mondo.

Penso ai settori della Federazione, all’AIA,alla giustizia sportiva,che nella loro imprescindibile terzietà debbono comprendere che il valore della condivisione li rende più forti ed è un segno di distinzione e di autorevolezza da perseguire con determinazione.

Autorevolezza e non autoritarismo chiedo all’AIA perché l’autorità non ha nulla a che fare con l’autoritarismo anzi lo esclude; è qualcosa di indefinibile che la gente accetta di per se, capisce, quasi fiuta; l’autorità è l’antitesi di molti comportamenti, molto italiani,che vedo anche in campo, e che oscillano tra retorica e vittimismo; insomma autorevoli si nasce ed autoritari si diventa ed a diventarlo sono quelli che non ci nascono.

Oltre 300 arbitri,100 osservatori, più di 4000 designazioni l’anno,4 raduni centrali, 2 di top class, una presenza costante sul territorio per accompagnare con la specifica sezione tecnica dell’AIA la formazione degli arbitri di futsal anche
  a livello territoriale.

Grazie a Massimo Cumbo racchiudendo in lui tutti i collaboratori che danno vita a questo organo tecnico nazionale la cui costituzione fu un’idea innovativa anche nel panorama internazionale.

Con l’AIC e con l’AIAC un rapporto nuovo.

Dalla normativa sugli accordi economici che con il Presidente Campana ed il Presidente Tavecchio fissammo nel 2002,normativa fortemente innovativa in particolare per il calcio a 5
  e che si colloca in posizione avanzata a livello nazionale ed internazionale, alla introduzione del principio della violazione della stabilità contrattuale nel caso di trasferimento all’estero senza il consenso della Società introdotto quest’anno con la rivisitazione dell’accordo economico, dalla condivisione della nuova normativa sulla partecipazione al gioco mixando qualità e formazione, ad un rapporto più rigido che marca le differenze quando sono in gioco  gli asset fondamentali delle Società.

Un
  rapporto che si è approfondito con Damiano Tommasi che nelle diverse dialettiche, dal momento che rappresentiamo interessi diversi,ha visto confrontarci, con serenità, sul vincolo sportivo.

Maneggiare con cura, ma maneggiare!

Un istituto centrale per tutto lo sport italiano,unico nelle 208 Federazioni appartenenti alla FIFA,un istituto ideato all’inizio degli anno 50 quando lo Stato delegò alle Società sportive la formazione sportiva dei giovani italiani.

Formazione poggiata su due pilastri

Quello delle risorse attivando il Totocalcio che finanziò lo sport italiano per 50 anni, rendendolo autonomo, e che ha contribuito alla costruzione delle case delle società (strutture,impianti,federazioni).

Quello della speranza alimentando attraverso il vincolo un circuito virtuoso che consentiva alla Società sportiva ed al suo Presidente di investire, nella speranza appunto, di individuare al termine della formazione sportiva ulteriori risorse per reggere la competizione sportiva.

Oggi il primo pilastro è venuto meno con l’acquisizione di giochi sportivi al Monopolio ed il secondo nei fatti è cancellato quando il saldo dei trasferimenti dal mondo professionistico al
  mondo giovanile dilettantistico è pari allo 0 virgola, quando si è attivata una circolazione sull’estero dei giovani calciatori, quando sussiste l’ovvio obbligo normativo, costituzionale, di consentire in ogni caso il lavoro e quindi il contratto professionistico.

Oggi il vincolo ha assunto i connotati di tutela,protezione, all’interno del solo mondo dilettantistico, ha perso la sua progettualità originaria e di conseguenza è oggetto di un attenzione significativa.

Come dirigenti sportivi siamo chiamati ad indirizzare le Società, ad avere una visione del mondo, ad anticipare per mantenere l’autonomia decisionale in capo allo sport.

Ipotizzare che alla maggiore età, a 18 anni, sia rinnovato quanto indicato dai genitori nel periodo 14-17 anni, prevedendo, diversamente, una compensazione tra Società appare in linea con i più generali principi che governano la legislazione nazionale ed internazionale.

Fissare in 5 anni il periodo nel quale si mantiene saldo il rapporto tra Società ed atleta con possibilità in ciascuna stagione sportiva di aggiornare il periodo di 5 anni sino al 25 anno di età appare una base su cui da un lato consentire alle società una seria programmazione e dall’altro di valorizzare il vincolo sportivo inquadrandolo all’interno di una progettualità di sistema.

Condividiamo la proposta di sottrarre alla obbligatorietà del deposito gli accordi economici per il Campionato di Serie B.

Identità, responsabilità, servizio e ruoli i quattro punti cardinali del nostro impegno come dirigenti sportivi.

Siamo impegnati per dare identità concreta a questa disciplina nonostante le difficoltà di autoconsistenza che tutti gli sport di squadra evidenziano, ad eccezione del calcio di serie A,con responsabilità, attraverso un servizio volontaristico, che volontaristico rimarrà, proiettato ad interpretare la vita come la costruzione di qualcosa,per migliorarsi, per migliorare, per lasciare il segno, per fare un tratto di strada, per dare serenità, lavoro, fiducia, impegno.

Cosi nell’Assemblea del 2012

Proveremo in questo periodo che ci separa dalla conclusione del nostro mandato a verificare una possibile rivisitazione della strutturazione dei campionati, aperseguire in una politica che mantenga gli oneri della Serie B in linea con i budget delle società, ad un adeguamento graduale della fascia di età U21, ad implementare nelle delegazioni provinciali i numeri dei sodalizi di calcio a 5 per porli in linea con le immense praterie davanti a loro troppe voltee troppo spesso occupate dagli Enti di promozione.

un bambino

un insegnante

un pallone

Valorizzare i giovani significa accompagnarli nel loro diritto allo sport, di svilupparne le capacità, di metterli in condizione di sostenere il momento agonistico con la certezza che saranno i migliori testimonial di questa disciplina sportiva quando nella maturità affronteranno altre e più significative sfide.

La Federazione può creare dei fondi mirati per una politica di incentivizzazione dei vivai per portare avanti progetti di contribuzione finalizzata che convincano dell’utilità di mantenere forte il legame
 con il territorio.

Penso ad Io Calcio a Cinque che ha consentito in 3 anni di portare a 300 le scuole di Calcio a
  Cinque, penso al rapporto con la Scuola purché le Società di Calcio a 5 siano incentivate con progetti mirati e specifici incentivi ad investire nel rapporto con la istituzione scolastica.

Oggi a margine di questa Assemblea si terrà una riunione tra i responsabili regionali eletti dalle Società regionali, i responsabili dell’attività di base.

Sono convinto che non ci fermeremo alle appartenenze e che lavoreremo, tutti, su tutti i territori italiani per realizzare attività di futsal di pulcini, esordienti, giovanissimi, allievi.

Voglio dare atto dell’impegno della LND sull’attività giovanile e sulla formazione delle risorse che la LND ha destinato al calcio a 5 rivenienti dalla mutualità dei diritti televisivi; su questa strada continueremo a finalizzare contributi specifici alle Società per l’attività giovanile

Sulle risorse alcune riflessioni.

I Presidenti non sono filosofi. Al termine della stagione individuano nelle loro tasche le risorse necessarie per la quadratura del cerchio.

Abbiamo parlato chiaro ai nostri dirigenti invitandoli con decisione a condottecompatibili con le gestioni societarie e quando qualcuno individua nel futsal un mezzo per comportamenti delinquenziali l’intero movimento sportivo è parte lesa.

Si chiede però da un lato alle società sportive di coprire la valenza sociale dello sport e contemporaneamente di competere a livello nazionale ed internazionale.

Tutto ciò non può prescindere da una legislazione nazionale e fiscale altrettanto compatibile.

Ho ricordato nel 2012 l’opuscolo LO SPORT PER TUTTI che il Ministero vigilante per le attività culturali ha stampato nel 2003,con una grafica accattivannte, per le nuove norme per le società dilettantistiche.

Ho qui gli articoli di Lunedi apparsi su Sole 24 Ore e su Italia Oggi che riepilogano le varie sentenze, alcune favorevoli, altre meno dei molteplici organi dello stato sulla inerenza, sulla capienza delle sponsorizzazioni in materia sportiva.

So che il tema è all’attenzione delle Commissioni parlamentari e come un fiume carsico emerge per poi inabissarsi nuovamente.

Non c’è più tempo!

La certezza della deduzione fiscale in materia di semplice devoluzione di denaro allo sport, un credito d’imposta per le aziende che investono in un settore di alto livello, insieme a comportamenti in linea, appaiono strumenti minimali agli obiettivi di crescita sportiva, di competitivitànazionale ed internazionale interamente attribuiti alle società sportive ed ai loro Presidenti.

Questa è anche un assemblea di designazione per le cariche istituzionali della LND che vedranno l’elezione nell’assemblea del 10 novembre.

Come tutti sapete con le dimissioni del Presidente Abete si è aperto un nuovo ciclo che si concluderà nella prossima Assemblea della LND.

La LND ha espresso per la prima volta nella storia della Federazione il presidente Federale.

A Carlo Tavecchio un abbraccio ed un augurio perché forte dei valori dello sconfinato pianeta dilettantistico sappia tenere al barra ferma, moderare le spinte centrifughe, coinvolgere tutte le componenti nella guida della Federazione.

In questa sede voglio dare atto anche a Demetrio Albertini della competenza e della professionalità con cui ha condotto la campagna elettorale e del consistente appoggio come presidente del Club Italia alle attività internazionali del futsal italiano.

La democrazia comporta il confronto, la competizione, non lo scontro.

Progetto regole e comportamenti ho chiesto in questi mesi ai vari candidati alla presidenza della LND.

Le designazioni esprimono il massimo del livello di democrazia. Bisogna stare attenti a non confondere due grandi aree:una costituita dal dibattito, l’altra dal consenso che si ottiene lavorando sui rapporti personali avendo come progetti obiettivi comuni.

La Divisione in
  questi anni si è contraddistinta per il livello di proposta che ha saputo mantenere,

oggi è stata al centro del dibattito e del percorso elettorale reso complesso dalla difficoltà di fare sintesi su progetti condivisi.

Ho incontrato in questi mesi Luigi Repace, Vito Tisci, ho parlato con Andrea del Pin e con Alberto Mambelli, ieri ho ascoltato in un incontro con il Presidente Federale Felice Belloli che si presenta con un consistente consenso.

A Felice ho ricordato un detto: “La fiducia è come l’amore, si conquista ma non si impone”

Ho consegnato a lui progetti specifici sul futsal italiano.

Ho chiesto impegni precisi e pubblici condivisi con il Presidente Federale.

Sono certo che l’Assemblea del 10 Novembre condividerà attraverso il programma di governo del biennio 2014-2016 lo spessore di un movimento sportivo Campione d’Europa.

Due amici, Nino Cosentino e Daniele Ortolano si presentano alla Vice Presidenza Vicaria della LND.

Occorre tenere distinto il piano personale da quello di politica sportiva; entrambi coinvolgononel metodo e nel merito il Calcio a cinque italiano,presente su tutti i territori come la DC5,unico organo elettivo e di caratura nazionale nella LND

Nel metodo perché chiedere alla DC5 proprio per la sua presenza territoriale di forzare i numeri determinando un improbabile disequilibrio nella LND è impraticabile.

Nel merito perché la DC5 ha sempre operato per portare il confronto sul piano dei progetti e della condivisione più larga possibile delle candidature alla Presidenza ed alla Vice Presidenza della LND.

Su questi versanti la proposta che pongo all’attenzione delle Società DC5 è di appoggio e di designazione di
 Felice Belloli e Nino Cosentino rispettivamente aPresidente della LND e Vice Presidente Vicario.

Ai Vice Presidenti di area, per partire dal Sud, Sandro Morgana, Maurizio Minetti, Andrea Bocchietti l’augurio che alla conclusione di questo articolato processo sappiano dare vita ad una governance della LND che garantisca il ruolo che le Società, uniche protagoniste della vita della LND, meritano.

E concludo con una riflessione che ho tratto da una poesia di Raymond Carver:

“E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Si
E che cosa volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
amato sulla terra.”

Ecco io penso che 
sentirsi amato sia ciò che ci accomuna in questa grande passione che si chiama futsal, nelle vittorie e nelle sconfitte,sia ciò che ci consentirà di superare le difficoltà sia ciò che ci da la serena consapevolezza di operare nell’interesse del futsal italiano con la mente e con il cuore.

Fabrizio Tonelli