Dopo 18 giornate di C1 ci troviamo di fronte a due campionati: in uno ci sono 15 squadre che inseguono i loro obiettivi (giocare i play off, evitare i play out o al massimo giocarli per salvarsi) e poi ci sono Granianum, Sparta Pomigliano e Trilem Casavatore che non fanno altro che vincere (quasi) tutte le partite. Un modo per non perdere contro di loro sarebbe quello di creare una squadra con 3 pilastri difensivi che abbiano tutte le qualità richieste ad un calcettista ovvero tecnica, tattica, esperienza, tiro, velocità, tranquillità, senso del gol, personalità. Per fare un esempio Raffaele Iazzetta, Salvatore Ferrante e Luca D’Addio. Il problema è che giocano rispettivamente a Gragnano, Pomigliano e Casavatore, quindi non ci resta altro che mettere a confronto queste 3 compagini partendo proprio dai loro pilastri difensivi. 10 domande per capirci qualcosa in più su questa affascinante lotta promozione.
1. QUALE SARÀ SECONDO TE L’ORDINE DI ARRIVO DI QUESTA C1 TRA GRANIANUM, SPARTA E TRILEM CASAVATORE?
IAZZETTA: Penso che anche quest’anno salteranno i play off … il Granianum vince il campionato e Sparta e Casavatore seconde a pari punti che si giocheranno la finale play off.
FERRANTE: Granianum, Sparta, Casavatore … nello stesso ordine con cui l’hai scritto tu!
D’ADDIO: Casavatore primo, poi Gragnano e Sparta.
2. COSA HA DI PIÙ LA TUA SQUADRA RISPETTO ALLE ALTRE DUE AVVERSARIE NELLA CORSA ALLA B?
IAZZETTA: Abbiamo tutti la stessa voglia di toglierci qualche sassolino dalle scarpe e dimostrare che questo campionato ci sta stretto .
FERRANTE: Non conoscendo in prima persona le altre due società non posso dire cosa hanno in più o anche in meno rispetto a noi. Di sicuro posso rispondere su cosa abbiamo noi: organizzazione e tranquillità dell’ambiente.
D’ADDIO: Ognuno ha la sua identità. Difficile dire cosa hanno in più rispetto alle altre.
3. QUALE O QUALI GIOCATORI RUBERESTI ALLE TUE AVVERSARIE?
IAZZETTA: Ruberei un mix di prospettiva e garanzia: Marchesano – Volonnino e D’Argenzio – D’Addio.
FERRANTE: Se proprio devo citare qualcuno dico che per le loro caratteristiche mi piacciono del Gragnano Starace e Borriello, della Trilem Fardello e D’Argenzio.
D’ADDIO: Sicuramente il mio amico fraterno Iazzetta è uno che fa la differenza in questa categoria.
4. TRA LE PROSSIME 12 SQUADRE CHE AFFRONTERETE DA QUI A FINE CAMPIONATO, QUALE POTREBBE PORTARVI VIA DI PUNTI?
IAZZETTA: Rispetto tutte le nostre prossime avversarie ma se vogliamo vincere il campionato non possiamo concedere punti a nessuno.
FERRANTE: Ci sono sicuramente partite insidiose contro squadre affamate di punti salvezza nelle quali inconsciamente si possono avere meno stimoli del solito. Se però riusciamo ad esprimerci come sappiamo sia sotto il profilo del gioco che della allora i rischi diminuiscono. Ovviamente abbiamo 2-3 scontri diretti dove non si può sbagliare per puntare alla vittoria del campionato …staremo a vedere.
D’ADDIO: Beh, c’è lo scontro diretto a Gragnano e la trasferta di Maddaloni. Due gare da tripla.
5. QUANDO HAI CAPITO CHE LA TUA SQUADRA POTESSE LOTTARE PER LA B?
IAZZETTA: Da quando ho sposato il progetto del Gragnano consapevole della voglia di riscatto dei miei compagni di squadra ex Lepanto.
FERRANTE: Nel momento in cui il Granianum ha acquistato Iazzetta! Scherzo, Raffaele è un grande. Il nostro obiettivo da inizio anno è migliorare la posizione dell’anno scorso, cioè il 4°posto, poi ovviamente durante il campionato, in base alla forza delle altre squadre, succede, come sta avvenendo, di alzare l’asticella prefissata ad inizio anno.
D’ADDIO: Scelgo due momenti: il primo è la vittoria contro la Feldi, il secondo coincide con gli arrivi di Carlo Florio e Orlando D’Argenzio.
6. SE DOVESSI SEGNARE TU IL GOL PROMOZIONE A CHI LO DEDICHERESTI?
IAZZETTA: Fidanzata, famiglia e soprattutto alla dirigenza del Granianum che mi ha voluto fortemente nonostante arrivassi infortunato.
FERRANTE: Lo dedicherei prima di tutto a me stesso visto che l’anno scorso ho vissuto una stagione alternata per i numerosi infortuni. Stare fuori fa sempre male per chi come me ama questa disciplina. Poi ovviamente alle persone che mi stanno vicino e mi sopportano come la mia fidanzata ed infine a tutti i miei compagni di squadra con i quali ho un rapporto che va oltre il futsal.
• D’ADDIO: Una dedica sarebbe per una persona che in questi 2 anni mi ha dato molto, Peppe Errico, uno che merita, uno che è sempre presente. Ma la dedica principale sarebbe per mia figlia di 3 anni che ogni volta che preparo la borsa per l’allenamento mi dice sempre: “Papà dove vai a fare gol”?
7. QUALE CARATTERISTICA RUBERESTI AI TUOI AVVERSARI?
IAZZETTA: La calma e il tempismo di Salvatore e di Luca sicuramente la forza fisica e il carattere combattivo.
FERRANTE: Di Iazzetta sicuramente l’aspetto fisico! Di D’Addio non lo so visto che non ho avuto mai modo di giocarci insieme. Da avversario forse un la sua cattiveria agonistica in campo e l’esperienza.
D’ADDIO: A Iazzetta la forza fisica: è devastante quando sposta palla e va a calciare. A Ferrante la tranquillità che mostra nelle partite.
CHI E’ IL PORTIERE PIU’ FORTE DELLA C1?
IAZZETTA: Ce ne sono diversi bravi ma Marchesano è un palmo sopra tutti.
FERRANTE: Non perchè gioca in squadra con me, ma penso che Marchesano sia uno di quei portieri capace di vincere una partita anche da solo. Pure Righi è un ottimo portiere.
D’ADDIO: Luca Righi è un lusso per la C1.
9) ED IL CALCETTISTA?
IAZZETTA: Sono in difficoltà su questa domanda e per non sbagliare vado sul sicuro: Guglielmo Loasses.
FERRANTE: Non saprei, dico Stiano.
D’ADDIO: D’ Argenzio è uno che fa la differenza. Giocatore intelligente e tecnicamente sopra la media
10) E L’ALLENATORE PIU’ BRAVO?
IAZZETTA: Qui invece non riesco a dare solo un nome: Florio, Oliva, Falcone, Malafronte.
FERRANTE: Oliva, non perché è il nostro ma perché è un ottimo allnatore. Credo possa essere considerato il più bravo attualmente in questa categoria.
D’ADDIO: Non perché mi allena ma Florio è preparatissimo, è esperto, ha giocato ad altissimi livelli e ha avuto la fortuna di essere stato allenato da un allenatore come Agerone Maurizi.
Giuseppe Brillante