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Pino Grieco fa chiarezza: “Mi ha fatto male leggere quanto apparso nel comunicato, vittima di accuse false e spregevoli”

Pino Grieco [1]

Pino Grieco

Riceviamo e pubblichiamo.

dal sig. Grieco Giuseppe (allenatore Trilem Casavatore) armato con un bastone di circa 50cm che fuoriusciva dalla giacca ingiuriando e minacciando di morte il ddg” , questo è il comunicato ufficiale del Comitato Regionale Campania, Comunicato Ufficiale n. 91 del 14 febbraio 2019, in cui si traccia un identik di una persona violenta e camorrista. Questa persona non sono io, o meglio sono io nel nome ma non nei fatti citati.

Faccio questo sport per passione da sempre. Mi ha fatto male leggere tutto questo. Io, che smesse le scarpe, mi sono voluto mettere a fare l’allenatore e non il capo camorrista di turno. Ho cercato e cerco di dare valori importanti di sport e di vita a tutti coloro che ho incrociato e incrocio in questo mio personale percorso di crescita continua.

Padre di due figli grandicelli, i quali, dopo aver letto quanto dichiarato dal comunicato, mi chiedevano, smarriti: “Ma avevi veramente un bastone di 50cm?”. Io, basito, dinanzi a tale affermazione, mi chiedevo quale mostro avesse creato il signor ddg, dipingendomi con un bastone in mano, che addirittura minacciavo di morte qualcuno.

Siamo in campo noi e loro (gli arbitri) e cerchiamo di aiutare questi giovani, che intraprendono questa strada con entusiasmo e voglia di fare. Molti di loro (arbitri), purtroppo, si affacciano in questo mondo senza conoscerne a fondo le regole né, come ci si relaziona umanamente con giovani calcettisti, di provenienza eterogenea.

Scontri e diverbi sui campi di calcio e calcio a 5 ne succedono da sempre, ma ingiurare una persona che lavora da una vita con onestà morale e intellettuale, con professionalità ed umiltà, non ha alcuna giustificazione.

Mi ritrovo vittima di accuse false e spregevoli.

Questo è quanto accadeva circa un mese fa. Il sottoscritto ha cercato di difendersi nelle sede opportune ma non ha avuto riscontro, in quanto questi signori con la giacca nera sono intoccabili.

Mi sono difeso nelle sedi istituzionali opportune, ho fatto ricorso e ho scoperto adesso che mi è stato  rigettato.

Ancora una volta vince la categoria delle “giacche nere”, le cui parole diventano impugnabili. La famosa frase “la mia parola contro la tua” mai come questa volta diventa attuale. Io non ho potuto difendermi perché nessuno ha voluto ascoltarmi.

Ancora una volta lo sport perde, in quanto quello che esce fuori dopo questa vicenda, butta all’aria tutta la passione e l’amore che ho sempre messo in questo sport.

Vorrei chiedere al ddg, che ha scritto il referto se si è almeno reso conto di cosa ha generato e di quanto male ha fatto a me e ai miei ragazzi.

Vado avanti per mia strada, in quanto chi mi conosce sa chi sono. Credo comunque che, sia necessario, che tutti gli organi preposti facciano con onestà il proprio lavoro, raccontando ciò che realmente accade sui campi di calcio, e non inventando cose che non rispecchiano la verità.

Un appassionato di sport e “portatore di sani e buoni valori”  mister Pino Grieco.