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Il ministero dell’Interno: “Sospesi gli allenamenti degli sport di contatto”

mikm [1]Ma le scuole calcio o rugby, e le squadre dilettantistiche bloccate dal divieto del Dpcm possono comunque organizzare allenamenti individuali nei centri sportivi all’aperto o no? La risposta fino a poche ore fa era categorica: sì. Ora, invece, c’è il no di una circolare inviata dal ministero dell’Interno ai Prefetti. In cui si dice: “Inoltre, sempre per tali attività sportive (ci si riferisce agli sport di contatto) vengono sospese non solo le gare e le competizioni ludico-amatoriali, confermando quanto già disponeva il precedente Dpcm, ma altresì tutte le attività connesse, praticate a livello dilettantistico di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento; sicché sono ricomprese nella generale sospensione anche le attività di allenamento svolte in forma individuale”.
Un’interpretazione a sorpresa, che contrasta peraltro con le FAQ pubblicate ieri dal ministero dello Sport. Non si capisce se si tratti di un equivoco o se invece, l’interpretazione restrittiva sia figlia della necessità di limitare gli spostamenti delle persone. Il Dpcm aveva vietato l’attività regionale e provinciale lasciando quella di “interesse nazionale” riconosciuta da Coni, Cip, federazioni sportive ed enti di promozione. Erano stati bloccati quindi tutti i campionati, nella galassia calcistica, dall’Eccellenza in giù, lasciando la possibilità di proseguire soltanto alla serie D, che proprio oggi, con un referendum fra i club, ha deciso di andare avanti. Per tutti gli altri, invece, il blocco a questo punto riguarderebbe non solo l’attività agonistica, ma anche gli allenamenti con distanziamento. Anche se il punto F dello stesso Dpcm prevedeva che “l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e con divieto di assembramento”. Serve un chiarimento al più presto.

Fonte: gazzetta.it