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Ciao Marta, spirito libero, donna combattiva. Abbiamo ancora un sigaro da fumare insieme

marta 1 [1]Cara Marta, devo scrivere di te. Devo dire che te ne sei andata così all’improvviso. Prima il messaggio istituzionale, lo sai, ce lo impone il nostro lavoro. Ci ha lasciato Marta Naddei, collega giornalista, salernitana, di anni 33. Vittima di un incidente stradale di cui ancora non sono chiare le dinamiche. E’ avvenuto intorno alle 4 questa notte, sul Lungomare Marconi a Salerno, all’altezza dello stabilimento balneare ‘Scoglio 24’. In sella al suo scooter pare abbia perso il controllo sbattendo poi sull’asfalto. Ricoverata nel reparto di rianimazione dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona è entrata in coma. Le condizioni sono apparse subito gravissime e intorno alle 15 è arrivata la notizia del suo decesso. Impegnata da sempre nel mondo del giornalismo con varie collaborazioni,  adesso lavorava con Cronache della Sera e L’Ora di Cronache. Ma con  la sua simpatia e professionalità era nota agli ambienti del calcio a 5, essendo l’addetto stampa negli ultimi due anni dell’Alma Salerno. La società, già terribilmente scossa la passata stagione sportiva per la perdita del presidente Antonio Boccia, deve fare i conti con un altro dolore grandissimo.
Cara Marta, spero di essere stato preciso, altrimenti mi correggerai. Ci siamo raccontati le nostre vite in un lungo viaggio in macchina da Salerno a Cesinali, per andare a casa di Ugo e Patty, in una meravigliosa serata estiva. Avevi gli occhi della fermezza, lo spirito libero, la determinazione di chi ama la verità. Il giornalismo era una splendida parte del tuo essere donna combattiva, ironica, diretta e intelligente. Ora basta, mi avresti mandato a quel paese, dopo tutte queste parole. Dammi qualche spunto, ogni tanto, dove sei voluta andare e quando vuoi, chiama, abbiamo ancora la promessa di un sigaro da fumare insieme.