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“Punto 5 speciale Sandro Abate”, l’ostruzionismo e il favor per il basket del sindaco Festa. Abate e Santosuosso si sottraggono alle lungaggini del PalaConi: “Cercola sarà ancora casa nostra, via il nome di Avellino dalla denominazione del club”

Massimo Abate negli studi di Piuenne [1]

Massimo Abate negli studi di Piuenne

Ieri negli studi di Piuenne nel corso di “Punto 5 speciale Sandro Abate” è intervenuto il sindaco di Avellino Festa, che ormai un’estate fa aveva lanciato promesse evanescenti praticamente negando l’utilizzo del palasport Del Mauro alla Sandro Abate quando già all’epoca il sodalizio chiese di accollarsi le spese di ristrutturazione (ammonterebbero a non più di ottomila euro) per usufruirne solo per il match di prima squadra nel week-end, riproponendo in trasmissione insieme alla governance del club il dibattito inerente alla questione palazzetto. La situazione si è ripresentata con la proposta istituzionale di lavori al PalaConi, a fronte di un indirizzo politico che prevede strutture apposite per ogni disciplina (futsal, basket, volley) e non una sola che venga utilizzata da tutte le realtà sportive senza prevaricazioni come dovrebbe essere da prassi e come abbiamo più volte chiarito sul nostro portale, che sicuramente per l’anno prossimo cederà il passo nuovamente al Centro Sportivo Cercola ed ai disagi logistici che ne comporterà, e ha comportato nell’annata appena conclusasi, nella lunga ed estenuante attesa dell’approvazione del progetto e del finanziamento da parte della regione Campania.

“Io non mollo – le parole di Gianluca Festa -, sarebbe giusto che la regione venga incontro a questa esigenza della comunità che sente propria la Sandro Abate, è una richiesta collettiva e i ritardi nell’inizio delle competizioni potrebbero aiutarci in questo senso. Un progetto ad hoc che allarghi il perimetro del campo Coni che verrà rifatto in legno lamellare e ci concentreremo su questo per il bene comune, senza allargarci ad ulteriori e poco possibili ipotesi (PalaDelMauro, ndr)”.

“Giocare per il terzo anno consecutivo lontano da casa sarebbe un duro colpo, restiamo apolidi – afferma dal canto suo capitan Abate – e alla città ci legherebbe semplicemente l’affetto della gente che ci sostiene. A Cercola ci hanno trattato magnificamente e per il momento resterà la nostra dimora dato che prossimamente andremo ad indicarlo alla Divisione in vista della stagione ventura.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Santosuosso: “Non c’è volontà di far giocare la Sandro Abate dov’è nata, ne prendiamo atto e di conseguenza non ci sarà il nome di Avellino nella denominazione della società. Se fra quattro o cinque anni ci sarà il PalaConi, come nel sogno del primo cittadino, noi non ci saremo”.

QUI LO SPECIALE DI IERI [2]