Vince, ma non convince il Sant’Erasmo in quel di Amalfi. Il 4-2 maturato con un ottimo secondo tempo vanifica l’approccio dei padroni di casa. Abbracci e pacche sulle spalle nel pre-gara, clima disteso e voglia di divertirsi e divertire. Forse con l’ottimo pranzo servito da Peppe Camnera al Tarì la truppa di Lieto si imballa. Passano solo 5 minuti e l’Amalfi è avanti di due. Amendola dopo soli 10 secondi sblocca sul secondo palo. I rossoneri sono versione belle statuine e Lieto li imita in partita. Come 15 giorni fa con lo Scalc1one c’è anche il raddoppio con Sorrentino. Lieto vede le difficoltà chiama time-out e aspetta 30 secondi prima di dire qualcosa. La reazione degli ospiti c’è. Come un buon pugile inizia il lavoro ai fianchi, l’Amalfi arranca, è in balia dei rossoneri e capitola ai piedi di Luongo.
Sorrentino tiene in piedi i suoi sino al duplice fischio, ma le certezze si sgretolano sassolino dopo sassolino. La spada con cui i padroni di casa hanno colpito in avvio è impugnata dal Sant’Erasmo. Ferrara impatta dopo 26 secondi. Una tappa con colline diventa stile tappone dolomitico per l’Amalfi che sembra aver l’ancora attaccata alla maglia. Gli ospiti ringraziano e scappano. Timbra Sorbo che anche in costiera lascia la sua griffe. I ritmi si alzano, gli errori aumentano, le traverse tremano e Sorrentino blinda la porta sino al recupero quando Aiezza chiude tutto.