Il futuro del Marigliano è già cominciato. Ieri sera in diretta a Punto 5 l'intervento del tecnico Ivan Oranges e del presidente Massimo Oranges che hanno spiegato tutti gli errori di una stagione iniziata male culminata con la retrocessione. Probabile una rivoluzione societaria, un ridimensionamento del club, l'addio di qualche dirigente, dovrebbe terminare qui l'avventura di Stefano Salviati, anche se è tutto rimandato ad una prossima riunione. La società tornerà a Marigliano con un progetto nuovo ripartendo da qualche punto fermo, ma il patron non ha alcuna intenzione di mollare: "Dopo tutto quello che è accaduto ho avuto voglia di smettere, ma non ci riesco. E' troppo forte la passione per questo sport e ho deciso di continuare. E' vero, sono rimasto da solo, purtroppo chi doveva sostenere l'idea di una fusione non c'è mai stato. Ci tengo a dire che nonostante le mille difficoltà onoreremo tutti gli impegni fino alla fine".
Ma come sarà la squadra del futuro? Potrebbe esserci il ritorno di Maggio dal prestito all'Acerra, quello di Mele dopo l'anno alla Mecobil, si pensa ad un gruppo giovane formato da promettenti italo-brasiliani, qualche ragazzo cresciuto col Marigliano come Cretella. "Più o meno l'intenzione è quella di allestire un organico così. Ho avuto un ottimo rapporto con i ragazzi in questa stagione sportiva. E' vero che molti di loro sono stati probabilmente nella loro annata peggiore, ma credo che abbiano tutti delle potenzialità da rivalutare altrove", sostiene Ivan Oranges. E c'è un punto chiaro, fondamentale, conclude Massimo Oranges: "Non faremo più follie, certi costi non sono sostenibili e d'ora in avanti ragioneremo in tutt'altro modo".