Ecco una delle promesse più interessanti dell'intero mondo del futsal. Una società che non si cristallizza sulla partita del sabato o sulla singola prestazione, ma che volge il proprio sguardo alla progettazione, al futuro. Sin da quando è nata, infatti, la società Lepanto ha sempre dato l'impressione di competere nella categoria sbagliata, quasi come se fosse un telo dipinto da Van Gogh imprigionato in una cornice di materiale grezzo. Sensazione che ha suscitato sia la scorsa stagione, quella del trionfo senza se e senza ma in serie D, sia in questo campionato di C2 dove ha dominato per larghi tratti e sta dominando tutt'ora. Già, questo campionato. Lo stesso che potrebbe entrare nella storia di questo giovane club non solo per l'approdo nel massimo campionato regionale, ma anche per il compimento di un vero e proprio salto di qualità. L'imminente promozione in serie C1 sembra essere il premio giusto per una squadra che ha meritato il paradiso dopo aver patito e vinto le sofferenze dell'inferno prima e del purgatorio poi. Anche se quello del raggiungimento della C1 più che un traguardo potrebbe rappresentare soltanto un primo step, un check-point di un processo di crescita teso a divenire sempre più prospero e ricco di soddisfazioni. Se dovesse essere realmente così sarà soltanto il tempo a rivelarcelo, per adesso limitiamoci a celebrare questa cavalcata vincente. Quella di quest'anno è stata ed è una rosa di tutto rispetto: dall'intramontabile Loasses ai vari Barbi, Massa, Mocerino, Ferri, Orlando e via discorrendo. Organico che garantisce molta qualità e quantità, senza dimenticare quel pizzico di esperienza che in certe situazioni diventa fondamentale, chiave di volta per fare proprie deteriminate partite. Durante la stagione c'è stato un avvicendamento in panchina. In quello che forse è stato il periodo più opaco della stagione del Lepanto, dove la truppa di Fuorigrotta racimolò due sconfitte nel giro di tre gare, Alfonso Gagliotta fu sostituito al timone tecnico da Stefano Apollo. Dall'approdo del nuovo mister, la capolista ha ripreso la rotta giusta fino ad arrivare a quella che si prospetta la vittoria finale del campionato (per gli amanti dell'aritmetica, mancano soltanto due punti all'ufficialità). Il patron fuorigrottese, Paolo Addeo, è soddisfatto dell'atteggiamento dimostrato dalla squadra durante questo campionato: "Voglia di far bene e mentalità giusta, questi sono stati gli ingredienti principali. Non siamo mai scesi in campo già sconfitti, nè con la presunzione di avere la vittoria già in tasca. Anche da quanto si evidenzia dalle mie dichiarazioni al termine del girone di andata, il nostro obiettivo era il raggiungimento dei play-off. Facendo tutti gli scongiuri del caso, se dovesse arrivare la promozione diretta sarebbe sicuramente il frutto della serietà, dell'organizzazione societaria, della struttura e del valore umano e sportivo dei calcettisti. Abbiamo dimostrato contuinità ed unità d'intenti, riuscendo a superare anche tempeste societarie come le dimissioni di alcuni dirigenti e la loro successiva critica nei nostri confronti". Il massimo dirigente non si aspettava alla vigilia del torneo un rendimento simile: "Ammetto che è andata meglio di quanto pensavo. Abbiamo vinto la maggior parte degli scontri diretti contro le squadre di alta classifica. Un passo cruciale del nostro cammino stagionale è rappresentato sicuramente dalla rimonta compiuta in occasione della gara di andata in casa del Pomigliano quando dal 5 a 2 riuscimmo a recuperare e pareggiare la partita. Il momento più difficile della stagione? Quando eravamo indecisi se accettare o meno le dimissioni rassegnate da mister Gagliotta. Non è stato facile, ma in seguito i risultati ci hanno dato comunque ragione". Il presidente per ora non si sbilancia troppo sul futuro, ma afferma: "Noi faremo in modo di conquistare la promozione diretta il prima possibile. Per il futuro la società ha intenzione di riconfermare tutti coloro che vorranno rimanere." Il tecnico Stefano Apollo è fiducioso per la partita di sabato: "Dopo il passo falso sul campo della Sonfiditalia, propiziato anche per meriti loro, abbiamo avuto una grande reazione d'orgoglio. Qui ho trovato un gruppo che sta insieme da molto tempo, costituito da calcettisti di grande qualità come Barbi, Mocerino e Loasses, in grado di trovarti la giocata in un momento qualsiasi della partita. In realtà mi prendo ben pochi meriti poichè è stato chi mi ha preceduto a creare questa situazione favorevole di classifica. Io sono intervenuto prevalentemente sull'aspetto fisico e sul malumore, tipico di tutti spogliatoi, che si era venuto a creare. Per la gara di sabato sono fiducioso. Sapevamo che ci saremmo giocato tutto in queste battute finali. Giovedì, nell'amichevole con la Trilem, abbiamo appositamente scelto di lavorare sul palazzetto per abituarci al fondo del parquet". Il coach pensa che l'attuale organico debba essere rinforzato in caso di serie C1: "Sicuramente questo organico faticherebbe a conquistare una salvezza in C1. In rosa non abbiamo degli under dato che in C2, al contrario del massimo campionato regionale, non sono obbligatori. Inoltre non sappiamo ancora se Losses continuerà a giocare o meno. La squadra è da migliorare partendo da sette-otto elementi già presenti. Gli innesti dovranno essere soprattutto giovani perchè il gap fisico tra la C1 e la C2 è evidente. Basta vedere squadre come Traiconet o Sala Consilina che dispongono di rose senz'altro di categoria superiore. Se non ti rinforzi rischi sicuramente di fare brutte figure". Tra la scaramanzia di rito del presidente e lo sguardo verso il futuro del tecnico, il Lepanto è pronto alla sua battaglia finale, quella che potrebbe decretare il lieto fine di questa stagione.
Queste interviste, essendo risalienti a due giorni fa, (non pubblicate stesso mercoledì per problemi di server del sito) non tengono conto della suggestiva prospettiva, confermata anche dal comunicato di quest'oggi pubblicato sul sito della stessa società, di una possibile partecipazione sponsoristica ad un progetto di rango nazionale, con la conseguente vendita del titolo di C1. Ecco il comunicato della società:
Fuorigrotta (NA) – Qualcosa trapelava già nell'aria, voci, chiacchiere, rumors si aggiravano intorno al futuro del Lepanto, così dopo l'amichevole di ieri contro la Trilem Oasi, terminata in parità 5-5, arriva la conferma: il Lepanto non farà la C1. A leggere questa notizia pioveranno critiche o altro, ma bisogna prima capire cosa succede al sodalizio fuorigrottese, pare che il duo presidenziale alla guida della società, Righetti-Addeo, voglia dedicare tempo, passione e risorse ad un progetto più ampio, ecco le parole di Righetti: ‘'Manca la conferma matematica per la C1, perciò attenderemo per definire il tutto, ma nella prossima stagione c'è l'intenzione di dedicarsi alle categorie nazionali, non escludo un salto a piè pari in serie B. Non come squadra ma come partecipazione ad un progetto di spessore''.
Ecco dunque che parte il toto-titolo, la domanda sovrana è: a chi andrà il titolo del Lepanto? Tra i candidati vari club, voci vogliono che sarà ceduto ad una squadra che ha fallito l'obiettivo di vincere la C2 quest'anno, altre che andrà ad una cordata o ad un gruppo solido attualmente in serie D, infine altre ancora che assegnano il titolo ad una compagine in zona retrocessione di C1. I nomi ci sono ma al momento è preferibile non metterli nero su bianco, primo perché la C1 per il Lepanto non è ancora cosa fatta, poi per non destabilizzare ambienti a campionato ancora in corso. Come al solito chi vivrà vedrà, noi continuiamo a tifare Lepanto!
Antonio DI MAIO – addetto stampa ASD LEPANTO