L'ottimo lavoro nel settore giovanile inizia a dare i suoi frutti maturi. Dopo aver fatto esordire ben sette under in prima squadra con quattro gol segnati (due da Gianpiero Di Iorio, due da Canciani), l'Omnigas può già vantare il primo colpo di mercato: è Carlo Canciani, pivot classe '91 di cui si dice un gran bene che nel campionato appena concluso è stato il capocannoniere dell'Under 21.
Da quanti anni giochi a calcio a 5? Racconta il tuo percorso.
"E' iniziato tutto nel settembre 2009, quasi per scherzo, al campo in erba sintetica di Cosmo a Pianura. Sono stato accolto nel migliore dei modi dalla famiglia Falcone e da quel momento…amore a prima vista per il calcio a 5 e per la società. Dopo un grave infortunio, ai primordi della mia carriera da calcettista, si torna in campo con l'Under 21, motivato dai progetti di Guardascione&Co, pronti a darmi fiducia".
Descrivi le tue caratteristiche tecnico-tattiche.
"Sono stato educato sin dal principio a muovermi da pivot, per sfruttare al meglio le mie capacità fisiche. Nonostante la mia altezza riesco a muovermi rapidamente negli spazi stretti, velocizzando il gioco. Ma per mister Di Iorio c'è ancora parecchio lavoro da fare!".
C'è un giocatore nel futsal a cui ti ispiri?
"Nonostante le critiche e le recenti discussioni, confesso di aver preso Lino Catapano quasi come mentore. In allenamento osservavo attentamente i suoi movimenti tra le linee e la sua abilità nel controllare la palla. Colgo l'occasione per salutarlo".
Lo scorso anno sei stato il capocannoniere dell'Under 21, ma hai trovato spazio in prima squadra solo nel finale di campionato. Come mai?
"E' stato un anno particolare, in quanto ero reduce da un intervento chirurgico alla spalla molto delicato. Ho quindi preferito cautelarmi e aspettare il momento giusto per mettermi in gioco anche nel campionato di C1, tra le file di Capasso".
Racconta la tua esperienza con la Rappresentativa nell'ultimo Torneo delle Regioni.
"La porterò sempre con me, ricordandola come un'esperienza soprattutto formativa a livello disciplinare e al contempo utile per migliorare la mia tecnica. Ringrazio lo staff della Rappresentativa Campania e la mia società, che mi ha dato questa grande occasione".
Come giudichi il lavoro nel settore giovanile della tua società?
"L'ho vissuto in prima persona tutto l'anno e non ho mai visto un lavoro così costante e soprattutto di così alto livello. Grazie a Sergio Di Iorio, responsabile del settore tecnico giovanile, ragazzi dell'Under 21 e dell'Under 18 hanno avuto la possibilità di esordire in prima squadra, dopo aver valutato con cura l'impegno e i miglioramenti in allenamento. Davvero un ottimo lavoro".
Di Iorio ha detto che nel prossimo campionato sarai da subito aggregato alla prima squadra. Ti senti pronto per la C1? Che spazio credi di poterti ritagliare?
"Ripagherò senza ombra di dubbio la fiducia che mister Di Iorio mi ha dato da dirigente e continuerà a darmi da allenatore. Farò di tutto per non deludere le sue aspettative, qualunque sia lo spazio che deciderà di darmi".
In C1 i giovani trovano poco spazio e fanno fatica ad affermarsi. Quali sono le cause a tuo avviso?
"E' un campionato molto difficile e di sicuro su diversi campi, soprattutto in trasferta, conta più l'esperienza che il talento. Inopinabili, quindi, le scelte della maggior parte degli allenatori, che si affidano ai pionieri della C1 dimenticandosi spesso dei giovani promettenti".
Quai sono i tuoi obiettivi per il prossimo anno e per il futuro?
"Il mio futuro ha un nome ed è Omnigas Flegrea. Sono convinto che quest'anno sarà solo in ascesa e ricco di soddisfazioni, rimediando a qualche errore di troppo commesso nella stagione appena conclusa".