
Il mosaico, ora, è completo. Dopo Macchia, Giannoccoli, Pugliese e Politi, anche Roberta Napoli resterà sotto le faide del Vesuvio nella prossima stagione. Il presidente Mattiello ha confermato il blocco che ha trascinato, a suon di record, la Woman Napoli in Elite con largo anticipo. “E’ stata un’annata ricca di soddisfazioni personali e collettive – dice il numero sette vesuviano ai nostri microfoni, autrice di ben 15 reti stagionali-. Da parte mia c’è sempre la volontà di fare bene e di migliorare, di dare in ogni circostanza una mano alla squadra e soprattutto amo la compattezza del gruppo. Come non essere soddisfatti? Credo che ciò che siamo riusciti a raggiungere in largo anticipo, sia la dimostrazione che l’anno precedente meritavamo l’Elite, non credo sia stata una sorpresa: era l’obiettivo principale, poi tutto il resto è stato un di più ed un crescere costante per ognuna di noi”.
MALEDETTO INFORTUNIO. Eppure l’annata perfetta di Roberta Napoli ha registrato un periodo sfortunato. Durante una partita di campionato, ad una settimana dall’esordio alle Final Eight di Coppa, la numero sette subì una distorsione alla caviglia che ha condizionato l’ultima parte di stagione: “Purtroppo è vero, ad inizio marzo ho subito un infortunio che inizialmente sembrava risolversi in tempi brevi ,ma che invece mi ha accompagnato fino all’ultima partita stagionale. Alle Final Eight di coppa Italia sicuramente non siamo arrivate al massimo delle condizioni, abbiamo stretto i denti perché ci credevamo davvero tanto, disputando comunque una buona coppa Italia. Forse è l’unico neo di questa incredibile stagione”. Sulla partita da ricordare e incorniciare, Napoli non ha dubbi: “Il match d’andata in casa contro l’Olimpus Olgiata è stata una delle partite più emozionanti qui a Napoli, aveva un valore particolare per noi, soprattutto sul piano mentale. Riuscire ad emozionare il pubblico e renderlo davvero il sesto uomo in campo, partecipe e appassionato, credo sia motivo di orgoglio, vuol dire che siamo riusciti nello scopo del gioco, far divertire vincendo. Il ritorno è stato più difficile, vista la rosa ristretta, un paio di acciacchi e pochissimo tempo per recuperare le tantissime forze spese nella gara d’andata, sempre dando merito all’avversario che ha preparato al meglio il secondo atto”.
LAPUENTE.