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La Trilem che cambia allenatore, il Quarto che rivoluziona la rosa, lo Sparta che torna in vetta. Tanti i temi caldi e le statistiche da scandagliare in questa settima giornata di serie C1, che ci consegna una classifica incerta e cortissima soprattutto nelle prime posizioni.
FATTORE B – Dopo la vittoria di Maddaloni, lo Sparta è di nuovo capolista. Il team di Oliva mostra una sicurezza e una compattezza da grande squadra, lo stop di Gragnano è già alle spalle. Il successo dei pomiglianesi si basa su un attacco esplosivo, il migliore della categoria con 50 centri (circa 7 in media per ogni partita). E nelle ultime settimane sta emergendo il fattore B: quello di Benincasa e di Brunelli, i più prolifici nelle recenti gare. Il pivot ex Gladiator ha segnato 7 reti nelle ultime due partite, l’ex Flegrea sta ritornando sugli standard realizzativi di qualche anno fa. E adesso c’è un calendario da sfruttare: nei prossimi 6 turni lo Sparta giocherà 4 volte tra le mura amiche.
TERREMOTO – Un fulmine a ciel sereno. Il secondo pari di fila, in quel di Benevento, è costato alla Trilem la vetta della classifica. A tenere banco però non è il risultato, da considerare comunque positivo perché raggiunto nel finale e perché ha permesso di preservare l’imbattibilità, ma la separazione tra la società ed il tecnico Gennarelli, un rischio che sembrava scongiurato dopo le dichiarazioni del tecnico a Punto 5. Per ora a traghettare la squadra ci sarà Gigi Imperatore con l’aiuto di Gregorio Martino, ma la società potrebbe pensare ad una soluzione nuova. Con l’addio di Gennarelli è da valutare la situazione di alcuni giocatori, Giugliano in primis, che potrebbero cambiare aria. Tornando a parlare del campo, Gennaro Fardello conferma la sua tendenza a segnare gol pesanti nei minuti finali: dopo l’1-3 di Quarto ed il 6-5 al Cicciano, l’ex Afragola ha siglato la rete del 3-3 contro il Maleventum a tempo scaduto.
NENE’ PUNTERO – Qualora ce ne fosse ancora bisogno, lo Sbarra conferma di essere una grande squadra. Il team di Moccia impatta 4-4 in casa del Cus Avellino, facendosi raggiungere nel finale di un match giocato in formazione ampiamente rimaneggiata. Un pari che interrompe la striscia di 5 vittorie consecutive, ma che allunga a 6 quella di risultati utili. I pomiglianesi in trasferta hanno subito solo 8 gol in 4 partite e si godono il magic moment del puntero Nenè: altra tripletta per lui e primato in classifica marcatori rafforzato, con 14 centri in 7 partite.
ORA SI PUO’ SCOLLINARE – Con il rotondo successo sul Quarto, il Granianum chiude brillantemente questa prima metà del girone d’andata. 15 punti conquistati in 7 gare, frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e soprattutto nessuna sconfitta, sono un dato che va letto in maniera significativamente positiva per la squadra di Malafronte: il calendario ha messo di fronte ai gragnanesi tutte le squadre della parte sinistra della classifica nelle prime giornate ad eccezione dello Sbarra. Ora Palumbo e soci si misureranno con formazioni meno attrezzate, un calendario in discesa che può aprire un ciclo importante in ottica primo posto.
IL GIOCO SI FA DURO – Discorso opposto invece per il Sant’Egidio. I salernitani hanno disputato un buon inizio di campionato, con il primato difensivo (14 gol subiti) a cui però fa eco il quarto peggior attacco (23 reti all’attivo), che evidenzia una sterilità offensiva palesata anche nella vittoria sulla Flegrea. In questa prima fase, però, sulla strada di Striano e compagni c’è stato solo il Granianum tra le big del campionato, mentre da sabato in poi, a partire dal match col Real S.Erasmo, il Sant’Egidio misurerà le sue ambizioni contro compagini d’alta classifica.
LA FAME DOPO IL DIGIUNO – Il Real S.Erasmo ritrova punti e fiducia. La vittoria di sabato scorso è di quelle pesanti, sia per la classifica che per il morale: battere una lanciatissima Feldi dopo due brutte sconfitte rilancia le ambizioni sammaritane e ricompatta l’ambiente. Un Sant’Erasmo che ritrova dunque quella fame tanto invocata dal tecnico Lieto e che ora attende il rientro degli infortunati. La nota sempre più positiva è relativa a Busino: senza Panniello, Russo e Murante, Lieto lo schiera centrale e lui risponde con una prestazione maiuscola e con il sesto gol in campionato, elevandosi ad emblema dello spirito di sacrificio richiesto dall’allenatore.
CAMBIANO LE PROSPETTIVE – A meno di clamorosi colpi di scena, dopo lo scossone della scorsa settimana con gli addii di Raffio, Barbi, Riso, Rinaldi, Preziuso e dei fratelli Mandragora, il Quarto può essere depennato dalla lista delle candidate ai playoff. Il 9-0 di Gragnano, che interrompe la striscia di 4 successi, non rispecchia tuttavia quanto fatto vedere in campo dal team flegreo, che però con tanti giovani dovrà cercare di far punti per raggiungere quanto prima la salvezza.
ERBA MIRACOLOSO – L’Avellino si aggrappa a Piero Erba e in extremis agguanta il pari con lo Sbarra. Gli irpini vivono un buon momento dal punto di vista dei risultati, visti gli 8 punti, frutto di 2 vittorie e altrettanti pareggi, nelle ultime 4 uscite. Il dg Lanzetta a fine gara ha però lamentato una fase difensiva poco attenta, che può suonare come un campanello d’allarme in vista del calendario duro che i biancoverdi si ritroveranno di fronte nelle prossime settimane.
VINCE MA NON CONVINCE – Strappa applausi nelle sconfitte, non convince nelle vittorie. Sta di fatto che il Solofra prende una bella boccata d’ossigeno, battendo il Cicciano dopo 3 sconfitte di fila maturate contro compagini di alta classifica. Un successo che non ha soddisfatto il tecnico Iannone, che ha espresso pubblicamente il suo disappunto a fine gara.
ROTTA INVERTITA – Due vittorie di fila lo Sport Mania Eboli non le metteva a segno da circa due anni. Contro il Gladiator, i salernitani hanno siglato 5 gol su 7 con gli under: tripletta di Petolicchio e reti di Barba e dell’under 18 Giarletta. 9 punti conquistati in questa prima fase di campionato, caratterizzata da un calendario per nulla semplice, sono tanta roba se si pensa ai 20 racimolati in tutto lo scorso torneo. Mister Taffarel è riuscito inoltre ad invertire la tendenza negativa in zona gol: 5 reti nelle prime 5 giornate, 13 nelle ultime 2.
MAL DI TRASFERTA – Quella di Capua è la prima sconfitta per la Feldi sotto la gestione Barbato. Dopo 7 punti in 3 gare con 21 reti all’attivo, gli ebolitani si arrendono al Real S.Erasmo senza riuscire a gonfiare la rete. Le maggiori negatività provengono dallo score esterno: un solo punto in 4 partite è il magro bottino lontano dalle mura amiche. Mansi e compagni avranno l’occasione per riscattarsi con due gare interne di fila contro Cus Avellino e Futsal Sbarra.
IANNELLI SUPER – Dopo 3 sconfitte consecutive, il Maleventum riesce ad abbinare il gioco ai risultati e raccoglie un punto contro la corazzata Trilem. Un pari che lascia l’amaro in bocca, vista la rete ospite al 60′, ma che evidenzia ulteriori segnali positivi: Iannelli è un classe ’92 tra i migliori della categoria e la tripletta di sabato porta a 9 il suo score totale. I sanniti hanno affrontato tante corazzate in questa prima fase ed ora potranno concentrarsi sugli scontri diretti. E poi c’è un presidente anomalo: Claudio Muto, anche quando la squadra viene beffata nel finale, nelle dichiarazioni post partita si mostra sempre fiducioso e incensa la squadra di complimenti. Sabato si va a Pianura e dopo il match col Quarto tutti a Benevento per l’inaugurazione del Pala Adua.
ALLARME ROSSO – Il Miseria e Nobiltà non vince da 6 turni. Lo stop contro lo Sparta ci può stare, ma il tecnico D’Angelo a fine gara ha lanciato l’allarme lamentando un organico scarno. Dichiarazioni che fanno il paio con quelle del vicepresidente Del Monaco, che ha annunciato movimenti di mercato in entrata e in uscita in vista della sessione di dicembre. Intanto la difesa maddalonese fa registrare numeri curiosi: in casa ha subito 23 reti (la peggiore dopo il Cicciano) mentre in trasferta è la meno perforata con 6 gol al passivo.
DIFESA BALLERINA – Ancora una sconfitta in trasferta per il Gladiator. I sammaritani perdono un importante scontro diretto contro lo Sport Mania, evidenziando ancora una volta i limiti in trasferta soprattutto per quanto riguarda i gol subiti: peggior difesa con 51 reti al passivo, di cui 36 subite in trasferta in 4 uscite (per una media di 9 a partita). C’è da dire tuttavia che il calendario ha messo di fronte al team di Russo tanti avversari di caratura superiore in questa prima parte. Intanto Sorbo segna con la sua consueta continuità e con la tripletta di Eboli raggiunge quota 13 centri.
BELLA E SCIUPONA – Ancora rinviato l’appuntamento con la prima vittoria per la Flegrea. Contro il Sant’Egidio i ragazzi di Falcone danno vita alla miglior prestazione stagionale, mettendo in difficoltà i ben più blasonati avversari per lunghi tratti. A fare la differenza, però, è la concretezza in fase realizzativa: troppe le occasioni sciupate dai flegrei, che rispecchiano il dato del peggior attacco con 16 reti. Il calendario non dà una mano a Falcone: ora sotto con Sparta e Trilem, poi però tanti scontri diretti per testare le chance salvezza.
PAURA DI VINCERE – Il Friends Cicciano sembra essere affetto dalla cosiddetta paura di vincere. La sconfitta di Solofra, la settima in altrettanti match, è figlia dell’ennesima clamorosa rimonta subita dal team di Napolitano. In ogni caso le dirette concorrenti sono a portata di mano, il problema di questa squadra sembra di natura mentale più che tecnica, poiché non si va in vantaggio contro tanti avversari per caso.