Terza vittoria interna consecutiva per il Cus Avellino. Gli irpini si impongono per 7 a 2 sulla Flegrea, al quarto stop esterno di fila. I biancoverdi consolidano il quinto posto in classifica, portandosi a quota 34, a meno 14 dallo Sparta terzo. Per i flegrei invece si fa sotto l’insidia Cicciano, col vantaggio sul penultimo posto che si assottiglia a 3 punti.
LA PARTITA – I padroni di casa si portano in vantaggio con l’uomo del momento, il classe ’94 Testa al 7′. In chiusura di frazione (29′) Di Marzo raddoppia e si va al riposo sul 2 a 0. Nella ripresa subito la reazione ospite con Gregoroni che al 32′ dimezza il gap, ma passano due minuti e ancora Testa fa 3-1. La partita si gioca colpo su colpo. Sirico accorcia al 46′, Di Marzo riallunga al 47′. E’ la fase cruciale del match. Episodio dubbio e contestato dalla Flegrea: un calcettista ospite soffia il pallone al portiere avversario che si apprestava a rinviare e mette palla in rete, ma l’arbitro annulla per un presunto fallo. Pochi secondi più tardi la rete di Lombardi che sfrutta il portiere di movimento utilizzato dalla Flegrea e di fatto chiude i conti: 5-2. Negli ultimi dieci minuti ancora Di Marzo (tripletta per lui) e Parente fissano il definitivo 7-2.
“EPISODIO DUBBIO A LORO SFAVORE” – Onesto nel commentare la gara il dg irpino Emilio Lanzetta: “Bella partita anche se con tanti errori tra le due squadre più giovani del campionato, visto che noi eravamo privi di Erba e Milito è sceso in campo solo pochi minuti. Noi abbiamo fatto meglio ma il gol annullato ai nostri avversari dalla tribuna sembrava regolare ed ha inciso molto sul finale di gara, poichè abbiamo trovato subito la rete e da lì per noi è stato tutto in discesa”.
“L’ANNO PROSSIMO NON CI ISCRIVIAMO” – Contrariato il tecnico della Flegrea Pino Falcone: “Quasi certamente l’anno prossimo non iscriverò la squadra in C1 e invito i vertici federali ed il settore arbitrale a capire che questo è il massimo campionato regionale. Il gol annullato ha del clamoroso, inoltre è stato espulso Truppo per aver protestato senza eccedere ed ogni decisione è stata volta a nostro sfavore. Non posso mandare allo sbando i miei ragazzi che ci mettono l’anima, se il signor Astarita non prende provvedimenti è inutile continuare e mi dedicherò soltanto ai ragazzini. Sempre che onoriamo il campionato fino alla fine, perchè a questo punto non sono sicuro di niente”.