Con la vittoria sul Real Napoli per 1-0 (il risultato fa capire la forza del gruppo di mister Tarantino) il Caffè Toraldo Under21 si aggiudica il titolo regionale grazie alla migliore differenza reti sui secondi negli scontri diretti. Mancano però due turni (ma in uno il Caffè Toraldo riposa) e con un pareggio il gruppo di Mister Volpe potrebbe avere dalla sua parte il primato senza l’ausilio del conteggio dei gol fatti e subiti negli scontri diretti.
Al di là di tutto, resta il lavoro fatto dalla società che punta molto sul settore giovanile e si è circondata di addetti ai lavori molto competenti ma che hanno soprattutto la passione per il mondo giovanile- sportivo. Il tecnico, mister Rosario Volpe, e il suo vice, Salvatore Cordua sono stati supportati dal Dirigente Antonio De Milato e il fisioterapista Peppe Napolitano. Non è mancato l’apporto di altri dirigenti come Antonio Valentino e Lello Liccardo. Tutti hanno sacrificato molto del loro tempo soprattutto per creare un clima di amicizia nel gruppo dei giovani atleti. Ecco i campioni: Battistone, D’Angiò, Tenizio, Dommarco, Ippolito, Coppola, Russo, De Oliveira, Al Ban, Secchi, Madonna, Costa, Tomasone m.. Non dimentichiamo i tanti Juniores che hanno contribuito: Granata, Tomasone A., Spera, Palmese. A tutti va il plauso della società la quale spera in un prosieguo nella fase nazionale. Non dimentichiamo, però, che del quintetto base fanno parte quattro atleti classe “92 di conseguenza si punta “in alto” a lunga scadenza. L’importante, adesso, è far crescere questo gruppo nell’amicizia.
Esistono due tipi di amicizia: quella vera e quella di comodo. Quest’ultima, in realtà, non si può definire “amicizia” e quando finisce ci si rende conto che non è mai esistita. Molti chiamano amici coloro che li accontentano nei loro capricci, non li contraddicono mai o sono sempre pronti ad accontentarli, spesso per “quieto vivere”, a volte, anche per paura. Detto ciò, possiamo aggiungere che, per chi punta tutto sullo sport, l’amicizia non può esistere. Infatti questo valore non è tale se si pretende di viverlo in un solo settore perchè abbraccia tutta la nostra vita. Vivere l’amicizia nello sport vuol dire soprattutto essere leali; chi non è leale, può vincere molto ma il tutto sarebbe una minestra senza sapore(il sapore dell’amicizia vera). Chi punta tutto sullo sport potrebbe essere sleale, non solo manovrando in segreto per vincere(questo grazie a Dio non avviene nel calcio a 5 perché sarebbe la fine di questo sport!), ma soprattutto accusando altri di propri errori pur di non scalfire la propria immagine. Noi del Caffè Toraldo di errori ne facciamo e non ne diamo la colpa agli altri. Cerchiamo di essere leali e vogliamo vincere sul campo. Quello che non accettiamo è il mancato rispetto delle persone e le accuse gratuite. In più occasioni abbiamo dimostrato la nostra lealtà e, negli ultimi tempi, anche con accordi sulla parola che riguardavano l’utilizzo degli under21 in caso di convocazione in nazionale. Il nostro stile è chiaro: se nella stessa giornata abbiamo in concomitanza una gara under21 con una squadra importante e una gara juniores altrettanto importante, facciamo delle scelte. Se alla gara juniores mandiamo a giocare gli allievi per noi quella è “la migliore formazione” perché i ragazzi vanno rispettati come “persone” e da loro ci aspettiamo il “massimo” e non “il risultato”. Anche se non neghiamo di voler vincere, una loro sconfitta non scalfisce la nostra immagine. Nel nostro stile, possiamo anche tentare di rinviare una gara concomitante per mettere in campo la migliore formazione, ma questo rispettando l’eventuale rifiuto degli avversari senza per questo ritirare la nostra amicizia. Quello che non faremo mai e il non presentarci, per paura di perdere, perché una vittoria non vale il rispetto che dobbiamo a tutti i nostri ragazzi, soprattutto a quelli che si sacrificano, fanno gruppo, e giocano di meno ma quando giocano danno l’anima! L’amicizia è una cosa seria! Non posso perderla accusando i miei “amici” per coprire un mio errore, anche se questo mi fa perdere un po’ della mia fama. Le relazioni si vivono nel rispetto degli altri, anche se gli altri sono dei giovanotti che hanno accompagnato la ragazza alle 23 a casa per riposare e concentrarsi su un evento che volevano vivere sul campo. Le relazioni si vivono anche nel rispetto dei ruoli: e in tutto questo il responsabile del settore non è stato mai contattato!! Forse non era un “amico” pronto a dire si?
Complimenti a tutti per il risultato conseguito, andiamo avanti con passione e amicizia vera.
Comunicato stampa Napoli Ma. Ma. Futsal