COGEAP VESEVO-BENEVENTO 5-2
Cogeap Vesevo : Sinno, Amirante, De Luca, Vuolo, Cuomo, Russo, Campano, Iazzetta, Botta, Suarato, Alan, Lotito. All. Di Costanzo R.
Benevento : Mastropietro, Perrotti, Venezia, Serino, Bernardi, Grassi M. Farina, Pereira, Leandro, Grassi A. Marrone, Giraldi. All. Serratore M.
Arbitri : Orefice (Aprilia), Faulisi (Palermo), Mennella (T.del Greco).
Reti :p.t. 2′ Campano (V), 17′ Perrotti (B), 18′ Amirante (V), 19′ Alan (V). s.t. 1′ Suarato (V), 9′ Farina (B), 18′ Vuolo (V)
Ammoniti :Pereira (B), Leandro (B), Campano (V), Cuomo (V), Farina (B), Amirante (V)
Espulsi : Nessuno
Addio sogni play off per il Benevento. Il team di Serratore non riesce nell?impresa di espugnare il campo di San Sebastiano al cospetto di una Cogeap determinata come non mai a portare a casa i tre punti che le consentono di confermare un meritato quarto posto in classifica.
Sembrava dovesse essere una partita tranquilla ed invece l?appello lanciato in settimana sul dare esempio non ? stato affatto recepito. Nervi tesi, acredini maturate nella gara di andata, il resto lo hanno fatto i protagonisti in campo che si sono in gran parte beccati dall?inizio alla fine.
A spiegare le ragioni della Cogeap Vesevo ? il direttore generale Stefano Salviati: ?E? stata una partita che le due societ? e i due allenatori hanno preparato male sotto l?aspetto psicologico. Nella gara d?andata qualcuno non aveva digerito gli sfott? eccessivi e l?esultanza sprositata al triplice fischio di chiusura che aveva sancito la vittoria dei sanniti, ma questo non giustifica il fatto di aver gestito male questo match. Prima dell?ingresso in campo un loro giocatore ha provocato Iazzetta ed ? stata la scintilla di un primo tempo in cui si parlava fin troppo invece di giocare. All’inizio della ripresa ? volata una bottiglia lanciata dal nostro settore a Pereira che aveva provocato con un gesto eloquente i tifosi presenti a San Sebastiano. Nell?intervallo alcune persone hanno frantumato una parte del vetro dello spogliatoio dove era il Benevento, costringendoci ad intervenire per placare gli animi. Purtroppo non ci siamo riusciti perch? nella ripresa, pur svolgendosi regolarmente la partita, il clima di tensione ? rimasto alto. Il nostro allenatore ha sbagliato a mettere a posto qualche loro atleta, ma Serratore non ha fatto niente per far stare zitti i suoi. Alla fine del match uno dei fratelli Grassi ha colpito con una testata Cuomo ed ? successo un altro parapiglia. La situazione ci ? sfuggita di mano ed onestamente credo che le responsabilit? tra provocazioni e altro siano al 50 per cento. Chi offende ? come chi reagisce. E? una situazione che si poteva evitare se chi di dovere, in entrambi gli schieramenti, avesse caricato il meno possibile i suoi?.
Sulla sponda sannita risponde il tecnico Serratore (nella foto): ?Prima di tutto voglio ringraziare il presidente Francesco Starnella, il dirigente Peppe Cacace e Stefano Salviati perch? hanno fatto il possibile affinch? la situazione non degenerasse pi? di quanto ? accaduto. Ci sono stati atteggiamenti inspiegabili, la vittoria ? stata meritata da parte del Vesevo. Non c?era bisogno di creare un clima cos? ostile, tutto quello che ? successo non incide minimamente tra me, le persone che ho citato e il capitano Lino Suarato, coloro che hanno fatto il possibile per tenere calmi gli animi. Ci sono stati comportamenti irriguardosi che non mi sarei aspettato, prima, durante e dopo la gara, non c?era alcun motivo. Alcune persone, tra cui tesserati, invece di assumere un atteggiamento da paciere hanno alimentato di pi? il nervosismo. Non mi permetto mai di richiamare un giocatore avversario. Un astio inspiegabile, comunque ? una parentesi che si chiude qua. D?ora in poi sapr? io con chi devo mantenere i rapporti e con chi no?.
Piccola parentesi allegra dopo questa giornata non bella di San Sebastiano. In seguito al pesce d’aprile del presunto abbandono di Stefano Salviati per darsi al golf (qualcuno ha abboccato) il presidente Starnella in tono ironico, prima del derby, gli aveva consigliato l’ippica come sport riparatore.