Riceviamo e pubblichiamo una email di Antonio Menfara, preparatore atletico del Futsal Club Santa Maria, in risposta al contenuto dell’articolo pubblicato sul sito ufficiale del club calabrese.
Leggendo il vs articolo, in cui fate certamente riferimento ai fatti accaduti sabato scorso in occasione della gara contro il Futsal Club Santa Maria, trovo sconcertante che si possa entrare in campo con un coltello (sempre che ci? che scrivete sia realmente accaduto ) e che chi debba vigilare su queste manifestazioni se ne infischi…condanno ogni forma di violenza in campo e fuori, ogni forma di intimidazione, ognuno di noi ? cosciente di ci? che fa e ha fatto e se ne assume le proprie responsabilit?, in campo ma soprattutto fuori, nella vita di tutti i giorni.
Ma sono altrettanto sconcertato dall’ipocrisia con la quale state affrontando l’argomento in oggetto. Sono a casa dopo una giornata di “sport” con una lesione alla cartilagine intercostale, un’ ematoma all’emitorace dx e un labbro gonfio, e tutto per aver risposto ad una provocazione verbale di un Vs calciatore…
Le parole sono parole e in campo ci si confronta al limite della correttezza, ma ripeto si resta alle parole, al triplice fischio “chi ha avuto ha avuto ha avuto, e chi ha dato ha dato ha dato..tutto termina!
Ma vedersi aggredire da uno pseudo allenatore che per primo dovrebbe mantenere la calma e diffondere i crismi della lealt? sportiva, ripeto vedersi aggredire solo per aver risposto con parole a provocazioni altrettanto verbali ? ci? che di pi? squallido possa esserci…almeno credevo fino a quando non ho letto l’articolo sul vs sito…
Mi parlate che non siete tutelati, bhe per esame di coscienza avreste dovuto fare le scuse al sottoscritto come societ? condannando l’accaduto, avreste dovuto evitare di chiedere i 3 punti in via non ufficiale…e avreste ancora dovuto evitare ogni vittimismo visto che in campo c’erano vs tesserati e nel 5-1 che ho subito, non credo che siate voi i danneggiati.
La gara l’avete persa ancora prima di cominciare con quella richiesta squallida e assurda che chi…per conto vs ha formulato al ns direttore sportivo….
Avete continuato ad infangare il buon nome dello sport mandando in panchina tesserati che della lealt? non ne conoscono il valore sportivo….e ancora avreste dovuto accertarvi delle condizioni di un tesserato avversario, vs ospite e sotto vs tutela che ricoverato in ospedale non ha nemmeno sentito la parola…scusaci!!!
Prima di fare le vittime ripulite il marciume che avete in casa e allora si che potremo parlare di una federazione assente, di campi di calcio in cui si perde il senso della misura, di uno sport che ? diventato solo la valvola di sfogo di una societ? frustrata.
Ma ad oggi 2 aprile con i se e i ma non si andr? da nessuna parte, l’unica certezza ? che questo articolo non lo vedr? mai pubblicato sul vs sito, e che rester? ancora a casa per una settimana a leccarmi le ferite, per aver trascorso una giornata di sport ospite del real reggio tremulini.
Con indignazione
Prof antonio menafra
L’ARTICOLO SUL SITO DELL’OTTICA ARUGURIO REGGIO
Per lo sport italiano, ma soprattutto per il calcio dei professionisti ma anche dei dilettanti ? stato un anno nero, specie per chi credeva nei valori puri dello sport: alla morte di due innocenti – Licursi e Raciti ? che ha avuto un impatto nazionale, si aggiunge un campionato di serie B di calcio a 5 che somiglia pi? ad una battaglia campale nella quale ogni gara si trasforma in una corrida, dove, purtroppo, ad essere “matati” sono i valori della correttezza e dello sport, con le ?solite? minacce, gli sputi, le proteste e gli insulti, con la compiacenza di una federazione assolutamente assente e menefregista, che preferisce bendarsi gli occhi per non vedere ed otturarsi il naso per non sentire la puzza di marcio che sta soffocando il calcio a 5.
A questo punto ci viene dal cuore dire solo una cosa: nel momento in cui si oltrepassa anche questo usuale orrendo modo di agire, di cui, sia ben chiaro, anche noi ci sentiamo responsabili, e si arriva a partire dalle proprie case per andare a giocare una partita di calcio a 5, pensando di portare, fra le proprie cose UN ARMA, UN COLTELLO, ed essere pronti a correre a recuperarlo negli spogliatoi, allora la realt? ha superato l’immaginazione e chi pensava che il fondo dello squallore fosse stato gi? raggiunto, si ? sbagliato di grosso, perch? non aveva ancora visto con i propri occhi, un giocatore (?) puntare un coltello verso lo stomaco di un avversario!
Sappiamo benissimo che questo episodio, cos? come tanti altri accaduti durante questo assurdo campionato, passer? inosservato nelle stanze federali, perch? ? molto pi? facile e comodo far finta di niente che fare qualcosa di costruttivo e risolutivo e perch? in questo immondo teatro che ? stato il campionato di serie B, lo spettacolo(?) deve andare avanti.
E allora cari signori, in definitiva, forse ? giusto cos?: gli attori sono stati pagati, la scenografia ? gi? stata scritta, cos? come il finale …