Riceviamo e pubblichiamo una email dal Futsal Melito
La matematica condanna con un turno di anticipo il Melito alla retrocessione in Serie D, infatti non basta ai bianco-azzurri il pareggio interno di Sabato con il CUS Napoli. Il Luzzatti, che alla vigilia era l?obiettivo da raggiungere per la compagine di Melito (in classifica i ragazzi di Barra avevano due punti di vantaggio sugli aquilotti), riesce stranamente nell?impresa di battere la pi? quotata Cala Moresca, quarta forza del campionato, conquistando i play-out dove incontreranno quasi sicuramente il Cuma. Nella 25^ e penultima giornata, il Melito, solo con una vittoria, poteva ancora sperare nei play-out per la permanenza in C2, ma il pareggio conquistato nei minuti di recupero e le notizie (negative) che sono arrivate da Bacoli, per il match tra Cala Moresca e Luzzatti, hanno spento i sogni di tutti i ragazzi in campo e della dirigenza di entrambe le squadre, perch? anche il CUS, avversario di turno del Melito, era in lotta per un posto ai play-out. Insieme alle suddette squadre retrocede anche il Villaricca. Gli universitari del CUS hanno disputato una buona gara, i propositi erano quelli di conquistare i tre punti per poter ancora sperare, uno scontro fratricida dove ?tra i due litiganti il terzo gode?. Il Melito ed il CUS si sono annullati a vicenda, un pareggio che arriva dopo una grande rimonta dei padroni di casa, che dopo il parziale del primo tempo, 3-0 in favore degli ospiti riescono a recuperare lo svantaggio di tre gol, grazie alle marcatura di un eccellente Manco, autore di una tripletta e di un incontro giocato con una microfrattura alla caviglia sinistra, di Scala, al rientro dopo l?infortunio alla mano e di Ciccarelli, uscito anzitempo per il riacutizzarsi di un problema alla coscia. La partita di sabato prossimo a Caivano contro l?Eden sar? l?epilogo di un campionato che ha regalato pi? ombre che luci, pi? pianti che sorrisi. Lo sfogo del Presidente Manco: ?Abbiamo onorato questo campionato, e lo faremo fino alla fine, uscendo dallo stesso a testa alta. La retrocessione ? stata la mia salvezza , sembra un paradosso, ma ? la pura verit?. Quest?esperienza nel campionato di calcio a 5 di serie C2 ? stata molto negativa, ci? non ? retorica perch? la mia squadra ? retrocessa, ma perch? il mio progetto di ?formazione e proiezione fondato sui veri valori dello sport?, non ? decollato da subito, in quanto non ? possibile realizzare un progetto costituito da sani principi, in un ambiente torbido ed inquinato, altro che calcio, dove spesso trionfa la rissa, la minaccia, l?offesa personale ed impersonale, l?accordo, l?inospitalit?, tutti non valori che non hanno nulla a che fare con lo sport, di fair-play se ne parla solo e molto, ma nei fatti ? Dov?? finito questo sano valore !
Mi dispiace dirlo, ma da Presidente di societ? di calcio a 5, anche se solo per un?altra settimana, in questo sport forse anche in crescita, c?? l? assenza di tutto e di tutti, dalle forze dell?ordine agli organi federali, i campi sono quasi tutti inagibili, gli arbitri lasciati soli al loro destino?? minacciati e spesso ingiuriati; in questa mia unica ed ultima esperienza di presidenza ho visto e subito di tutto, la cosa pi? grave ? che ci? ? successo soprattutto dopo i fatti di Catania, sia fuori casa che in casa mia a Chiaiano, dove oltre all?ospitalit?, ho offerto il faccino pulito dei miei calciatori, molti giovani ragazzi educati, che hanno ben rispecchiato quello che gli ho trasmesso, ed anche i pochi esperti rimasti hanno fatto lo stesso, forse per questo spesso abbiamo rischiato di essere aggrediti e malmenati in casa nostra, davanti al nostro pubblico, costituito da signore, ragazze e qualche genitore. Fortunatamente ? finita, lascio questo sport, senza rimpianto, ? un mondo che non mi appartiene, mi dispiace perch? ho comunque conosciuto tante brave persone, che lottano contro questo sistema per andare avanti, rimettendoci non solo economicamente, ma anche e soprattutto moralmente, lascio perch? sono stanco e deluso, avevo lasciato il calcio a undici, che ho frequentato da dirigente per circa dieci anni, pensando di trovare nel calcio a 5 un ambiente pulito in quanto non circolano soldi, niente di vero, posso affermare che in quest?anno ho subito, pi? di quanto ho sofferto nei dieci anni passati nel calcio. Adesso ho bisogno di disintossicarmi e staccare la spina, ma se un domani dovessi continuare a fare sport, perch? nella vita mai dire mai, penso che ritornerei nel calcio con i miei ragazzi ?dalle facce pulite e dai piedi buoni?, ma sempre con lo scopo di poter attuare i miei principi morali ed i veri valori dello sport. Un saluto affettuoso a tutti gli ?amici? colleghi che la pensano come me, e ce ne sono, agli organi federali impegnati ed ai giornalisti che ci sono stati vicino. Mi scuso per il lungo sfogo, ma ricordatevi che se aprite il dizionario italiano, al vocabolo sport leggiamo:? DILETTO, DIVERTIMENTO, SENZA ALCUN INTERRESSE PRATICO O ECONOMICO?. Si attua quanto scritto ? Interrogatevi??. E poi dichiarate cosa fate o cosa volete fare da grandi ! Probabilmente?.. come mi disse qualche collega alcuni mesi fa :?Con la tua filosofia vivi nel mondo dei sogni? , oggi rispondo: meglio vivere nel mondo dei sogni, che tra i meschini, i falsi, gli ipocriti ed i materialisti !
JENNY MARANO
Lo sfogo ? legittimo e come sempre rispettiamo l’opinione di chi ha parlato. Resta inteso che a nosntro avviso probabilmente il concetto di violenza e inadeguatezza di questo sport sia fin troppo esasperato. La critica ? giusta, ci sono troppe cose che non vanno, ma bisogna anche calarsi nella realt? che si vive e non pretendere di avere professionisti in un torneo di C2. E’ certo che ognuno deve recitare la sua parte, di errori e negligenze ne conosciamo nel calcio a 5. Prendere le distanze attaccando tutto e tutti ? una scelta, noi crediamo ancora che questo sport possa avere margini di miglioramento rendendosi conto che non si pu? prtendere la luna.
Fabio Morra