
I playout come traguardo di una bella rimonta, ma il grosso del lavoro per salvarsi è ancora da fare. Il Pomigliano arriva all’appuntamento in casa del Sant’Erasmo dopo un finale di campionato che ha evitato una retrocessione che sembrava dietro l’angolo, ma incerottato viste le pesanti assenze di Avallone, Mocerino e Miranda. A Santa Maria Capua Vetere non sarà facile e il tecnico Vincenzo Panico lo sa, ma sarà il campo a stabilire chi conserverà la categoria.
Un campionato tra alti e bassi in cui siete riusciti ad evitare la retrocessione diretta con un gran finale. Come giudica complessivamente la regular season?
“Inizialmente ci aspettavamo un piazzamento migliore, però poi alla luce dei problemi che abbiamo avuto direi che abbiamo chiuso nella posizione giusta”.
Mocerino e Avallone squalificati, Miranda infortunato. Qual è la condizione psicofisica della squadra?
“Non ottimale, poiché Parlato e Cozzone sono reduci da infortuni. Gli altri sono tutti under”.
Quanto inciderà il fattore campo?
“Incide per diversi motivi, in primis perché vuol dire che hanno chiuso davanti a noi e poi hanno il doppio risultato a disposizione. Sulla carta pende tutto a loro favore”.
In campionato contro il Sant’Erasmo avete perso due volte.
“Non penso che conti qualcosa, perché in una gara secca può succedere di tutto. Non credo di piangermi addosso se dico che loro hanno diversi vantaggi: purtroppo è la realtà”.
C’è un giocatore che ruberebbe agli avversari?
“Sorbo è sicuramente un grandissimo calcettista: ci ha segnato 6 gol all’andata e due al ritorno”.
Su chi punta per vincere la gara?
“Senza dubbio su Guido Cozzone”.
C’è qualche pegno o promessa in caso di salvezza?
“Niente in particolare. In ogni caso, salvarsi sarebbe un motivo d’orgoglio per tutta la società ed un grande risultato, visto che a poche giornate dalla fine sembravamo spacciati”.