Caro direttore di Punto5, ti scrivo in merito ad un articolo comparso sul vostro portale domenica scorsa, a firma di “Ufficio Stampa Real Caivanese”, ovvero del sig. Achille Scala.
Sono stato a lungo combattuto se rispondere o meno, ma alla fine ho preso la decisione di scrivere, di mio pugno, questa lettera al suo portale anche per dare una risposta agli ulteriori commenti pubblicati su facebook sia dal sig. Achille Scala che da alcuni dirigenti della Real Caivanese, quali il sig. Giuseppe Costantino ed il sig. Sabato Piccolo.
Comincio “rubando” la prima frase al “collega” (uso impropriamente questo termine in quanto io non sono né un commentatore, né un giornalista, né uno scrittore, ma ho semplicemente l’hobby di scrivere i commenti delle partite del Futsal Pomigliano) Achille Scala: <<Il titolo è eloquente (“Rapina a Pomigliano” n.d.r.). Il calcio a 5 è uno sport come gli altri e come tale ci si dovrebbe limitare, vincenti o perdenti, a stringere la mano ad avversari ed arbitri, a tornare a casa, e a fare una disamina delle partite sempre e comunque obiettiva.>>.
Nell’articolo si parla di torti arbitrali subiti esclusivamente dalla Real Caivanese. Questo è assolutamente errato perché, come ho scritto nel mio commento alla gara, gli arbitri sono stati a dir poco pessimi per tutta la partita, commettendo diversi errori sia a sfavore del Futsal Pomigliano che a sfavore della Real Caivanese. Senza scendere troppo nei dettagli e tediare ulteriormente i lettori, anche io potrei recriminare di un rigore non concesso ai danni di Mocerino, o di come sono stati esagerati i cartellini gialli a sfavore dei ragazzi del Futsal Pomigliano (con particolare riferimento al primo giallo ad Avallone, o alla simulazione sancita al nostro capitano Parlato su un netto fallo, il sesto, commesso da un calcettista caivanese), o di come la simulazione segnalata ad Avallone non sia stata parimenti sancita alcuni minuti prima al già ammonito Paolillo per la sua simulazione in area pomiglianese. Purtroppo gli errori li commettono i calciatori sotto porta, li commettono le squadre nel non saper gestire il doppio vantaggio e, ahinoi, li commettono anche gli arbitri!
Nel commento del sig. Scala si evidenziano ulteriori affermazioni che necessitano di puntualizzazione:
1) Nell’articolo si legge <<…In mezzo il sesto fallo del Pomigliano, quando cioè i calciatori locali iniziano la loro gara di tuffi olimpionici; non viene concesso il tiro libero, chiaro errore tecnico…>>. Se per tuffi olimpionici si intendono le simulazioni sanzionate dagli arbitri con la relativa ammonizione a capitan Parlato prima e ad Avallone poi, vorrei ricordare che questi tipi di falli vengono, da regolamento, sanzionati con un calcio di punizione indiretto (tra l’altro ben segnalato dagli arbitri con il braccio alzato in entrambe le occasioni) che non è da ritenersi “cumulativo”. Penso che, come minimo, non si possa parlare di errore tecnico, bensì d’altro (vedi sopra a proposito degli errori arbitrali…)
2) Si legge inoltre che <<…Avallone, forse il più titolato in campo, si becca il secondo giallo; non contento, durante l’uscita, si macchia di frasi irripetibili e di una palese spinta su Antonucci, sotto gli occhi del duo arbitrale. Sconcerto generale nell’apprendere che per la seconda volta non viene concesso il tiro libero; secondo errore tecnico…>>. Al di là dei titoli di questo o di quel calciatore, credo che nessuno in campo sia un Santo. Le frasi “irripetibili” pronunciate da Avallone non so come il sig. Scala le abbia sentite a 15 metri (metro più, metro meno) di distanza e con tanti rumori di sottofondo (tra le proteste dei calciatori, le urla dei tifosi e le richieste di mettere fine alla gara provenienti dagli spalti); ma forse sono le stesse frasi (!!!) che si sono sentite a metà del primo tempo e pronunciate da Paolillo (classe ’75) nei confronti del nostro La Montagna (classe ‘94)? E questo lo dico senza rancore nei confronti di nessuno, perchè in uno sport come il calcio a 5, si sa, alcune parole si dicono anche semplicemente per “intimorire” l’avversario e lungi da me gridare allo scandalo per “frasi irripetibili” pronunciate da un calcettista in campo. In merito allo sconcerto generale per la non concessione del tiro libero, credo di essermi già espresso in precedenza. Mentre in merito alla palese spinta su Antonucci, concordo con il sig. Scala; credo, però, che anche il sig. Scala possa concordare con me che il gesto di Avallone, avvenuto all’interno del rettangolo di gioco, possa anche essere visto come una “risposta” alla provocazione di Antonucci che, all’atto della seconda ammonizione, ha più volte fatto altrettanto palesi gesti con la mano ad Avallone di andarsene…a quel paese.
3) Si legge che <<Minuto 33’15”, ben oltre il recupero concesso, e il Parlato pomiglianese trova sui suoi piedi un pallone inaspettato per il goal del definitivo 4-4…>>. Dopo aver rivisto più e più volte le immagini integrali della partita, posso affermare con assoluta certezza che: gli arbitri concedono 2 minuti di recupero; la rete di Parlato avviene esattamente al minuto 32’27’’; durante i due minuti di recupero il gioco è stato interrotto (a seguito dell’espulsione di Avallone edella sua uscita dal campo, delle proteste dei pomiglianesi e della perdita di tempo di Parlato junior e Somaripa) per 1’12’’. Di questi, sono stati “sfruttati” solo 27’’ da Parlato per il goal del definitivo 4-4. Non credo si debba gridare allo scandalo nemmeno questa volta! Colgo l’occasione per invitare il sig. Scala ed il sig. Costantino a prendere un bel caffè: porterò con me le immagini integrali del match e loro porteranno i propri cronometri per verificare la veridicità delle mie affermazioni. E, mi perdoni la battuta sig. Scala, ma per rispondere alla sua domanda fatta su facebook (“Forse che i ns. orologi erano tutti rotti?”), la invito a cambiare anche le battreie del suo orologio…
4) Si legge che <<Palla al centro, arbitri soddisfatti per aver deciso e scritto a proprio piacimento il risultato finale, e con due minuti di ritardo, arriva il fischio finale…>>. In realtà dopo il goal di Parlato, è passato altro tempo (proteste da parte dei caivanesi e richiesta di giocare in parità numerica da parte dei pomiglianesi), ma gli arbitri decidono, a mio parere giustamente, di concedere un ultimo sussulto al match: palla al centro e la Real Caivanese ha, in superiorità numerica, la possibilità di gestire l’ultimo pallone del match che però, fortunatamente per noi direi, Somaripa non sfrutta perché contrastato da Mocerino e Cozzone.
Detto questo, concludo come avevo iniziato, ovvero rapinando…o meglio rubando la bellissima frase del collega Scala: <<Il calcio a 5 è uno sport come gli altri e come tale ci si dovrebbe limitare, vincenti o perdenti, a stringere la mano ad avversari ed arbitri, a tornare a casa, e a fare una disamina delle partite sempre e comunque obiettiva.>>. Mi spieghino il sig. Scala, il sig. Costantino ed il sig. Piccolo perché mai il calcettista Antonucci, anzicchè stringere la mano ad avversari ed arbitri, tornare a casa e fare la disamina della partita (magari dopo aver visto la vittoria della sua squadra del cuore in TV), abbia preferito <<…cercare Avallone per un “acceso confronto”…>> (andando negli spogliatoi del Futsal Pomigliano), perché, purtroppo, tutto quanto di biasimevole è successo dopo è scaturito propiro dalla ricerca dell’“acceso confronto” da parte di Antonucci!
Scusandomi con i lettori per la lunghezza di questa lettera, avrei voluto concluderla in maniera differente, ma proprio mentre stavo scrivendo mi è arrivata la telefonata di mister Panico che, dopo aver ascoltato per sommi capi le cose che avevo scritto, ha volo pubblicamente dichiarare quanto riporto di seguito: <<Chiedo scusa per il comportamento avuto nel dopo gara. Voglio, però, evidenziare che è stato un comportamento estemporaneo, scaturito dal gesto premeditato di Antonucci che è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo le due società ne escono entrambe male da questa situazione, in quanto hanno dato ai tanti tifosi presenti al Palazzetto ed a tutti i lettori dei vari siti di calcio a 5 una pessima immagine di sé, un’immagine che, però e fortunatamente direi, non rispecchia la realtà. Concludo ribadendo nuovamente le mie scuse per il comportamento avuto nel dopo gara!>>.
Concludo facendo alla Real Caivanese un grosso in bocca al lupo per il prosieguo del campionato, sperando che al ritorno la federazione possa designare un duo arbitrale che faccia meno errori e che non contribuisca ad accendere ulteriormente gli animi in campo!
Pasquale Allocca, addetto stampa Futsal Pomigliano.
