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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Francesco Pacileo, giocatore dell’Eboli squalificato per due mesi per aver, stando al referto, colpito l’arbitro con una forte pallonata dopo il gol del 3 a 3 dell’Avellino nella sfida contro i salernitani.
Il filmato PURTROPPO non mi scagiona completamente (poichè la “mia presunta pallonata all’arbitro”, avvenuta dopo il gol, non è inquadrata dalla telecamera)
ma sicuramente NON ARRECA LESIONI GRAVI (come scritto nel referto arbitrale) in quanto si vede benissimo l’andamento spedito per il campo dell’arbitro
Santorelli (quello vicino le panchine per intenderci)…
Nella vita così come nello sport mi considero una persona corretta e sopratutto leale verso avversari e direttori di gara…NON ho mai avuto comportamenti
antisportivi e squalifiche a tempo per tali motivi…
Probabilmente questo filmato e il ricorso che la mia società sta preparando non servirà a nulla ma con queste poche righe volevo solo sottolineare come
la malafede e l’incompetenza di alcuni pseudo direttori di gara possano non solo pregiudicare una partita ma l’andamento di un’ intera stagione di una squadra…
In buona sostanza a meritarsi 2 mesi di squalifica non dovrebbe essere il sottoscritto ma i signori Christian Santorelli di Salerno (primo arbitro) e
Giovanni Liberti di Torre del Greco (secondo arbitro) protagonisti di errori arbitrali inaccettabili il primo (quando è stato colpito dal pallone era di spalle quindi non in
grado di vedere chi o cosa l’avesse colpito) e il signor Liberti per aver taciuto PUR AMMETTENDO CHE IL SOTTOSCRITTO ERA ESTRANEO AL FATTO IN QUESTIONE.
Con la presente inoltre invio un augurio sincero a Voi tutti di un ottimo 2012.
Per qualsiasi chiarimento la mia mail privata è la seguente: [email protected]
Cordiali saluti
FRANCESCO PACILEO
Amareggiato anche il dg ebolitano Vincenzo Della Corte: “Le immagini integrali della partita mostrano che l’arbitro cammina bene, mentre nel comunicato ufficiale è stato scritto che ha provato un forte dolore, e va ad ammonire Pacileo dall’altra parte del campo. E’ strano, perchè il pallone era finito in rete ed il portiere di movimento in quel momento era Garofalo, mentre Pacielo era a parlare con il secondo arbitro. Nessuno ha visto nulla, nè l’altro direttore di gara nè i giocatori dell’Avellino. Ha voluto fare il protagonista ed il problema è che in Federazione credono a tutto ciò che viene riportato nei referti senza la possibilità di portare una controprova. Se retrocediamo deve essere per colpe nostre, ma non possiamo perdere ingiustamente un giocatore per due mesi. Faremo ricorso e se la squalifica non sarà ridotta adotteremo provvedimenti drastici o comunque faremo una protesta significativa”.