LEPANTO – CITTA' DEI GIGLI 3 – 2
ASD Lepanto: 1 Acone L., 2 Righetti S., 6 Micillo M., 8 Deda M., 9 Di Turo M., 10 Famà A., 13 Catanzariti G., 16 De Stasio C., 19 Di Lorenzo P., 20 Ambrosio F, 12 Esposito I. – allenatore Paolo Addeo
Città dei Gigli: 0 Bassi V., 2 Bassi E., 3 Ferrara F., 4 Nasso R.,5 Coppola F.,7 Coletti S., 10 Lucia L., 11 Capillo A
reti: Deda (L), Di Lorenzo (L), Micillo (L)
ammonizioni: Righetti S. (L), Ferrara, Coppola e Lucia (CdG)
espulsioni: Ferrara e Lucia (CdG)
28 febbraio '09, ore 18.00 – I ragazzi guidati da Paolo Addeo hanno avuto ragione di un Città dei Gigli lento e poco volenteroso. Un risultato giusto, che andava giustificato da un punteggio più ampio, soprattutto se i giocatori del Lepanto fossero stati più cinici sotto porta. Ma la fotografia di questa partita viene dal tabellino finale: 4 ammoniti e 2 espulsi, per una direzione di gara che definire direzione è già dir molto. Il Direttore di Gara ha lasciato correre in troppi episodi, quando è risaputo che nel calcio a 5 il contatto dovrebbe essere evitato sempre e la velocità di ripresa del gioco ne è caratteristica principale.
Una condotta quella dell'arbitro che ha inasprito i due astanti, cosicchè gli atleti, dell'una e dell'altra formazione se le davano spesso di santa ragione, mentre l'arbitro non opponeva altro, se non cartellini a iosa ed espulsioni che contribuivano ad aizzare gli animi. Tornando all'aspetto puramente tattico-tecnico della partita, segnaliamo il ritorno in campo di Maurizio Deda, reduce da un infortunio muscolare che lo teneva da oltre 2 mesi lontano dal campo. Proprio Maurizio Deda diveniva il metronomo del Lepanto, dettando i tempi della partita con scambi e fraseggi. A fare da guardia al gioco dell'Avvocato, il mister Addeo schierava in difesa la consolidata coppia Micillo – Di Turo, con Famà a fare da pivot. Il Lepanto partiva arrembante, attaccando su ogni fronte e sprecando varie occasioni, mentre il Città dei Gigli, guidato da Coppola e Nasso, aveva già sprecato una chiara occasione da goal con la porta praticamente libera. Dopo circa 20 minuti, il Lepanto si portava in vantaggio col rinato Deda e sprecava più volte il goal del raddoppio, così sul finire del primo tempo, un innocuo tiro dalla destra, impattava contro i piedi di Acone, estremo difensore del Lepanto, che insaccava nella propria porta. L'erroraccio di Acone chiudeva il primo tempo sul risultato di 1-1. E lì partivano le polemiche, anzitutto tra gli stessi giocatori del Lepanto, che inveivano gli uni con gli altri rammentando questo o quell'errore. Si vede che il mister Addeo non è riuscito ad imprimere ancora la sua mentalità, secondo cui la partita la fa la squadra non gli avversari o l'arbitro…
Il secondo tempo vedeva entrare Ambrosio, al posto di uno svogliato Famà, e Di Lorenzo prendeva la zona presidiata da Micillo, come al solito scalmanato in campo e irriverente nei confronti del Direttore di Gara. La squadra prendeva fiducia e proprio il neo entrato insaccava il 2 – 1, grazie soprattutto ad una deviazione avversaria.
Il Città dei Gigli rientrava in carreggiata più con spinte e calci, che con passaggi e finte, facendo pressione sul morale del Lepanto. Nonostante fosse in svantaggio numerico, per l'espulsione di Coppola, il Città dei Gigli metteva alle corde la compagine di Addeo, timorosa soprattutto di dover fare risultato. I ragazzi di Casoria insaccavano il goal del momentaneo pareggio, momentaneo proprio perché alla prima azione in area avversaria, Micillo finalizzava l'ottima incursione, fissando il risultato sul 3 – 2. Gli ultimi 10 minuti della partita venivano giocati con lunghe interruzioni, causa falli, ammonizioni e proteste di una partita mai nelle mani dell'arbitro. Il neo entrato Righetti si faceva notare da subito per una reazione conseguente ad un fallo subito, venendo prontamente ammonito dall'arbitro.
Fortunatamente il Direttore di Gara fischiava la fine, e solo la maturità e l'esperienza di alcuni uomini, dell'una e dell'altra squadra, permettevano di non andare a vie di fatto.
Il Lepanto di Addeo continua a fare punti, 3 vittorie in quattro partite per il tecnico sono un ottimo biglietto da visita, ora si chiedono conferme già sabato contro la Flegrea.
Infine, esprimiamo il nostro rammarico con la Lega per l'invio di tali personaggi, i quali col loro comportamento fanno sì che i giocatori, non potendo adirarsi nei loro confronti, arrivano a scontri durissimi sia fisicamente che verbalmente coi loro avversari.