Stefano Apollo! Basterebbe questo semplice nome per evocare, istantaneamente, tutto il fascino della Cops Soccer 5 versione 2011/2012. Si presenta all’intervista (tenutasi poco prima della seduta d’allenamento) già in tenuta sportiva: con l’entusiasmo e l’energia di un ragazzino che non vede l’ora di scendere in campo. Ma è umile il Mister, molto più di quanto farebbe pensare il suo atteggiamento così grintoso.
Mister ci parli del suo passato da allenatore.
Ho iniziato negli anni 90, quando con un ristretto gruppo di “pioneri” abbiamo cominciato a promuovere il Calcio a 5, all’epoca quasi sconosciuto in Campania. Ho complessivamente giocato 12 anni tra serie A e A2.
Questo però non le ha evitato l’esonero dalla Turris lo scorso Gennaio…
Quella è stata un’esperienza del tutto particolare: la mia squadra era imbattuta da 11 partite (di cui 10 vittorie), contava il miglior attacco e la seconda miglior difesa del girone, ciononostante la società decise di esonerarmi.
Il motivo?
Secondo la società ero antipatico ai miei giocatori e per questo loro non mi seguivano.
Ma 11 partite senza sconfitta non sono una dimostrazione empirica che la squadra seguiva le sue indicazioni?
Appunto…
Comunque alla fine le sue soddisfazioni se l’è tolte lo stesso approdando alla Lepanto a campionato in corso e vincendo il campionato…..
Almeno dopo quella delusione mi sono potuto rifare alla grande.
Mister ha rimpianti nella sua carriera da allenatore?
Di certo ho commesso i miei errori, soprattutto nei primi due anni di carriera e specialmente nei rapporti umani. Da questo punto di vista mi sento decisamente maturato.
Ed arriviamo quindi ad oggi: quali sono le sue impressioni sulla squadra e cosa l’ha convinta a sposare l’avventura Cops?
È un gruppo decisamente giovane e questo è importante perchè ti permette di portare avanti un discorso di crescita continuativa non solo a breve termine. Ma oltre al valore dei ragazzi dal punto di vista tecnico, mi va di sottolineare il loro valore umano: si sono dimostrate tutte persone corrette e disponibili. Fatto che permette un rapporto sereno e, vedrete, costruttivo.
E la Società?
Anche la Società è molto giovane, ma non per questo assente o inconsistente, anzi. E poi una società forte alle spalle aiuta tutti, soprattutto la squadra che sa di non essere abbandonata a se stessa.
Mister, per chiudere, quali devono essere gli obiettivi di questa squadra?
Il roster, come dicevo, è composto da ragazzi decisamente motivati e tecnicamente validi. Se seguiranno con costantaza le loro attitudini, restando al contempo umili, sono sicuro che potremmo lottare per la promozione.
Sul campo è presente anche Giuseppe Di Maio, proprietario della struttura in cui si allena la Cops e DG della squadra, a cui chiedo di rispondere a qualche domanda.
Direttore mi dica del progetto scuola calcio.
Beh è un progetto in cui credo particolarmente. Attualmente abbiamo circa 100 iscritti tra i classe 1997 e 2006. Il grosso dell’esperienza che ho nel mio bagaglio proviene dal Calcio a 11, ma con lo staff ci stiamo seriamente impegnando per trasformare la cenerentola del calcio in ciò che merita.
E cioè?
Per ora una grande scommessa, ma in futuro chissà…
Le sue prime impressioni su Stefano Apollo?
Quello di Apollo è stato il nostro colpo di mercato e senza ombra di dubbio il nostro investimento per il prossimo anno.
Direttore si sta sbilanciando?
Dico solo che la Cops Soccer 5 è riuscita a mettere sul campo una buona squadra, formata da calciatori, allenatore e società competenti.
Mi congedo dal Direttore Di Maio ringraziandolo per il tempo concessomi e riflettendo sul fatto che, se queste sono le premesse, la Cops Soccer 5 si candida a buon diritto tra le pretendenti alla conquista della promozione diretta.
Giuseppe Felleca Addetto Stampa Cops Soccer 5