L’Orange Passion non riesce a compiere il miracolo alla palestra Salvemini di Fasano e cade sotto i colpi dei padroni di casa che portano a casa una facile vittoria per 11-2.
Difficile ipotizzare un buon inizio per la compagine presieduta dalla famiglia Boccia e, purtroppo, il risultato obbliga la squadra a doversi calare con ancora più fretta nella situazione attuale.
Primo tempo – Pronti via e Fasano subito in vantaggio con Maykon Zara che infila da posizione defilata. Capitan Suarato prova per tre volte a scardinare la retroguardia offensiva ma non ottiene nulla più di una scaldata di guanti da parte di La Rocca. Da un fallo presumibilmente non dato a Scavassa nasce il raddoppio dei pugliesi con Basso che infila Valdano con un leggero lob. Al 5’ sussulto d’orgoglio degli orange con una perfetta combinazione Suarato – Cuomo – Bartolomeo, e palla nel sacco per il 2-1. Neanche il tempo di gioire però, che D’Ecclesiis prima e Maykon Zara poi mettano il risultato nei binari di casa. Al 10’ episodio che mette definitivamente alle corde l’Orange Passion: Cuomo, già ammonito, viene espulso per somma di ammonizioni e lascia anzitempo il rettangolo di gioco. Prima della fine della frazione, i padroni di casa rimpinguano il bottino con altri due gol di Basso; in mezzo, un bolide di Scavassa al volo da cross d’angolo e La Rocca si supera.
Secondo tempo – Nella ripresa il canovaccio non cambia: padroni di casa che gestiscono il risultato e Orange che si chiudono e cercano di ripartire in ripartenza. La superiorità quantitativa premia il Fasano che allunga ulteriormente il parziale con Nardacchione al 23’, Basso al 25’ e Maykon Zara all’28’. Un minuto più tardi Suarato cerca di pescara d’esterno sinistro Scavassa sul secondo palo ma finisce per incappare Mancini che infila involontariamente nella propria porta per il 9-2. Al 30’ ed al 34’ gli ultimi sussulti di una partita già chiusa con le due firme sul tabellino marcatori da parte di La Casella, per il definitivo 11-2. Buona la prova del Fasano, incoraggiante, nonostante il risultato, la buonissima prova di Suarato e Valdano, il primo esempio di come un capitano debba tenere per mano la squadra, il secondo per aver evitato un passivo che sarebbe potuto essere anche più pesante.
Sette giorni di tempo, ora, per preparare l’esordio casalingo contro il Regalbuto e, dato più preoccupante, la forzata rinuncia a Cuomo. L’Orange Passion è ancora al lavoro, ma il motto è e deve essere uno soltanto: ?senza vergogna, col solito orgoglio e tanta voglia di fare bene …
Marco De Rosa
Ufficio Stampa A.S.D. Orange Passion Poggiomarino