In merito alla denuncia fatta dal Solofra di presunta aggressione apparsa sul sito sportcampania.it (Addeo noi citiamo la fonte, siamo professionisti. Vedi che hai sbagliato a copiare ancora il marcatore del Pomigliano, abbiamo corretto non è Parlato, ma Romano), Nenè Ciabatta ha voluto fare alcune importanti precisazioni e le pubblichiamo così come ci sono arrivate.
“Fabio, chiedo per prima scusa a tutti, per primo a mio padre. Oggi parlando con la mia famiglia avevo deciso di chiedere scusa davvero a tutti, ma dopo aver letto alcune dichiarazioni di un collega, in cui mi chiede la radiazione per essere un aggressore non ci sto. Non è così, hanno detto che ho aggredito uno di loro mentre nello spogliatoio stavo solo io e due di loro. C’è stato un faccia e faccia da uomini, è successa una piccolezza e l’hanno fatta diventare una tragedia. Ci siamo spinti entrambi e lui è scivolato nello spogliatoio. Non sono maciste che ne affronto due da solo. Mi dispiace ma veder leggere quelle dichiarazioni fatte da un collega amante della stessa passione, sperando che mi radiassero non lo posso accettare. Ci sono le telecamere, io ho solo reagito. Ma ora chi spiega alla mia famiglia che sono stato denunciato per cose non fatte. Per chi mi conosce come voi io non sono un terrorista, non lo sono mai stato, non toglietemi la cosa che più amo e non toccate le mie cose di famiglia.
Le telecamere parlano da sole, mi avete detto che a Solofra non devo mettere piede e me lo ha ribadito anche il vostro mister. Tutto questo non lo accetto”.
Precisiamo che le telecamere a cui si riferisce sono ovviamente quelle di punto5, ma non abbiamo immagini dallo spogliatoio, cercheremo di capire cosa è successo in campo e questo ve lo faremo vedere in esclusiva mercoledì su Capri Event. Precisiamo che il collega Davide Ferrante ha chiesto sul posto ad entrambe le squadre la versione dei fatti, ma nessuno ha voluto parlare a caldo raccogliendo solo la dichiarazione verbale del presidente De Piano che aveva annunciato il possibile ritiro della squadra. Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti che le parti in causa vogliono fare.