
La gioia di Nicola Orefice, tecnico della Caivanese che definisce la gara contro il Cus Caserta perfetta: “Oltre i sei gol alla capolista, abbiamo battuto 10 a 1 il Maleventum, oltre al 7 a 1 di oggi contro il Cus Caserta. Con le prime cinque abbiamo totalizzato 11 punti. Questo ci fa capire che sbagliamo qualcosa nel preparare partire meno sentite. E’ un appunto che devo fare a me stesso che non sono stato in grado di preparare al meglio la squadra prima di affrontare squadre di media o bassa classifica. Abbiamo lavorato tanto nelle vacanze e i frutti si sono visti, facendo una partita perfetta nonostante le assenze di Paolillo, Articolare e due under. Ognuno dei ragazzi è stato straordinario. Somaripa è stato sia uomo assist che finalizzatore. Ha giocato una partita eccezionale. Siamo stati sin dal primo istante determinati, altruisti, abbiamo messo in pratica tutto quello che avevamo preparato in settimana. Voglio mettere in evidenza il lavoro del preparatore atletico Gennaro Varriale, preparatore atletico. E’ un grande professionista e sta facendo un ottimo lavoro anche con i due portieri. Fuschino è un’arma in più del nostro collettivo, Parlato ha 18 anni e sta crescendo bene”. Guido Ventimiglia, tecnico del Cus Caserta, considera lo scivolone in quel di Caivano come un incidente di percorso scaturito anche dalle troppe assenze: “Oggi è andato storto tutto. Avevo tante assenze e diversi giocatori convocati che comunque non stavano al meglio. Abbiamo trovato una squadra più brava di noi. Il campo non ha influito, abbiamo giocato male pagando un cattivo approccio alla gara. L’abbandono di Centore? Avevo chiamato un time-out per spiegargli un tipo di piazzamento, lui se l’è presa e se n’è andato. Sono cose che possono capitare, forse è la prima volta dall’inizio dell’anno che abbiamo giocato proprio male. Abbiamo mangiato forse troppo panettone. Ora dobbiamo lavorare ricominciando come se nulla fosse successo”.
Dall’inviato