Il pensiero è già rivolto alla prossima stagione. Con la vittoria di sabato scorso contro il Casilinum, il Tonia ha mantenuto il distacco superiore ai dieci punti sulla terzultima, salvandosi senza la disputa dei play-out. Una stagione tribolata per il team formato dal duo presidenziale Maio-Abate, una squadra costruita per il vertice che, col passare del tempo, si è ritrovata nelle viscere della zona play-out. Giuseppe Mangiacapra, allenatore-giocatore del team di Parete, giudica così la stagione della squadra: “E’ stata un’annata di complicata interpretazione. Abbiamo gestito il vantaggio che avevamo sulla terzultima per evitare i play-out, ci siamo salvati anche se, a 5-6 giornate ancora dalla fine, credevamo di poter agguantare i play-off”. Il rimpianto maggiore sono quei punti persi nei minuti finali della gare che hanno fatto la differenza: “Abbiamo sciupato tantissimi punti in partite dove eravamo avanti – conferma Mangiacapra -. Il rammarico più grande è la gara con il Maleventum, dove eravamo avanti 5 a 2 a cinque minuti dal termine e abbiamo preso quattro goal nel finale. La Mondragonese dopo la partita contro di noi, si è ritirata. Anche nella gara con il Cicciano, persa in casa per 2 a 0, siamo stati molto sfortunati” . Il tecnico dà il suo giudizio sul mercato: “A settembre abbiamo fatto acquisti sbagliati, poi nella sessione invernale con gli arrivi di Matera, Gallo e Perone, abbiamo aggiustato le cose. Mi dispiace per i portieri, prima Cacciapuoti e poi Finamore. Nel finale di campionato siamo rimasti senza un estremo difensore, nell’ultimo match contro il Casilinum ho dovuto schierare un Under 16”. Mangiacapra è assalito da un dubbio: “Non so se l’anno prossimo vorrò fare ancora l’allenatore-giocatore. Il mio desiderio è quello di giocare, non posso fare entrambe le cose contemporaneamente. Se le strategie del club porteranno ad avere una rosa di 12/14 elementi validi, io posso allenare. Già abbiamo molti calcettisti nuovi che si stanno allenando con noi, abbiamo molte idee per il prossimo anno. Dobbiamo attendere lo sviluppo di alcune situazioni”.